Cosimo.
non ci posso credere.
«bene, hai intenzione di rovinarmi anche la vigilia? non ti è bastato rovinarmi la vita per mesi interi?» dico infuriata come non mai
«calmati ti prego, vorrei parlarti» dice, con che faccia mamma mia, tutte a me.
«ok va bene, siediti al tavolo con tutti, però aspetta chiama anche chi sai tu» gli faccio l'occhiolino e sbianca.
mio fratello ancora non sapeva niente, la sua "fidanzata" ancora sta con lui e questa cosa non mi va giù affatto.
«no, non chiamo nessuno e soprattutto vorrei parlare solo con te» controbatte credendosi furbo, ma questa volta non gliela faccio passare liscia.
Stiamo tutti seduti intorno al tavolo dal primo all'ultimo.
«faccio una chiamata e inizi a dire tutte le cazzate che devi dirmi» dico rivolgendomi a Cosimo.
«ciao Laura sono Giulia, ma non ti dispiace venire un secondo qui da me?» inizio la telefonata e tutti mi guardando confusi tranne lui, che sa quello che ha fatto.
«perfetto, ti inizio ad aprire allora così poi prendi e entri» attacco e inizio ad aprire il portone aspettando il suo arrivo.
Ho la fortuna che abita qui vicino da noi.
beh la vendetta è un piatto che va servito freddo no? e dove servirlo se non a a tavola davanti a tutti.Entra Laura, guarda tutti e abbassa lo sguardo.
bene bene.«siediti siediti, stavamo parlando tra amici» tirò fuori un mio sorriso falso, che più falso di questo non c'è.
si mette seduta lontano da tutti senza nemmeno salutare ne mio fratello e tanto meno il suo "amante".«quindi, di cosa parliamo? non ci sto capendo niente» dice mio fratello guardando tutti uno per uno
«non mi guardare, nemmeno io lo so» dice subito Luca e lo stesso Stephan, Elettra, Francesco, Gionata e Nico.«è bello essere padre Cosimo?» dico sorridendo rivolgendomi al diretto interessato
«che cosa c'entra questo giulia? io voglio parlare solo con te» insiste, ah la vergogna quando si fa viva è finita!
«perché scusa? se non hai niente da nascondere puoi comunque parlare con tutti no? sono i tuoi amici del cuore» sorrido falsamente sia a lui e subito dopo a lei che a quanto pare ha capito dove voglio arrivare.«Ma soprattutto Cosimo, com'è amare una persona? anzi nel tuo caso due persone?» dico sempre sorridente, e questa volta silenzio totale.
«Giulia non è il caso di con-» interviene questa volta Laura
«ti interrompo subito, sai Laura conosco quella tua amica che hai memorizzato Roberta» sorrido sapendo di aver colpito nelle parti basse, vi spiego, "Roberta" in realtà sarebbe Cosimo.
«ah.. sono contenta» dice grattandosi la nuca e guardando altrove
«me la potresti far chiamare un secondo che non ho più il suo numero?» domando gentilmente.
«amore dai presta il telefono a Giulia, tanto non penso che ci starà le ore come al suo solito» ridacchia mio fratello facendo ridere tutti, sarà l'ultima volta che ridi per oggi amore mio...«e va bene...» mi passa il telefono e faccio squillare il telefono.
«uh, ti stanno chiamando Cosimo?» dico facendo la finta sorpresa.
beccati in pieno e smerdati.
«ti posso spiegare» inizia a dire lei verso mio fratello.
«cosa mi vuoi spiegare?» si sta iniziando ad alterare ma per farlo calmare gli prendo la mano.
«non voglio far partire liti perché ci sta comunque mio figlio di sopra, perché ho fatto tutto ciò davanti a tutti? ve lo meritate.
mi sono fidata di te - indico Laura- e mi hai pugnalata alle spalle, e mi sono rifidata di te -indicando Cosimo- sbagliandomi il doppio, non voglio più scusanti, mi sono rotta il cazzo di stare a presso a delle persone che non valgono a niente.
E Laura io questa non te la perdonerò mai, sia che sei andata a letto con il mio ragazzo, ma soprattutto per aver ferito mio fratello e se entro tre secondi non esci ti riempio di botte te lo giuro -si alza dal tavolo e esce sbattendo la porta dopo essersi presa il telefono- Cosimo io non so più che fare in te, mi hai delusa per l'ennesima volta e io come una cogliona ancora sono innamorata di te» scoppio letteralmente a piangere e me ne vado nella camera degli ospiti.
Sto a pezzi e penso di aver rovinato la vigilia a tutti e me ne sento veramente in colpa, ma quando è troppo è troppo.sento bussare e con un "avanti" faccio entrare la persona.
Stephen.
«piccola» dice abbracciandomi forte
«ei calmati» accarezza la mia testa e mi da un bacio su di essa.
«Faccio venire tuo fratello, avete bisogno uno dell'altro in questo momento, e ricorda che per qualunque cosa io sono qui, davvero.» mi da un bacio sull'angolo della bocca e ho dei brividi ovunque.
stava per uscire dalla porta ma lo fermo.
«aspetta» dico e subito si gira verso di me
«grazie di tutto» mi fa l' occhiolino e esce.sale mio fratello e mi fiondo tra le sue braccia.
«scusami ti prego» inizio a piangere ancora più forte tenendomelo stretto
«hai fatto bene amore, davvero» dice abbracciandomi sempre di più.
«Cosimo?» domando asciugandomi le lacrime
«ci ho parlato e sta ancora giù, quella mongoloide di Laura lo aveva mezzo drogato ancora non si sa nulla, era del tutto incosciente, e se te lo dico io ti devi fidare, non ti sto dicendo di perdonarlo ovviamente quella è una tua scelta, ma pensaci bene ti prego.» dice per poi riabbracciarmi
«come stai?» domando vedendo la sua faccia cupa
«eh amore non sto bene, ma con te sono sicuro al 100% che mi riprenderò già da domani» dice sorridendo
«ti amo e ti starò per sempre vicino» dico dandogli il mignolino
«ti amo e ti starò sempre vicino» mi stringe il mignolino e mi da un bacio a stampo.
si io e lui ci baciamo a stampo, è un segno di affetto che abbiamo io e lui.
non avendo avuto una figura maschile vicino mi sono attaccata troppo a mio fratello.scendiamo giù dagli altri e rifacciamo partire la mini festa nonostante tutto quello che sia successo.
«Rega vi prego, non fatemi pensare a niente e beviamo che ne ho bisogno» dice mio fratello ridendo con una bottiglia di limoncello in mano.
«vieni con me» dico sussurrando a Cosimo.andiamo nella camera di Lukas e ci mettiamo vicino a lui, io da una parte e lui dall'altra.
«so quello che è successo» dico sussurrando dopo un po'
«piccola io ho cercato di dirtelo, ma non mi hai dato modo per farlo, ti prego scusami» dice, ho paura di starci male nuovamente.
«Cosimo io ci posso anche credere, ma non è la prima volta che mi fai stare male» dico con una lacrima
me l'asciuga e mi accarezza una guancia.
«facciamo così, dammi l'ultima possibilità, se farò qualcosa mi mandi a fanculo una volta per tutte» dice sussurrando per non svegliare nostro figlio.
«va bene cosimo, è l'ultima.»dico severa
sorride come un bambino e mi bacia.
quanto mi era mancato.