(stessa canzone se la volete ascoltare mentre leggete)
Cammino sul marciapiede e il sole di Giugno mi brucia la pelle, quel maledetto Giugno.
Ero stata interrogata dalla polizia più o meno una centinaia di volte e sinceramente non mi reggevo nemmeno più in piedi.
Mi ero lavata velocemente, anche se penso che per mandare via tutto quello che ho vissuto ci voglia più di una doccia, mi avevano dato dei vestiti sgualciti, una felpa Grigia e dei jeans larghi.
L'agente che mi aveva fatto tutte quelle domande era davvero antipatica.
Hanno subito mandato una squadra al campus, forse per perlustrarlo, non so...
Sinceramente ormai avevo perso le speranze.
Avevo fatto proprio come Mad mi aveva chiesto, avevo raccontato ogni cosa, per filo e per segno alla polizia.
Dopo avermi spremuto il cervello abbastanza mi hanno mandato a casa e... beh... eccomi qui.
Che cammino su un marciapiede verso casa mia.
Non so sinceramente cosa sia meglio, incontrare di nuovo quel bastardo di mio padre oppure dovermi di nuovo subire la ramanzina di mia madre.
Forse non me la farà... dopo tutto quello che ho, che abbiamo, passato forse avrà pietà... non so.
Erano passati due giorni da quando ho lasciato Mad in quel campus con quel maniaco.
Appena arrivata alla stazione di polizia era inutile dire che ero letteralmente sconvolta, la prima cosa che ho fatto è stato dire il luogo in cui era accaduto tutto ciò, in modo tale che potessero mandare delle pattuglie a vedere se c'erano dei sopravvissuti.
poi dopo ho raccontato tutta la storia, filo per segno, come mi aveva detto di fare Mad.
Il mio cervello sta ancora elaborando i traumi, il più grande di tutti questi è di certo l'avere lasciato Madison da sola, a morire, sono stata egoista e ogni singolo secondo della mia vita mi sarebbe mancata da morire e mi sarei sentita in colpa per quello che avevo fatto.
Non mi sarei MAI e dico MAI perdonata per quello che ho fatto, per averla lasciata da sola.
"Ma era quello che voleva, mi stava supplicando di andarmene", mi ripeto da quando sono tornata, ma non cambia nulla... niente sarà più come prima.
Nessuno in realtà ha trovato il suo corpo, sarà finita come la sorella di Lucas...
Io non mi arrenderò mai, non so se sia ancora viva ma voglio assolutamente ritrovare il suo corpo, vivo o morto. Non mi darò pace fino a quando non l'avrò trovato.
Passando per quel marciapiede mi ricordai di tutte le cose belle che io e lei avevamo passato.
Due lacrime mi rigano il viso, poi tre, quattro, infinite ma non singhiozzo, c'è troppo dolore per i singhiozzi.
Ho pensato varie volte di farla finita, di suicidarmi, ma non è questo quello che Madison avrebbe voluto per me, sarebbe morta per niente.
Ogni volta che pensavo a lei mi mettevo a piangere e a urlare.
Quel bastardo di un assassino si è suicidato prima che potessero metterlo in prigione, non avrà avuto paura della morte ma di sicuro della prigione si...
Cammino fino a quando non arrivo a casa mia, prima di suonare il campanello mi asciugai le lacrime ma avevo comunque gli occhi rossi.
Non ce la faccio più, senza Madison è tutto inutile, non c'è più una ragione per vivere se non quella di ritrovare il suo corpo e portarlo ai genitori, se non l'avesse fatto la polizia l'avrei fatto io stessa.
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unexpected
Mystery / Thriller- quindi è vero quello che si dice?- disse un ragazzino appoggiato fuori da quel bar- è vero quello che si dice su di voi? su quello che è successo in quel campus? - I fatti si possono alterare con delle bugie ragazzino, ma la paura no... due miglio...