C'era stato un periodo della sua vita in cui Seba aveva voluto davvero bene al suo migliore amico, ma dopo aver ricevuto quel messaggio non ne era più tanto convinto:
"Bello, perdonami, oggi non riesco a venire con te. Devo accompagnare mia mamma a fare delle commissioni, e sai quanto rompe se le dico di no. Scegli quello che vuoi, Léon apprezzerà il pensiero."Ma come gli era venuto in mente di lasciarlo da solo a scegliere il regalo per quel francesino? Lui nemmeno lo conosceva!
Era già venerdì, la festa per il suo compleanno ci sarebbe stata la sera successiva, quindi rimandare l'uscita e sperare che qualcuno lo accompagnasse il giorno dopo era fuori discussione.
Seba si alzò stizzito dal letto e prese un paio di jeans a caso dall'armadio, passò davanti allo specchio e controllò di essere presentabile prima di uscire fuori.
Abitava abbastanza lontano dal centro, quindi prese le chiavi del motorino e si diresse in garage. Che scocciatura dover mettere il casco ogni volta: quando lo toglieva sembrava che un petardo gli fosse scoppiato in testa. Ancora pochi mesi e avrebbe finalmente potuto prendere la patente ed evitarsi quella noia.
Seba era il più piccolo del gruppo, o meglio, era l'ultimo a compiere gli anni, e i suoi amici non mancavano mai di farglielo notare con battutine stupide.
Il nostro piccolino.
Il nostro cucciolino.Tutti nomignoli che gli erano stati affibbiati da Andrea, e che gli altri avevano ripetuto a ruota.
Arrivato in centro parcheggiò il suo trabiccolo e iniziò a passeggiare per le vie del corso. C'era un solo negozio di strumenti musicali, e lui si augurò di trovare in fretta quello che cercava per poter tornare a casa e godersi il resto del pomeriggio a cazzeggiare.
Un odore avvolgente colpì le narici di Seba non appena varcò la soglia, e i suoi occhi si riempirono di tutti gli strumenti presenti: c'erano chitarre classiche, elettriche, violini e trombe, pianoforti e batterie.
I colori vivaci si mischiavano con quelli naturali del legno creando un'armonia che lui non aveva mai nemmeno immaginato.
Quando il proprietario -un anziano signore con occhiali spessi e un sorriso bonario sul volto- si avvicinò, Seba fu costretto ad allontanare gli occhi da tutta quella meraviglia.
«Come posso aiutarti, ragazzo?»
«Ah, sì... sto cercando un archetto per violino.»
«Certo. Quale materiale preferisci? Pernambuco, legno brasiliano, vetroresina, fibra di carbonio?»
Seba era decisamente spiazzato.
«Ehm... in legno?»Il vecchietto sorrise in modo gentile.
«Non è per te, suppongo.»«No, infatti! È un regalo per un amico.»
«E sai che violino ha?»
«In realtà no...» Seba si grattò la testa in modo imbarazzato. Ecco perché aveva bisogno di essere accompagnato da Alex per fare quello stupido regalo, lui conosceva sicuramente qualche dettaglio in più!
«Non preoccuparti, facciamo così: io te ne faccio vedere qualcuno e tu lo scegli, se non va bene al tuo amico può sempre portarlo qui da me e lo cambiamo, d'accordo?»
Seba rilassò finalmente le spalle e ricambiò il sorriso del signore, che aveva iniziato a camminare verso un punto preciso del negozio.
Quando gli mise davanti quattro archetti, Seba non sembrò notare alcuna differenza, eppure il primo era quello che non smetteva di guardare.
«Potrei consigliarti questo» disse prendendo in mano l'ultimo della fila, «È in fibra di carbonio, molto leggero e si rovina di meno col tempo.»
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Di Tutti Ma Non Di Te
RomanceSebastiano ha una vita quasi perfetta: va bene a scuola, ha una relazione stabile da più di due anni con Chiara, un gruppo di amici che adora e un fratello su cui può sempre contare. Léon, invece, ha cicatrici che nasconde dietro a sorrisi storti e...