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Minho p.o.v.

Sentii dei passi farsi sempre più vicini ed alzai lo sguardo dalla pentola vedendo Jisung sulla soglia della porta della cucina con addosso i miei vestiti e sorrisi subito vedendo che gli stessero più larghi di almeno due taglie, rendendolo quindi cute e piccolo.

"Fatta la doccia?" chiesi e lui annuii leggermente, facendo un piccolo sorriso nella mia direzione mentre finalmente cominciò ad avvicinarsi.

"Che cucini?" chiese incuriosito, spiando anche un po' il contenuto delle pentole mentre io mischiai di nuovo.

"Tteokbokki" risposi e notai che i suoi occhi si illuminarono appena dissi cosa stessi cucinando.
"Sai cucinarlo? Oddio non vedo l'ora di assaggiarlo" disse e potei notare quanto fosse felice.

Sorrisi alla sua tenerezza e portai di nuovo lo sguardo sulla pentola notando che fra non molto sarebbe stato pronto.

"Com'è andata la giornata? Ti sei stancato molto?" chiese e portai di nuovo lo sguardo su di lui.
"È andata piuttosto bene, mi sono stancato un po' durante le prove ma stranamente sono meno stanco del solito" risposi sorridendo leggermente.

Vidi Jisung annuire alle mie parole.
"Mi spiace doverti disturbare dopo una giornata piena di impegni e preparazioni e tutto il resto" disse e vidi che il suo sorriso scomparì leggermente.

"Hey sta tranquillo, tanto avrei comunque dovuto farmi da mangiare, se c'è qualcuno in più a cui devo preparare del cibo non fa niente, anzi mi fa solo piacere sapere di avere un po' di compagnia" dissi per rassicurarlo e lui annuì leggermente.

Voltai lo sguardo verso la pentola e vidi che fosse pronto. Spensi il fuoco ed andai a prendere due piatti che successivamente riempii. Li portai sul tavolo e successivamente presi il resto che serviva e terminai di apparecchiare.

Mi sedetti, cosa che fece anche Jisung e non molto tempo dopo cominciammo a mangiare.

"Hyung è buonissimo" disse Jisung e sorrisi subito.
"Sono contento che ti piaccia" risposi mentre mi fermai qualche secondo in più a guardarlo e notai come le sue guance si gonfiassero ogni volta che mangiava.

Sorrisi senza dire nulla e continuai a mangiare anche io.

"Posso farti una domanda?" chiesi all'improvviso, portando lo sguardo su Jisung e ridacchiai subito vedendo come si fosse fermato dal mangiare, con le guance gonfie e gli occhi puntati su di me.

Le sue guance si tinsero leggermente di rosso e ricominciò a masticare buttando giù tutto.
"Dimmi pure" borbottò continuando poi a mangiare, ancora un po' imbarazzato.

"Mi stavo chiedendo se tu mi conoscessi già da prima che io ti scrivessi oppure no" dissi continuando poi a mangiare.

"Hmmmm, ti conoscevo già prima, insomma sono una persona che guarda un sacco di drama e uno fra i tanti che ho visto è stato quello in cui eri il protagonista, poi a scuola c'erano anche un po' di persone che parlavano di te, dicendo che fossi stato anche un backup dancer per i BTS e quindi era un po' difficile non sapere chi fossi" rispose sorridendo leggermente.

"Come mai questa domanda?" chiese successivamente.
"Non so, ero curioso tutto qui" risposi e lui annuì leggermente continuando a mangiare, cosa che feci anche io.

Nella stanza si venne a creare un silenzio tombale, ma non era affatto imbarazzate, anzi, era piacevole. Nonostante ciò quel silenzio non regnò a lungo.

"Volevo ringraziarti per quello che hai fatto oggi per me, insomma i miei amici mi avrebbero fatto delle foto e si sarebbero semplicemente appostati dietro ad un albero ad aspettare che mi svegliassi e per tutto il giorno mi avrebbero preso in giro per l'accaduto, tu non l'hai nemmeno tirato fuori, quindi grazie anche per questo" borbottò Jisung e sorrisi leggermente per la sua tenerezza.

"Sta tranquillo, poi non ti ho detto nulla perché magari ti saresti sentito in imbarazzo e ho preferito evitare, comunque se fossi stato uno dei tuoi amici anche io avrei fatto come loro, senza offesa" dissi ridacchiando leggermente e lo intravidi sorridere.

"Beh si, anche io lo avrei fatto se fosse successo a uno di loro" disse mentre il suo sorriso si ampliò più di prima.

"Dopo meglio se vado a casa, penso mia madre si stia preoccupando" borbottò mentre il suo sorriso scomparve ed abbassò lo sguardo sul suo piatto.

"Sicuro? Non sembri molto felice all'idea..." dissi io e lui annuii leggermente con la testa, mentre alzò di nuovo la testa per guardarmi e sorrise, nonostante paresse più un sorriso falso.

"Non preoccuparti, semplicemente preferirei non beccarmi una ramanzina e probabilmente anche una punizione ma è inevitabile" disse ed io annuii leggermente.

"Se vuoi ti accompagno fino a casa e al massimo dico qualcosa io a tua madre per evitare che si arrabbi" proposi ma lui scosse subito la testa.
"No tranquillo, non ce n'è bisogno" disse rivolgendomi un sorriso.

"Ho messo il se vuoi per gentilezza non per chiederti sul serio se ti andasse o meno" replicai con un piccolo sorriso e lui mi guardò leggermente sconvolto da quella mia affermazione.
"Oh." borbottò ancora sorpreso.

Non risposi e mi alzai prendendo tutte le cose che c'erano sul tavolo, sparecchiandolo, e mi diressi in cucina mettendo tutto quanto nel lavandino.

Jisung mi raggiunse subito e io in quel esatto momento mi girai verso di lui.
"Ti accompagno quindi?" chiesi e lui annuì leggermente.

Jisung prese velocemente le sue cose mentre anche io presi le mie e in breve tempo fummo già lungo la strada verso casa sua.

"Comunque non c'era bisogno che ti disturbassi pure per accompagnarmi" borbottò con una voce abbastanza bassa e a malapena capii ciò che avesse detto per via del rumore delle auto che passavano sulla strada accanto al marciapiede sul quale camminavamo.

"Piantala, ti ho già detto che non è un disturbo, non devi sentirti un peso perché non lo sei" risposi io e alle mie parole si bloccò dal camminare ed alzò la testa per guardarmi.

Mi fermai anche io e lo guardai, confuso da quel strano atteggiamento.
"Ho detto qualcosa di sbagliato?" chiesi per accertarmi di non aver detto qualcosa che lo avesse ferito ma non ottenni alcuna risposta, anzi, Jisung si avvicinò solamente a me, in totale silenzio, e mi abbracciò.

Nonostante fossi perplesso da quel comportamento ricambiai l'abbraccio senza esitare molto.
"Tutto ok?" chiesi un po' preoccupato.
"Si, va tutto bene, benissimo" rispose lui mentre si allontanò da me e mi rivolse uno smagliante sorriso.

Gli sorrisi a mia volta, nonostante fossi ancora confuso, ma decisi di non farmi molte domande e continuammo a camminare verso casa sua.

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Spazio autrice

Grazie mille a tutti per le 500+ letture, sono un bel po' e sono felice che stia piacendo ad un po' di persone 3>

I can not love you || MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora