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Durante il pranzo parlai del più e del meno con Britney e David,evitando volutamente Aaron che invece cercava di fare conversazione con me,fallendo.

Forse mi sto comportando come una bambina,ma non mi piace essere evitata senza sapere per giunta un motivo per poi essere cercata quando gli fa piacere.
Non mi va giù,non ci posso fare nulla.
Nonostante sia timida,sono molto testarda e forse anche un po' permalosa.

Guardo l'orologio e noto con mia sorpresa che sono quasi le cinque del pomeriggio.
Si sa che quando si è in buona compagnia il tempo voli,ma non pensavo fossero già passate quasi tre ore.
Decido di tornare in hotel,nonostante sia ancora presto,sono molto stanca.

-ragazzi,mi sento molto stanca.Sto tornando in hotel,mi ha fatto piacere pranzare con voi.-dico mentre mi alzo dalla sedia.
-Vengo con te,sono stanco anch'io.-dice Aaron mentre si affretta ad alzarsi.
Non gli rispondo e non lo degno di uno sguardo.
Loro si girano dalla nostra parte guardandoci incuriositi.
-Oh va bene,noi invece andremo in una delle discoteche qui vicino.La prossima volta però non accetto un no come risposta,bellezze.- si rivolge a noi David.

-va bene,la prossima volta sarò dei vostri.-gli sorrido debolmente.
Saluto Britney e David con un bacio sulla guancia,per poi avviarmi verso l'uscita non curandomi se Aaron mi stesse seguendo o meno.
Si dovrà scusare per bene e dirmi il motivo per cui mi ha evitato stamattina,se vuole essere perdonato.

Mentre esco dal ristorante prendo dalla mia borsa il cellulare per chiamare un taxi.
Nel frattempo che aspetto il taxi mi venga a prendere, controllo i vari social.
-Si può sapere per quale cazzo di motivo mi stai evitando?.-
Per poco non mi cade il cellulare dalle mani quando sento dietro di me la voce alterata di Aaron.

Non mi giro e continuo a guardare il cellulare,sperando che il taxi arrivi il prima possibile.
-Per tutta la durata del pranzo ho cercato di avviare una fottuta conversazione senza averne successo.Quindi adesso potrei sapere il motivo?.-mi dice con un tono di voce quasi implorante.
-Non mi andava di parlare con te.-rispondo con tono calmo
-Ah ma davvero?!Non ci ero arrivato-dice ironico.
Mi volto verso di lui.

-Senti Aaron,si può sapere che cazzo vuoi?-dico guardandoli negli occhi mentre incomincio ad alterarmi anch'io.
-Voglio sapere solo capire per quale fottuto motivo mi hai evitato per tutta l'ora del pranzo.Stamattina siamo stati bene...quindi puoi dirmi cos'è cambiato?.-
-Hai anche il coraggio di dirmi cos'è cambiato?! sei stato tu ad evitarmi,senza un logico motivo,durante il viaggio in taxi.

Quindi non meravigliarti se per tutta l'ora del pranzo ti ho evitato, ho semplicemente ricambiato il favore.Ah e comunque l'unica che dovrebbe domandarti cosa è cambiato sono io.-dico
-non potevi chiedermelo direttamente come sto facendo io adesso?Dovevi usare per forza un comportamento da bambina?-dice mentre alza gli occhi al cielo.

Se è possibile mi altero di più.
-Pallone gonfiato che non sei altro,non osare dire che sono una bambina,ho semplicemente fatto quello che hai fatto tu.-incrocio le braccia sotto al seno.
In risposta cosa fa?Mi ride in faccia.
-Sai,non si ride in faccia alle persone,è maleducazione.-dico mentre lui ride sempre più forte.

Mi volto verso la strada per non fargli vedere il piccolo sorriso che mi è spuntato quando ho sentito la sua risata ,ma anche per controllare se il taxi fosse arrivato.
Dopo un po' sento che smette di ridere.
Io continuo a rimanere di spalle.

Ad un certo punto sento il suo petto che aderisce alla mia schiena e le sue mani che si poggiano sui miei fianchi,mentre poggia il mento sulla mia spalla e avvicina le sue labbra al mio orecchio.

-Mi piace questo tuo lato aggressivo...peccato che dovresti usarlo in occasioni più utili.-mi sussurra all'orecchio.
Le sue parole mi causano una fitta piacevole al ventre.
Pensare me e lui in un letto senza niente addosso mi eccita da morire.

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