"Cosa?" chiesi confusa come non mai. Il mio cervello aveva troppe informazioni da elaborare.
In quell'esatto momento il mio branco entrò nel covo.
"Camille, abbiam saput- che cos ci fai lei qui?" chiese Alex agitato.
"Ciao anche a te, Alex" rispose Meredith.
"Le hai detto qualcosa?" chiese Dylan.
"No, non mi ha detto nulla. Anzi, sono io che sto per cominciare con la storiella quindi sedetevi e ascoltate" disse Meredith.
Gli altri non mi sembrarono molto felici del suo atteggiamento, ma si sedettero comunque.
"Allora, c'era una volta..." iniziò la ragazza.
"Vai al punto" la interruppe Alex.
"Ogni storia merita di essere raccontata come si deve" rispose "quindi, c'era una volta una ragazza molto bella, popolare, intelligente, fant-"
"Ti stai auto-descrivendo, non è così?" la interruppe scocciata Law.
"Avete il vizio di interrompere le persone voi, fatemi parlare" continuò Meredith "questa ragazza era felice, aveva tanti amici, un ragazzo...però un giorno il suo ragazzo morì misteriosamente. La polizia non seppe spiegare la causa della morte e il caso rimase irrisolto. Questa ragazza, però, aveva già avuto contatti con il sovrannaturale, per questo decise di rivolgersi ad uno stregone. Lei gli spiegò di voler riportare in vita il suo ragazzo e lo stregone le rivelò i 2 modi meno pericolosi con i quali c'era una possibilità, non di riportare in vita il ragazzo, ma di annullare la sua morte" si fermò, prese un respiro profondo e incominciò nuovamente a parlare "il primo modo era quello di tornare indietro nel tempo: la ragazza avrebbe dovuto impedire la morte del ragazzo prima che accadesse. Ma lei, visto che era una ragazza incredibilmente intelligente- disse con un ghigno- capì che era troppo rischioso e avrebbe potuto causare tante altre cose brutte. Il secondo modo era quello di annullare la morte della persona in questione in tutti gli universi paralleli esistenti".
"Cosa?" chiesi sconvolta "esistono davvero?".
"Solo perché non ci vivi, non vuol dire che non esistano" mi rispose Paul.
"Continuando con la storia" incominciò di nuovo Meredith "la ragazza trovò complicate tutte e due le possibilità. Gli universi paralleli sono troppi. Ma non se ti fai aiutare da qualcuno che può visitare ognuno di essi".
"Quindi mi vuoi dire che tu...?" chiesi sul punto di svenire.
"Si, Camille, sono la tua dopplegänger da un altro universo parallelo".
Ed ecco che persi i sensi. In quella settimana seppi che:
1. Io non sono un lupo mannaro, ma una delle creature che provavo a sconfiggere;
2. il mio ragazzo è morto;
3. una mia amica è in realtà un'altra me.
Mi domandavo perché non avessi scelto di diventare un'Omega un anno fa.
Mi svegliai a suon di schiaffi in faccia.
"Auch!" esclamai vedendo che era stata Meredith.
"Che c'è? Gli schiaffi servono, vedi? Ti sei svegliata" disse.
"Quindi" cominciò Adrian "il ragazzo di Meredith è in realtà il dopplegänger di Beck!".
"Perspicace" disse in tono beffardo Meredith.
"Però hai fallito, Beck è morto" disse Alex.
Mi fece male sentire quella frase, molto.
"Si, questo non era nel piano" rispose un po' triste.
STAI LEGGENDO
You, Me and the Arrows
WerewolfYOU, ME AND THE ARROWS- YOU, ME AND THE WOLVES VOL. 2 "Pensavo avessimo sconfitto gli Incroci, ma evidentemente non era così" [sono presenti riferimenti più o meno espliciti alla saga Shadowhunters e alla serie TV Lucifer]