RICORDO DI MORTE
(il capitolo sarà diviso in due parti)
Mi sveglio in una specie di campo vasto con dei laghetti qua e là.
Sono nell'arena penso e mi alzo.
Cerco subito Teresa e Tyson, Luke e Clarissa dovrebbero essere con loro.
Sono da solo, completamente solo. Solo in un'arena mortale.
Comincio a camminare e a camminare, correndo a scatti, chiamando il nome di tutti.
Nessuno risponde, non si sente neanche un minimo rumore tranne la mia voce.
Vedo qualche bagliore rosso e azzurro e subito sento delle urla familiari: è Tyson. Comincio a correre e urlo il suo nome ma niente, nessuna risposta ancora. Mentre corro qualcuno mi viene addosso e cadiamo. Mi alzo e guardo la ragazza che sta estraendo un coltello dalla tasca sulla caviglia. È Annabeth.
-Tu?- dice mentre si volta verso di me -Scusa, pensavo fossi un altro.
Mette via il coltello e comincia a guardarsi in giro.
-
Non c'è nessuno e io...-comincio a dire.
-Hai sentito l'urlo di tuo fratello.-conclude lei e mi fissa sconcertata-Senti Testa d'Alghe, so che pensi che Tyson si in pericolo ma non lo è.
-Ghiandaie Chiacchierone-dico io e lei annuisce ripetendo le mie parole.
-Perché non mi ricordo niente? Di essere entrato nell'Arena?-riprendo.
-Perché nessuno se lo ricorda, ci hanno dato un sonnifero dentro l'ultimo pasto e...ed eccoci qua.
Decidiamo di allearci e cerchiamo un posto per la notte.
·
Il mattino dopo vediamo delle sagome venirmi incontro: erano 5 ragazzi, solo maschi.
Non ricordavo più i loro nomi.
Dissero che metà dei tributi erano già morti quanto sono arrivati nell'Arena.
Metà dei tributi, potrebbero esserci anche Teresa o Tyson.
Devono aver visto la mia faccia perché subito mi rassicurano che loro erano ancora vivi.
-Questi giochi ormai sono finiti-dice Annabeth-Che senso ha uccidere metà di noi e comunque aspettarsi che i giochi vadano avanti?
Uno di loro, penso che si chiami Uriah, scuote la testa e si siede con fare molto stanco.
