Dopo cena andai verso la camera di Teresa e prima di bussare sentii dei singhiozzi provenire dall'interno della stanza.
Per tutta la cena restai a guardarla senza dire niente e lei se ne accorse. Non fece niente. Ma Sally si. Si alzò dalla sedia e urlò:
-Allora voi due vi decidete a dirci che sta succedendo, eh? Ormai si vede benissimo che state nascondendo qualcosa ed è meglio per voi che non sia una relazione!
Teresa si alzò e corse verso il bagno piangendo.
'toc toc'
-Chi è?- chiese Teresa mentre ancora singhiozzava.
-Sono io, Percy. Posso entrare?
-Si entra.
Avanzai fino al suo letto. Lei era seduta sul bordo e quando fui più vicino si alzò e mi mise le braccia attorno al collo. Le appoggiai subito le mie attorno alla sua vita e dopo un po' mi ritrovai a prenderle il viso tra le mie mani e ad appoggiare le mie labbra al suo orecchio e sussurrarle:
-Io non ti lascerò mai.
Non si staccò. Non fece niente per poco poi alzò il viso e posò le sue labbra sulle mie. Non avevo mai baciato una ragazza prima d'allora e fu bellissimo. Un brivido mi stava attraversando, un calore mi riempiva il viso. Le mie mani stringevano dolcemente il suo collo e le sue erano sulla mia schiena e non mi lasciavano.
Quando ci staccammo, lei mi lasciò del tutto. Le mani lungo i fianchi, la bocca desiderosa di un altro bacio. I suoi 18 anni si trasformarono ben presto in una bambina che voleva solo la felicità che non aveva fin allora.
Avanzai e la strinsi baciandola e la buttai sul letto. La sentii ridere un po' prima di girarmi, lei sopra e io sotto. Non riuscivo a smettere di baciarla. L'ho sempre amata, una parte di me l'ha sempre amata e lei ha sempre amato me. Quello non era proprio il momento migliore per farcelo sapere ma meglio tardi che mai.
Dopo dieci minuti avevamo chiuso la porta a chiave, le sue lacrime erano sparite e ci trovammo solo con la biancheria intima sotto le coperte di seta a baciarci.