Vidi in lontananza la sua figura che mi salutò alzando un braccio.
Mi avvicinai lentamente, la mia testa pensava ad altro.
A mio malgrado, pensava a quella creatura dalla voce gentile e la lunga coda.
"Ci mancava solo un altro ragazzo nella mia vita, e per di più strano!" Pensai.
《Amy! 》Mi chiamò Brandon.
《Cosa devi dirmi? 》Andai dritta al punto, inciampando in un grosso sasso incastonato nel terreno del parco. Fortunatamente non caddi.
《Tutto bene? 》Chiese visibilmente preoccupato, non credo che abbia assistito ad uno spettacolo simile nella sua vita.
《É già la seconda volta oggi che rischio di morire. 》Specificai.
Rise e mi portò alla panchina più vicina: da tornado quale ero, avrei potuto far esplodere qualsiasi cosa se non mi fossi seduta.
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《Volevo dirti che... 》Le parole gli morirono in bocca.
Fissava il terreno sotto ai suoi piedi giocando ansiosamente con le mani.
《che...? 》Lo esortai a continuare.
Nonostante fosse sul punto di dire una cosa estremamente importante, resto in un delicato silenzio.
"Non riesce ad aprirsi." Constatai nella mia testa, non era poi così difficile leggere la sua espressione.
In quel momento mi passò davanti agli occhi il ricordo vivido di ciò che era successo: mi aveva sorpresa durante l'intervallo e mi aveva baciata, contro la mia volontà, facendo in modo che nessuno vedesse. Mi ricordai anche dei numerosi medi scambiatici per i corridoi, prima e dopo le lezioni e quando raramente ci incontravamo sulle scale. Dall'ultima volta che lo vidi al parco, non ci parlammo più per un po'. La mia situazione era strana, il suo lato da pallone gonfiato mi irritava ancora ma ultimamente si mostrava più gentile.
Qualcosa doveva essere cambiato dentro di lui e decisi di dargli ascolto, nonostante la mia paura celata di venire scalfita moralmente, o per meglio dire, ferita.
Da una parte, avrei potuto dubitare di lui e mi sarei attivata per trovare la fregatura, ma decisi di assecondare l'altra. Essa mi suggeriva di abbandonare le mie difese ed i miei alti muri davanti alla sua rara sincerità. Dopotutto non era leale lasciare che fosse solo lui ad aprirsi.
"Cosa potrebbe mai succedere di così grave? Che inciampi nell'amore?" Pensai ironicamente intanto che il ragazzo dai capelli blu cercava il coraggio perduto.
Mi guardò per qualche istante prima di decidere cosa dire, anche se da guardare non c'era proprio niente. Come già detto, avevo una salopette beige con il dettagliato ricamo di un piccolo fiore sulla bretella destra, un maglione bianco panna e dei capelli scompigliati raccolti in un qualcosa che doveva assomigliare vagamente ad uno chignon.
《Non odiarmi, non era mia intenzione. 》Iniziò finalmente facendo incontrare i nostri occhi.
Mostrai subito la mia espressione facciale più confusa.
《Cosa intendi? 》Aprii bocca.
《Lascia stare. 》Concluse calmo, guardando di fronte a sé.
"Poco fa non era così tranquillo, chissà cosa gli passa per la testa." Pensai notando che non c'era più tensione nell'aria.
《No spiegati. 》Insistetti, ormai ero curiosa e volevo sapere.
《É la nostra conversazione più lunga. 》Scherzò lui.
Iniziò a sorridere guardando chissà dove in mezzo ai bambini del parco, ce ne erano alcuni che facevano a gara sullo scivolo mentre altri giocavano con la sabbia.
"Perché si comporta così?" Pensai, non era decisamente da lui... A meno che io non abbia conosciuto un altro Brandon. Avrei giurato che la persona accanto a me non fosse lo stesso di due settimane prima.
《Perché non me lo vuoi dire? 》Tentai un'altra volta.
《Perché no. 》Rispose secco
《Va bene, tieniti i tuoi segreti! 》Dissi iniziando a ridere per tutte le assurdità successe in giornata.
《Li terrò come tu terrai segreta questa conversazione. 》Propose sorridente in cerca di un accordo.
《Affare fatto, ma sappi che prima o poi scoprirò cosa nascondi! 》Risposi mimando una lente d'ingrandimento come quelle dei detective.
《Non vedo l'ora Detective! 》Rispose facendo per andarsene, ma ci ripensò e torno indietro con un'aria divertita.
《E comunque sono sempre lo stesso Brandon. 》Affermò ridendo e dileguandosi.
《A-aspetta! 》Urlai sbalordita, ciò nonostante non aspettò proprio nulla prima di girare l'angolo e sparire.
"Può leggere i miei pensieri o ha solo letto la mia espressione come io avevo fatto con lui?" Questo dubbio si creò nella mia mente.
Con tutte le cose strane che mi capitavano, la prima ipotesi avrebbe anche potuto essere vera.Angolo autrice
Parti riflessive e descrittive>>>hi guys, per fare questo capitolo ci ho messo un giorno intero di scrittura intensiva! Devo sbrigarmi a fare i capitoli, ci metto sempre troppo :(
goodbye
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Frammenti di te [1]
Chick-Lit"tu di cosa hai bisogno veramente?" - Ad Amy piace descriversi semplice, non chiede nulla di speciale dopo tutto. Eppure ad ogni singolo personaggio risulterà terribilmente difficile capirla, come se fosse stata scritta in un'altra lingua, come se l...