Dopo essermi stesa sul letto e aver chiuso gli occhi, iniziai come al solito a pensare.
"Se solo fossi qui".
Ciò che passa tornerà, è come un cerchio che la vita gira.
Mi iniziai a sentire di nuovo molto triste. Potevo far pensare agli altri di averla, in qualche modo, superata, anzi affrontata, ma non potevo convincere me stessa dal momento che era una gran bugia.
Feci quasi per chiamare Meredith, ma poi ricordai di volerla farcela da sola. Se solo mi fossi fatta aiutare...
Una folata di vento fece aprire la mia finestra e mi ritrovai di nuovo a guardare una Luna piena, questa volta mentre le lacrime mi rigavano le guance.
"You said forever..."
Cercai di prendere qualche respiro profondo.
"Olivia Rodrigo? Seriamente? Se proprio devi deprimerti, ascolta Lewis Capaldi" un ragazzo, in camera mia.
"Aaron? Sei tu?" chiesi asciugandomi le lacrime.
"Vediamo...no, non sono Aaron".
"Non so, è un'abitudine per i ragazzi entrare nelle mie stanze?" chiesi.
"Non hai paura? Potrei essere un killer, uno psicopatico...ok, forse quello lo sono".
"No. Dopo un po' non ti spaventa più nulla".
Un killer? Lo avrei potuto uccidere, capirai...
Non riuscivo a guardarlo in faccia a causa della penombra.
"Non sono un killer, o almeno non voglio uccidere te..." mi disse con quel qualcosa di dolce.
Sentii che si sedette, così feci la stessa cosa.
"...Lille"
"Lille? Che nome è?" chiesi ridacchiando.
"Il tuo."
"E il tuo? Lo posso sapere?" gli chiesi.
"No, meglio di no. Saresti in pericolo, modestamente sono una persona importante" disse vantandosi ironicamente.
"Come dovrei chiamarti? Peter Pan?".
"Peter Pan...mh, mi piace".
Quella sera, io e il ragazzo misterioso, stemmo a guardare il cielo e la Luna. Era tutto molto calmo. E io stavo bene.
"Posso sapere almeno perché sei qui o come sei entrato?"
"Volevo solo conoscerti. Il balcone è semplice da scalare."
"Ma la mia finestra è al terzo piano..."
Dopo un'altra folata di vento, non c'era più nessuno.
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Entrando nel covo con un brutto mal di testa e un brutto presentimento, notai Law da sola e pensai che, finalmente, avevamo del tempo per parlare.
"Cam!" mi chiamò.
"Hey! Tutto ok?"
"Mh, per quanto possibile."
"Cosa c'è che non va?" le chiesi sperando che quella volta potessi capire meglio.
"Le solite cose, sempre le stesse."
"Se non me ne parli, non posso aiutarti" Le dissi quasi dolcemente.
"Vedi...dopo la rottura con Tim...ho iniziato a capire che forse...sai..."
"Si...?"
"Forse non è quello che cerco..."
"Cosa intendi?" le chiesi non capendo.
Come sempre, qualcuno ci interruppe.
"Ragazze? Siete qui?" prima che potesse parlare, riconobbi il rumore dei passi di Meredith (i suoi tacchi mi sono sempre stati familiari).
Law alzò lo sguardo con gli occhi lucidi, per poi riabbassarlo.
"Cosa succede?" le chiesi.
"Sta succedendo qualcosa di strano in città; è il caso di andare a controllare."
"Arriviamo" le dissi per poi alzarmi e prendere una giacca. Iniziava a far freddo.
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Click. Click. Click.
I flash delle macchine fotografiche mi infastidivano, ma le voci della folla non erano da meno.
"...si, sembra che...si, Barbara...a quanto pare un uomo è stato trovato senza vita nella Vet City High...stiamo aspettando il riconoscimento del cadavere..."
Guardai la mia dopplegänger: sapevamo tutti che a Vet City non succedeva mai nulla e che un evento come questo avrebbe seminato il panico.
La pioggia iniziò a cadere, mentre la gente continuava a farsi domande.
I cittadini si iniziavano ad accalcare nella strada davanti alla scuola e lì, tre ragazze dall'indubbia provenienza, pregavano che non c'entrassero nulla con l'accaduto.
Un ombrello giallo riparava le nostre teste, mentre delle figure bianche trasportavano una barella coperta da un telo dello stesso colore dei loro indumenti.
Un soffio di vento sembrò sfiorarmi e, in qualche modo, mi sentii più forte. Sapevo di essere coinvolta con ciò che stava accadendo.
Le ore passavano, nessuna delle tre osava proferire parola ed io, sapendo di essere per metà Banshee, avevo capito a cosa era dovuto quel brutto presentimento e quel mal di testa.
"...si, Barbara...abbiamo il nome della vittima...si tratta del professor White, insegnava storia dell'arte alla Vet City High..."
"Non può essere..." dissi con la voce spezzata.
Negli ultimi anni, il professor White si era sempre mostrato disponibile e mi aveva aiutata quando non avevo nessuno. Era proprio durante una sua lezione che incontrai Beck...
"...Barbara, ci hanno appena informati che è stata trovata una traccia del colpevole...egli ha digitato sul computer presente nella stanza dove la vittima è stata ritrovata il seguente messaggio -this is for you, L.M. Attendiamo di apprenderne il significato..."
"Va tutto bene?" mi chiese Law.
"Ci sono abituata" dissi con le lacrime agli occhi "se ne vanno..."
Meredith prese il telefono e chiamò i ragazzi, mentre mi limitavo a guardare davanti a me.
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"Le possibilità sono due" cominciò Alex nel caldo del covo con una cioccolata calda in mano "1. Esiste qualcuno le cui iniziali sono L.M. che non conosciamo e dobbiamo trovare; 2. Il messaggio è in realtà indirizzato a L Lawliet che ha cambiato cognome per le sue indagini"
"Credo sia la prima" rispose la Walker ironicamente mentre accavallava le gambe.
"Stai mettendo in dubbio l'esistenza di L?" le chiese Tim.
"Come siamo arrivati a parlare di ciò?" gli rispose lei.
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Ero sdraiata nel buio sul mio letto, mentre fuori una tempesta infuriava.
La finestra si spalancò e dopo sentii dei rumori, poi mi accorsi di qualcuno che si sedeva sul letto.
"I swear it will get easier" canticchiò.
Lo so, non avrei dovuto fidarmi di qualcuno che non avevo neanche mai visto in volto, ma qualcosa in lui mi faceva sentire bene. Quel bene che non provavo da un po'.
"Remember that with every piece of ya" risposi ridendo, seppur stessi piangendo fino a qualche minute prima.
"And it's the only thing we take with us when we die" disse lui mentre si avvicinava a me.
"We keep this love in a photograph
We made these memories for ourselves
Where our eyes are never closing
Hearts were never broken"."And time's forever frozen, still" canticchiò lui con voce spezzata per poi scompire.
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You, Me and the Arrows
WerewolfYOU, ME AND THE ARROWS- YOU, ME AND THE WOLVES VOL. 2 "Pensavo avessimo sconfitto gli Incroci, ma evidentemente non era così" [sono presenti riferimenti più o meno espliciti alla saga Shadowhunters e alla serie TV Lucifer]