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𝑨𝒏𝒏𝒐 ➠ 2022

Jungkook si era ritrovato ad impazzire nei giorni a seguire. Sembrava un pazzo isterico con mille pensieri per la testa. Doveva pensare ad un piano, prendere dei respiri profondi e rivendicare ciò che era suo e che non aveva mai smesso di essere anche in quegli anni di dimenticanza. Ci aveva pensato su, veramente tanto, alle parole di Taehyung e a confermarlo vi furono le grosse occhiaie sotto i suoi occhi. L'illuminazione arrivò quando nel cassetto del comodino trovò un mazzo di chiavi e sì, lui quelle chiavi le conosceva a memoria. E no, non erano di casa sua.

Ma di quella di Taehyung.

Così il giorno dopo si ritrovò ad aprire senza troppa preoccupazione quel cancelletto e quatto quatto percorse il giardino antistante la villa di Taehyung. Sembrava uno stalker ma se ne fregò ben poco. Aveva urgenza di parlare con quella zucca vuota e mettere in chiaro una volta per tutte quella situazione. Avrebbe potuto aprire da solo, ma fu rispettoso abbastanza da bussare «Calma e pazienza» si disse. Aveva il cuore che batteva nel petto a velocità assurde «Inspira ed espira» rilasciò l'aria dai polmoni e proprio in quel momento sentì dei passi farsi sempre più vicini ed una voce familiare «Chi è?»

Di proposito aspettò che aprisse la porta per dire «Taehyung, sono io» altrimenti non gliela avrebbe neanche aperta. Quest'ultimo spalancò gli occhi e quasi sudò freddo, non aspettandosi quella visita, come se fosse stata la cosa meno probabile del mondo. Boccheggiò per un attimo, mantenendo quello scudo di legno sempre più socchiuso «Come diavolo hai fatto ad entrare?» domandò allora sconcertato ed i suoi occhi si ancorarono alle chiavi che adesso Jungkook si stava rigirando tra le mani «Una falla nel tuo piano c'è stata. La copia delle tue chiavi di casa le ho ancora io» sorrise leggermente, provando probabilmente a smorzare quella tensione che aleggiava attorno a loro «Posso entrare?»

«No» fu categorico senza una briciola di espressione in volto e l'altro si ritrovò ad alzare un sopracciglio nervoso «Jungkook, vattene» ed invece di fare dietro front e tornare a casa, si impuntò maggiormente su quel tappetino fuori dalla porta «Taehyung non fare il bambino» sapeva che affibbiandogli quel nome lo avrebbe scosso, seppur di poco. Il biondo cenere sapeva essere estremamente permaloso «No, Jungkook non esserlo tu, smettila con questi capricci»

Schioccò la lingua indignato «Capricci?» si portò la mano sul petto, sentendosi sprofondare nello sconforto «Diavolo Taehyung sto impazzendo dietro tutta questa storia. Ho recuperato la memoria da meno di una settimana, non mi parli, vedo crollare tutta la mia vita e tu osi dirmi che questi sono solo capricci-» finì giusto in tempo di parlare che Taehyung sbuffò stufo e se ne andò, trascinandosi dietro un grande tondo.

«Mi ha davvero chiuso la porta in faccia?»

Aveva voglia solamente di cacciare un grido di esasperazione. Si portò le mani tra i capelli e li strinse forte in cerca di una soluzione. Si guardò intorno, gli serviva un'idea. E poi gli occhi gli caddero sulla sua salvezza. Sorrise appena e si intrufolò dentro casa, ritrovandosi così in cucina. Urtò il barattolo del sale, ma lo riafferrò al volo evitando che cadesse e si frantumasse in mille pezzi. Si rimise in piedi e notò Taehyung camminare nervosamente per il salone. Avanti e indietro «Smettila di scappare da me» 

E sentendo quelle parole Taehyung sobbalzò spaventato portandosi una mano sul cuore. I suoi occhi guizzarono sulla figura di Jungkook «Ma che- da dove sei entrato?» ed il corvino si girò indicando dietro di sé «Dalla finestra, era aperta»

«Non te lo ripeto più, vattene» puntò l'indice verso la porta, con lo sguardo più serio di sempre ma che venne tradito da un tremolio nella voce. Vedere Jungkook, integro davanti a sé dopo tanti anni, attaccava la sua sanità mentale. Sarebbe corso da lui, fiondandosi tra le sue braccia, ma non poteva «Puoi rimanere in silenzio per cinque minuti ed ascoltare?» roteò gli occhi al cielo, cercando di mantenere più auto controllo possibile «E poi te ne vai»

𝑴𝒀 𝑻𝑨𝑹𝑮𝑬𝑻 // ᵀᵃᵉᵏᵒᵒᵏDove le storie prendono vita. Scoprilo ora