Capitolo 10

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La mattina mi ritrovai in camera mia, sotto le coperte, da solo. Un sospiro di sollievo uscì dalla mia bocca mentre cercavo di ricordare come fossi arrivato là.
Non riuscivo a ricordare niente.


-Ehi, Testa d'Alghe!- esclamò Annabeth mentre entrai nel Centro di Addestramento con Teresa e Leo.
-Ciao Annabeth -disse Teresa con una voce piatta.
-Aiki dov'è? -chiesi guardandomi intorno.
-Non si sa, come vedi mancano tre quarti dei tributi, gli strateghi non ci sono e le armi sono state dimezzate.
-Cosa succede? -la voce provenne da una ragazza coi capelli castano scuro, assomigliava ad Annabeth ma non ne ero sicuro.
-Questa è mia sorella, Bianca- la presentò Annabeth.
-Allora, che succede? -chiese di nuovo Bianca, fissandomi.
-Beh non ci sono gli strateghi -cominciai -mancano molte armi e...
-No. Intendo, che succede a Nico?- e mi fissò di nuovo.
-Nico?- chiese Leo.
-Si. Nico. Mio fratello. Quello che ieri sera non era in camera sua. Quello che ieri sera era in giro con Percy. Quello che ieri sera ha baciato Percy. Pensavi che non lo sapessi? Non mi sono mai fidata di Nico così lo seguito e bam... vi siete baciati!
-Cosa?!- scattarono all'unisono Annabeth, Teresa, Leo e anche Uriah che arrivò giusto in tempo per sentire il discorsetto di Bianca.
-Io... lui... lui mi ha baciato! -cominciai a dire e sentii le guance scaldarsi e le mani sudare tantissimo -Io non so nemmeno perché l'abbia fatto e...
-Lui ti ama! -mi interruppe Uriah con una voce canzonaria -Si sa che Nico è... gay. Solo tu non lo sapevi.
E cominciarono a ridere, tutti tranne me, Bianca e Teresa. Annabeth aveva la faccia rossa che le mette ancora più in risalto i suoi occhi colore grigio tempesta.
Gli occhi castani di Bianca mi fissarono ancora e ad un certo punto entrò Nico.
-Che succede? -chiese anche se la risposta la sapeva già.
-Niente, vado a vedere dove sono le armi -disse Annabeth.
-Io a vedere dove sono gli altri -disse Leo.
-Noi andiamo a scaldarci -disse Teresa e con il "noi" intendeva lei e Uriah.
-Io invece voglio che tu, Nico, la smettessi! -sbottò Bianca aggiungendo un grugnito.
-Che ho fatto?- replicò lui.
-Lo sai benissimo, Percy non è gay. E se tu lo sei non significa che anche gli altri lo siano!
Bianca se ne andò, Nico scoppiò in lacrime e io rimasi immobile. Mi sentii in colpa così appoggiai una mano sopra la spalla di Nico. Lui alzò gli occhi e li strizzò un po' per scacciare le lacrime e vedermi meglio.
-Scusa- mormorò e se ne andò.

Non trovammo né le armi, né gli strateghi. Tutti i tributi erano raccolti là dei tavoli al Centro di Addestramento, che cantavano o che ascoltavano Uriah raccontare delle barzellette o che ballavano insieme a Ares Baggings un amoroso tango a quattro.

La sera si sentì un urlo provenire dal Centro e tutti andammo a vedere cos'era successo.
Bianca era a terra sopra un corpo e piangeva disperatamente. Andai avanti per cercare di vedere chi era ma Bianca si voltò, mi prede per la camicia e mi buttò a terra tirandomi pugni in faccia.
Riuscii a divincolarmi e andai verso il corpo morto davanti a me.
Si era suicidato con un coltello di quelli dell'addestramento proprio nel petto. Le lacrime mi salirono agli occhi ma riuscii a distinguere quel viso adornato di capelli neri e abbastanza lughi del ragazzo che era morto... Nico.

Gli Hunger Games della PercabethDove le storie prendono vita. Scoprilo ora