Alle otto precise di ogni mattino, puntualmente uscivo di casa per accompagnare mia sorella a scuola, e poi mi recavo verso la mia di scuola.
Era una routine continua, una noia continua, ed io avevo il permesso speciale di entrata in seconda ora.
Il dirigente scolastico della mia scuola e di quella di mia sorella conoscevano la nostra storia, o almeno una parte, quindi non avevano niente da obiettare, in nessun caso.
Non c'era giorno in cui io non pensassi a quanto faceva cagare la mia vita, anche se non l'avevo scelta io.
Ero strana, però.
Era una vita di merda ma io l'amavo, perché ormai ero abituata e forte, e forse non sarei stata capace di vivere una vita diversa, migliore o peggiore che sia potuta essere. E poi Kay come avrebbe fatto senza di me?
Prendevo tutto alla leggera, sorridevo in qualunque caso e pensavo solo a rendere tutto migliore piuttosto che lamentarmi. Lo facevo solo per lei, la mia piccolina.
Una volta avevo una madre alcolizzata, successivamente anche vagabonda e forse anche povera, sparita in qualche posto sparso per il mondo.
Mio padre da allora non volle sapere più niente di lei, continuò con il suo lavoro, cominciò con un 'tornerò una volta alla settimana' e finì per tornare una volta all'anno. Negare che ci voleva un bene di pazzi no, ma ha dovuto farlo per mantenerci. Credo.
Erano due anni che vivevo sola con mia sorella minore Kay, e insieme a noi viveva anche nostra cugina maggiore Abbie. Era un solo anno più grande di me.
Sua madre scappò con un altro uomo e dopo un po' suo padre cominciò a drogarsi. Codesto morì in un incidente dopo un anno di droga.
La sua tutela venne affidata ai miei genitori pochi mesi dopo la morte di suo padre, ma quando mia madre venne a sapere della fuga di sua sorella con un altro uomo, cominciò a ubriacarsi.E ci ritrovammo così. Che rancore.
Ho perso la mia adolescenza per crescere mia sorella e per non farla altrettanto perdere a mia cugina, ma a loro non ho mai addossato nessuna colpa. Anzi, come persona sono sempre stata tanto altruista. Per rendere felici gli altri avrei venduto la mia di felicità.
Non ho mai fatto le cose che ha fatto un qualsiasi adolescente, l'unica cosa che potevo fare era andare a casa del mio migliore amico qualche volta.
La maggior parte delle volte, però, veniva lui da me.
Ma tutto ciò a me non importava, avrei vissuto una vita così mille volte piuttosto che perdere mia sorella.
Io avevo lei, e lei aveva me, e questo era la cosa più importante di tutte.
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SAM || By Athelophobian.
Teen FictionNonostante i problemi e le difficoltà che Sam, una sedicenne ragazza americana, trova nel percorso della sua vita, è sempre pronta a sorridere e andare avanti per la sua piccola sorellina. A causa del suo essere altruista, gentile e spesso occupata...