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Mi dispiace per un'assenza un po' lunga.
Non sapevo che scrivere-
Mii è venuta un'idea e ho fatto
alla fine.
Marshall.
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La guarigione di Harry andò a buon fine. Una volta uscito fuori, insipirò l'aria fresca che non sentiva da giorni e sorrise. Un leggera brezza lo fece rabbrividire e rientrò nella reggia, dove venne investito da qualcuno.
<<Harry!. Harry!.>> saltellava dalla gioia il rosso, felice di rivedere l'amico in buona salute. Si abbracciarono e risero insieme. Anche Harry era contento, l'accaduto non influì sul fanciullo in modo negativo.
<<Ho voglia di studiare!. Harry, andiamo!.>> lo strattonò per la manica ma qualcuno chiamò Harry e si girarono entrambi.
<<Posta per te Harry!.>> Ginny corse verso i due e gli porse quella che era una lettera.
La aprì, inconfondibile scrittura di Sirius.

Caro Harry,
spero che non ti dispiaccia. Ospiterò il mio vecchio e caro amico Remus Lupin. Prenderà la tua stanza. Ma non volevo dirti solo ciò. Partirò, di ogni tanto, in qualche viaggio nell'ignoto...Mi piace cercare cose nuove, lo sai. Quindi, non sarò presente e ti arriveranno poche mie lettere e notizie ma non preoccuparti, starò bene. Mi conosci.
Il tuo padrino, Sirius Black.

Sospirò. Sirius faceva le cose impulsivamente, non cercava l'opinione altrui, tutto di testa sua.
Sperava solo che il suo padrino sarebbe stato bene.
<<Harry, ora studiamo?.>> abbassò la letterra e rivolse l'attenzione sul piccolo Chris.
<<Certo, andiamo.>> lo prese per mano e lo portò nella stanza solita dove studiano.

<<Quindi, se bevo ciò io..Divento una specie di lupo?.>>
<<Un antropomorfa. Non so però che forma prenderai.>>
Sirius tirò un sospiro. <<Ancora non ci credo che queste..cose esistono. Sei serio?. >>
<<Quante volte devo ripeterti che, sì è vero.>> sospirò il castano chiaro.
<<Senti. Per me è una cosa nuova!. Il mio migliore amico è un licantropo e ieri voleva pure sbranarmi!.>> deglutì, battendo le mani sul tavolo.
Remus abbassò la testa <<Lo so che è difficile crederci. Se non vuoi fare questa cosa, allora non farla.>> si alzò dal tavolo e prese la fiala in mano ma Sirius lo bloccò per il polso.
<<Lo farò. Tu..sei solo tutte le sere e voglio provare a stare con te, Remus.>> incastonò gli occhi in quelli dell'altro, ed arrossirono entrambi.
<<È pericoloso..>> sussurrò <<E se non funzionasse?.>>
<<Funzionerà. Mi fido di te.>>
A malincuore, il castano allentò la presa sulla fiala e gliela porse al corvino. Tolse il tappo di sughero e ne odorò il contenuto, deglutendo.
Diede un ultimo sguardo a Remus e poi bevve quella specie di pozione tutta in una volta, chiudendo gli occhi.
<<C-come ti senti?.>> Remus si mordeva le unghie dall'ansia, senza mai togliere gli occhi di dosso all'amico.
<<Era amara..E, sento formicolare. Le mani, i piedi. Tutto.>> si alzò anche lui, aspettando l'effetto della pozione. Ma nulla accadde.
<<Non mi sono trasformato.>>
<<Lo vedo.>>
Sirius continuava a riguardarsi le mani e il formicolio lentamente spariva.
<<Forse...Devo pensare di trasformarmi?.>>
<<Prova, sì.>>
Sirius chiuse gli occhi e si immaginò trasformato in qualcosa. Ancora nulla accadde ma, nella sua testa immaginò un grosso cane nero e...all'improvviso, le sue mani diventarono pelose, il viso prese una forma canina. Le orecchie gli spuntarono in mezzo ai capelli, sentiva le ossa del corpo modificarsi e un continuo dolore, ma non urlò. Durò per poco e prese le sembianze di un cane.
<<Oh..oh. Grazie al cielo. Ha funzionato. Non sei morto e...Sei un grosso cane.>> si mise a ridere, passandosi una mano tra i capelli.
Sirius abbaiò e Remus rise di più.
Poco dopo si ritrasformò in umano ma ora privo dei propri vestiti.
<<Oh- Ah!. Remus!. Non guardare. Portami dei vestiti però.>> si coprì le parti più importanti con le mani e guardava in basso, imbarazzato.
Remus arrossì e corse nell'altra stanza a prendere dei vestiti, ritornò da lui ad occhi chiusi e glieli porse.
Erano entrambi rossi come dei pomodori.

House of Cards || DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora