Capitolo 5

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Ci portarono verso i nostri camerini privati e ci diedero dei vestiti. Quelli dei ragazzi consistevano in un gonnellino che partiva dalla cintola e andava fino sopra le ginocchia. Era fatto di catene intrecciate fra loro sopra una tela che si usa per pescare.

Le ragazze invece avevano un vestito scollato che partiva da sopra il seno e andava a finire appena sotto le ginocchia fatto dello stesso materiale nostro.

Io e Teresa, visto che eravamo i più grandi, avevamo anche una corona.

-Bene allora Teresa e Percy in un carro, Luke e Tyson in un altro e i più piccoli Leo e Clarisse in un altro ancora, -disse Fulvio -poi tieni Teresa. È un bottoncino che dovrai schiacciare quando arrivate a metà percorso.

-Ma a cosa serve?-chiese lei.

-Vedrete. Sarete favolosi.-rispose lo stilista e se ne andò.

Cominciò il viaggio dei carri argento trascinati da cavalli di altrettanto colore. Arrivò il nostro turno, salimmo subito sul carro e presi la mano di Teresa. Metà percorso. Lei schiacciò il bottoncino e subito i nostri vestiti, anche quelli dei nostri fratelli, presero vita e le catene si trasformarono in ghiaccio che si spingeva nell'aria con una polverina violetta e bianca.

Tutti ci acclamarono e esultarono ancora di più quando alzai la mia mano intrecciata con quella di Teresa.

Finito il giro ci fermammo nell'anfiteatro e il Presidente Fire ci diede il benvenuto:

-Benvenuti, tributi vi diamo il benvenuto e possa la buona sorte essere sempre a vostro favore. Quest'anno vista la quantità di tributi è stata decisa una regola. Saranno incoronati due vincitori, un maschio e una femmina, non necessariamente dallo stesso Distretto.

Quindi significa: vi voglio tutti morti ma due di voi possono tornare a casa per poi perdere mezza famiglia se non si sottomette a quello che voglio io.

Quindi comunque non sarei tornato a casa con i miei fratelli e Teresa, Luke e Clarisse.

Beh muori Fire.

Quando i carri ricominciarono a correre arrivammo dove vi erano gli ascensori e lì ci aspettavamo anche Ludwig e Sally.

-Percy devo parlarti. Possiamo prendere un ascensore a parte? -mi chiese Teresa.

-Sally possiamo salire a parte noi due? Dobbiamo parlare -le chiesi.

-Oh ma certo tesori, certo -rispose.

Così aspettammo pochi minuti e prendemmo un ascensore.

-Percy io non voglio tornare a casa -mi disse Teresa.

La guardai sconcertato e anche interrogativo.

-Come? Perché?

-Solo due di noi possono farlo. Preferisco che sia tu quel vincitore insieme a qualcun'altro. Non voglio vedere i miei fratelli morire. Percy promettimi una cosa.

Non sapevo come reagire. Sicuramente mi avrebbe detto di sopravvivere e di cercare di aiutare i suoi fratelli.

-Va bene.

-Appena arrivati nell'arena, se sopravviviamo nel bagno di sangue iniziale, tu mi devi uccidere.

-No questo no. Puoi chiedermi qualsiasi cosa ma ucciderti no. Sai che non lo farò mai.

Lei cominciò a piangere così la abbracciai forte.

-Teresa io non ucciderò nessuno e soprattutto non te.

Arrivammo a destinazione. 4^piano: Distretto 4.

Ci staccammo e andammo dentro. Sally vide che era colato il trucco a Teresa e la scusa più credibile che le venne in mente fu:

-Mi è andata una di queste stupide ciglia finte dentro l'occhio e me lo sono strizzato e mi faceva male così mi sono scese delle lacrime.

-Oh cara mi spiace. Andiamo a toglierci il trucco dai -la incitò Sally e andarono verso il bagno.

Ovviamente Tyson non ci credette e venne subito da me.

-Dai che è successo?

-Vuole che nell'arena la uccida.

-Cosa?! Perchè?

-Non vuole tornare a casa e vedere i suoi fratelli morire. Nemmeno io voglio che voi moriate. Tyson che faccio?

-Intanto appena arriva lasciala in pace e poi vai da lei e restaci e falla sentire meglio come facevi con Leo quando si faceva male con l'amo.

-Grazie Tyson.

E ci abbracciammo.

Gli Hunger Games della PercabethDove le storie prendono vita. Scoprilo ora