9.Ospite (pt.1)

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《Lane, sono le cinque del pomeriggio, PERCHÉ CAVOLO STAI FACENDO I PANCAKE?! 》Dissi appena varcai la soglia della porta.
《no, sta TENTANDO di farli. 》S'intromise Mike.
《Ma cosa volete, almeno ci sto provando! 》Si difese lei.
Stava letteralmente imbrattando la cucina d'impasto ma il suo ragazzo, invece di aiutarla, sembrava divertirsi molto a guardarla.
《Ora devo solo accendere i fornelli... 》Bisbigliò Lane, concentrata sul libro di ricette proveniente da casa di sua nonna.
《MIKE FA QUALCOSA! 》Urlai io allarmata.
《AHAHAHAHAH! 》Iniziò a ridere lui.
《Guardate che non mando a fuoco la cucina! 》continuò a difendersi lei.
Mentre vegliavo sulla mia migliore amica e le sue doti da cuoca, Mike prese un foglio e scrisse un elenco di cose. Controllai anche lui fino a che non si girò di scatto dicendo solo: 《Shh, vieni. 》
Mi portò vicino alla porta d'ingresso preparandosi a raccontarmi qualcosa di segretissimo.
《festa di Lane, casa sull'albero, nonno di Charlie. Ci stai? 》propose.
《Solo se prendiamo la tua piscina gonfiabile. 》contrattai.
《Ok, io avviso Char. SARÀ UNA FESTA STUPENDAAA! 》Si esaltò subito lui.
Da quello che avevo capito voleva organizzare la festa di compleanno della mia migliore amica nella casetta sull'albero che usavano per giocare da piccoli lui e Char, e successivamente anche io e Lane. Era stata costruita dal nonno di Charlie nella proprietà della sua fattoria, quindi non molto distante da casa mia.
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Spostai lo sguardo sul mio telefono appoggiato sul tavolo e vidi comparire la scritta "cugi", segno che qualcuno mi stava chiamando. Risposi subito zittendo Mike: 《Pronto?! Avryl sei tu? 》Chiesi euforica.
《sii che sono io! 》Rispose la ragazza dall'altro capo del telefono.
Cominciai a parlare fitto con lei mentre Lane cercava di non bruciare la padella e Mike si affrettava ad aiutarla.
《Ho una sorpresa per te. 》Annunciò Avryl.
《DIMMI! 》Esortai io.
《Vai a casa e lo scoprirai. 》Disse.
Non persi tempo e feci come mi aveva detto, chiusi la chiamata, salutai i miei due amici (chiedendo loro di non saltare in aria) e corsi verso casa.
Avryl era la mia amata cugina, trasferitasi a Philadelphia due anni fa per il lavoro del padre. Aveva un anno in più di me, l'età di Charlie, e quando eravamo tutti piccoli era una parte importante del nostro gruppo.
"Non vedo l'ora di sapere cosa é successo a casa!" pensai.
Infilai le chiavi nella toppa e aprii la porta di casa, non prima di aver lanciato un'occhiata fugace all'albero vicino alla mia finestra e ricordandomi di quel sogno così strano quanto contorto. Scacciai quei pensieri.

i love you all, mimì

Frammenti di te [1]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora