chapter 4 TOO DRUNK

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- Ehi...- mi disse Lucas spaventandomi, sobbalzai e mi svegliai da quella specie di sogno.

- Ehi! oddio mi hai fatto prendere un colpo...ahahah

- Ahaha scusa non volevo, pensavo che con questo tutto rumore non mi avresti sentito.

- Si beh, certe volte ho la testa un po' fra le nuvole. Dimmi pure!

- No nulla, ti volevo solo avvertire che la tua amica sta ballando mezza nuda sul tavolo dove stavamo giocando a beer-pong, ho provato a farla scendere ma era troppo ubriaca.

- Oddio... arrivo subito, mi metto le scarpe e arrivo, tu intanto prova a farla ragionare!

- Ok

Mi sentivo un po' una merda per non avere controllato cosa stesse facendo ma ero troppo presa dall'ansia che si fosse cacciata in guai seri per pensarci, così mi infilai in fretta le scarpe e mi misi a correre verso il tavolo.

Emily era talmente ubriaca che stava quasi per cadere dal tavolo, e in più si stava per togliere il reggiseno, così non andava, dovevo fare qualcosa e anche subito.

Tra l'altro c'era una folla di ragazzi e ragazze intorno al tavolo a farle il tifo, che schifo.

- Emily! Scendi subito!

- Perchè? Mi sto divertendo così tanto...- disse con la voce impastata dall'alcool, stava per cadere dal tavolo quando Lucas riuscii a prenderla al volo grazie al cielo.

- Grazie Lucas, davvero. La porto in camera io tranquillo...

- Vuoi una mano?

- No davvero, torna pure a divertirti.

- Non mi sto divertendo tanto...dai ti do una mano a portarla dentro

- Grazie mille, penserò dopo a come sdebitarmi e...scusa per Emily, non è la prima volta che beve troppo...- dissi ripensando a quella notte in cui la polizia ci beccò e ci mandò in prigione, i genitori di Em poi dovettero pagare la cauzione. Una notte orribile, soprattutto per Em.

Non so perché bevesse così tanto ma credo che fosse per affogare tutti i suoi problemi dentro a una bottiglia di vodka, ne aveva passate tanto e alcuni problemi non li aveva ancora superati, credo che avesse il disperato bisogno di attaccarsi ad una bottiglia per sentirsi meglio, per dimenticare tutto, sebbene abbia smesso da un po' alcune volte ci ricade. In fondo la capisco, anche io ho avuto vari problemi, sono andata da uno psicologo due volte ma non ha fatto un gran che, è stata lei ad aiutarmi. Durante gli anni ci siamo aiutate a vicenda per qualsiasi cosa, c'eravamo solo io e lei.

Presi Emily per un braccio mentre invece l'altro braccio lo teneva Lucas.

- Mad mi sa che devo vom...

- No no no no, vieni qui...vai- le indicai spostandola verso un cespuglio. Dopo entrammo in ascensore

- Emily non devi più bere così tanto, pensavo che avessi finito con queste stronzate...

- Mi dispiace Mad- disse Em asciugandosi una lacrima

- Non importa dai, ora pensa solo a dormire. Domani starai meglio su- dissi a Em gentilmente

- Ehi senti...per qualsiasi cosa, io ci sono, puoi chiedermi aiuto- disse Lucas

- Grazie mille, per ora sono a posto...senti...come va con Katy?

- Non credo che sia il momento adatto per parlarne, ne parliamo domani mattina ok?

- Si certo! Non volevo ecco...

- Non preoccuparti, dai vai che la tua amica ha bisogno di te

- Grazie ancora Lucas

- Figurati Madison- mi disse lui facendomi un occhiolino, sembrava gentile ma non volevo mettermi in mezzo ad un altra relazione. Sarebbe stato meglio per tutti se ne fossi stati alla larga.

Entrai con Em in spalla nella camera, la portai in bagno perché sapevo che la "fase vomito" non sarebbe finita li.

- Grazie Mad, scusami...

- Lo sai che io ci sono sempre... domani ne riparliamo se ti va, appena ti senti meglio vai a letto dai. Io mi metto il pigiama e ci vado.

Dissi ad Em. lasciai la porta del bagno aperta perché sapevo che se l'avessi chiusa lei probabilmente ci sarebbe andata a sbattere uscendo.

Mi misi in fretta il mio pigiama in finta seta e mi misi sotto le coperte.

Mi svegliai verso le 3 di notte, probabilmente perché non riuscivo bene a dormire in un nuovo letto, mi capita spesso... Mi alzai dal letto e controllai se Emily fosse nel suo e c'era. dormiva come una pietra. Uscii dalla camera per fare due passi al chiaro di luna, in genere mi aiuta a schiarirmi le idee e a riaddormentarmi.

Camminando a passi felpati lungo il corridoio scesi dalle scale ed arrivai alla porta principale, la aprii e davanti mi ritrovai una luna piena bellissima. Adoravo sentire il rumore dei grilli e delle cicale, il vento mi sfiorava il viso e i capelli e provai una sensazione di tranquillità che non sentivo da tanto tempo.

Qualcosa però non andava, era come se qualcuno mi osservasse, mi voltai ma non c'era nessuno.

Notai qualcosa però su un albero, un coltello. Era un coltello da cucina, abbastanza strano su un albero. Magari c'era finito mentre alcuni ragazzi giocavano a freccette, non lo so.

Sentii di nuovo un rumore dietro di me e di nuovo non c'era nessuno, forse un animale...

Mi affrettai a rientrare nella mia stanza, mi sentivo inquieta.

Mentre camminavo iniziai a sentire però dei passi dietro di me, ero terrorizzata, era come se l'unica cosa che riuscisse a muoversi fossero solo le mie gambe. Non riuscivo a voltarmi dalla paura. Ormai l'unica via per scappare era l'ascensore così mi ci chiusi in fretta dentro.

Dopo essere arrivata al piano giusto guardai fuori dall'ascensore, non c'era nessuno,forse mi ero immaginata tutto, alcune volte mi capita di avere allucinazioni. Avevo le lacrime agli occhi e le gambe mi tremavano.

Corsi verso la porta della nostra stanza ma era chiusa, a chiave.

Sbattei con forza i pugni sulla porta guardando in continuazione dietro di me per controllare che non ci fosse nessuno, avevo ancora la costante sensazione di essere seguita. Dopo aver battuto i pugni per più o meno una ventina di volte sulla porta finalmente questa si aprii.

Solo in quel momento mi resi conto di aver sbagliato camera. dall'altra parte della porta c'era un ragazzo che si stropicciava gli occhi, Lucas, cazzo. Che cogliona che sono...

- Oddio scusa io non volevo...ora...me ne vado, scusa- provai a dire balbettando e asciugandomi le lacrime

- Madison... oddio stai piangendo, cos'è successo?

- Nulla io...mi sono immaginata tutto, si... Avevo la costante sensazione di essere seguita, ho sentito dei passi e io ho pensato che mag-

- Ehi tranquilla, entra pure. Vuoi qualcosa da bere o da mangiare?

- Grazie mille ma no, anzi ho la nausea...- entrando nell'appartamento notai come tutto era in disordine, c'erano un sacco di vestiti per terra, come se fossero stati lanciati.

- Amore cosa succede?- disse una voce femminile proveniente dalla camera da letto, oh no...in che guaio mi ero cacciata?

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