Non riuscivo a dormire.
"Chi cavolo era che ci spiava dalla finestra del secondo piano?!"
Questo pensiero non mi usciva dalla testa come se vi fosse intrappolato.
Ripensai bene a quello che avevo visto focalizzandomi sui particolari a cui non avevo fatto caso.
Aveva due occhi luminosi, come quelli dei gatti al buio; é da quel particolare che ho notato interamente la sua figura. Il resto del corpo era tutto nascosto tranne una cosa lunga e con una specie di pon pon all'estremità.
No, non poteva essere una coda. O si?
Smisi di pensarci e stavo quasi per tornarmene a letto quando sentii un fruscio provenire dall'esterno.
Mi girai di scatto.
《CHI SEI?! 》 Urlai.
《io? 》 Rispose in tono tranquillo.
Avevo sentito la sua voce ed ero stupefatta.
"Sembra una voce normale." Pensai.
《Si tu. 》 Dissi cauta.
《Io sono- 》 Iniziò, prima di essere interrotto da un altro fruscio di vento.
La sua ombra scomparve e pensai che fosse scappato.
《Sei ancora lì? 》
Non rispose così mi rimisi a dormire.
"Volevo chiedergli molte cose, peccato che se ne sia andato" Pensai ancora scossa dalla situazione.
"Lane non crederà mai al fatto che io parlo con le ombre degli esseri fuori dalla mia finestra AHAH." Risi silenziosamente.
-
La mattina dopo, essendo una domenica, ci svegliammo tardi. Mia madre ci invitò ad andare al lago con i miei genitori e la zia ma declinai decidendo di oziare tutto il giorno con la mia migliore amica.
Jeremy invitò Angelica così decidemmo di fare qualche gioco di gruppo.
《A cosa volete giocare? 》Chiese lui.
《Uhm Risiko? 》Propose Lane.
《MA SCHERZI? FINIAMO L'ANNO PROSSIMO. 》Contestai in disappunto.
《...Monopoli? 》Chiese Angel e tutti accettammo.
Dopo un paio di giri ero già finita in prigione due volte.
《Amy tocca a te, pesca. 》Mi ricordò Jer.
Annuì e presi una carta dal mazzo 'IMPREVISTI'. Su di essa c'era scritto:"IMPREVISTO, devi andare in prigione!"
Tutti si misero a ridere eccetto me.
《OK, NON GIOCO PIÚ! 》Annunciai infastidita.
-
Passammo il resto del pomeriggio a guardare qualche serie tv. Eravamo sul divano in sala con tanto di popcorn scoppiati al microonde: Jeremy stava per far esplodere la cucina...
Angelica sembrava essersi ripresa da quello che le era successo, ma soprattutto, sembrava andare molto d'accordo con mio fratello, così provai ad infastidire.
《Mmmmmmm. 》Iniziai.
《Cosa? 》Chiesero tutti insieme.
《Dovete dirci qualcosa voi due?~》Chiesi.
Si ammutolirono facendo finta di non aver capito.
Lane sapeva cosa avevo in mente e si alleò con me.
《Siete carini insieme.~ 》Disse ammiccante.
Non sembravano affatto convinti così Lane assicurò loro che il segreto sarebbe stato al sicuro -anche se era palese che c'era qualcosa tra di loro-.
《Ok ve lo diciamo. 》Si azzardò Jer e sottovoce disse:
《Provo qualcosa per lei. 》
Io e Lane stavamo cercando di contenerci ma dentro di noi la situazione era UN CAOS.
Iniziai a soffocare le risate vedendo che Angel non lo aveva sentito e subito dopo contagiai la mora accanto a me.
《CHE VI RIDETE? 》Se la prese Jeremy.
《No... non stavamo- AHAHAH scusaci.. solo che- ahahaha, aspe' un attimo- 》Tentò di parlare Lane.
《Cos'é successo? 》Angelica entrò nella conversazione insensata.
《Niente, niente. Sono solo uscite di testa, vieni. 》Disse lui affrettandosi a tirare la ragazza per un braccio.
Lasciarono la stanza e mio fratello disse in labbiale:"ME LA PAGHI."
Scoppiammo a ridere.
《L'HAI VISTA LA SUA FACCIA? AHAHAHA! 》
《MA COME L'HA DETTO POI- 》
《DA PAZZI OH! 》
Intanto i "piccioncini" andarono in camera di Jeremy ma scelsi di non andare a spiarli...prima che Lane decidesse al posto mio.
《Andiamo! 》Affermò.
Corremmo silenziosamente a spiare attraverso la fessura della porta accostata.
Stavano parlando seduti sul letto e...
《Jer le ha preso la mano! 》Bisbigliai alla mia complice.
《Oh~ Che carini, che carini, che cariniii. 》Sclerò lei.
-
Mezz'ora dopo, il padre di Lane telefonò dicendole di tornare a casa ed io la accompagnai, andammo a piedi perché abitavamo abbastanza vicine. Nel tragitto pensai se dirle o no del fatto che avevo parlato a quella "cosa" di ieri notte.
"Dovrei dirglielo? Magari mi prende per pazza... E SE FOSSI DAVVERO PAZZA?!" Con queste domande che mi affollavano la mente non riuscivo a trovare le parole giuste per iniziare il discorso.
《Ma ieri notte- 》non feci in tempo a continuare la frase che lei mi interruppe urlando.
《Allora, ieri notte mi hai svegliato almeno quattro volte con le urla che facevi riguardo a qualcosa fuori dalla finestra che tu fissava. Ti sei persino rigirata tra le coperte fino a scoprirmi e farmi gelare dal freddo, non ci dormo più con te! 》cominciò a ridere e io la seguii.
《Ah ok, allora non sono diventata pazza. 》conclusi.
Fortunatamente era tutto un sogno.

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Frammenti di te [1]
ChickLit"tu di cosa hai bisogno veramente?" - Ad Amy piace descriversi semplice, non chiede nulla di speciale dopo tutto. Eppure ad ogni singolo personaggio risulterà terribilmente difficile capirla, come se fosse stata scritta in un'altra lingua, come se l...