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Avevo mal di testa e c'era caldo,molto caldo e avevo qualcosa di pesante addosso.
Aprì gli occhi per vedere la causa che non mi faceva dormire.
La causa,non era niente di meno che Ryan Carter che dormiva con la testa appoggiata sul mio seno e il suo braccio era attorno alla mia vita,come per paura che scappassi.

È così carino con quel broncio e quel musino,che il mio cuore per poco non si scioglie.
Immersi le dita della mano sinistra in mezzo ai capelli e inizia a fargli i grattini e carezze nella testa.

Si mosse leggermente e si sistemò meglio la testa sul mio seno.
Con le dita scendevo dalla testa al collo,dal collo alla schiena e poi risalivo lentamente.
Emise un sospiro.
-Sono in paradiso?-disse con la voce impastata dal sonno e rauca,mantenendo gli occhi chiusi.
-probabilmente-dissi sorridendo.
Mi fermai.

-Ti prego,non ti fermare,continua un altro po'.-aprì gli occhi.
Gli occhi color miele,così caldi e dolci.
-mh va bene.-continua a fargli i grattini e carezze.
-Si,così.-sospirò di piacere.
Iniziò anche lui a farmi i grattini,nella pancia,gesto che mi causò un formicolio allo stomaco.

Non facevo sesso da molto tempo...e avere questo ben di Dio addosso a me,entrambi mezzi nudi,che mi toccava,accendeva in me un forte desiderio.
-A cosa stai pensando Mya?-si passò la lingua sulle labbra.
Seguì il movimento.
-Niente...-sospirai di piacere.
-Mya...non guardarmi così,ci metto due secondi a levarti questi due pezzi di stoffa e farti mia.-squadrò il mio corpo,mentre si leccava le labbra.

Chiusi le gambe,per cercare un po' di sollievo,perché ciò che stava dicendo mi eccitava incredibilmente.
-Mya...-mi ammonì.
- Rey...-risposi sofferente.
-Fanculo.-disse prima di baciarmi.
Si mise in mezzo alla mie gambe,si spinse verso di me,facendo scontrare le nostre intimità,ancora coperte da dei sottili strati di stoffa.

Gememmo entrambi.
Poggiò le sue mani su i miei fianchi,stringendoli un po' senza farmi male,e continuò a baciarmi.
Mi leccò le labbra e morse il labbro inferiore,con la lingua mi chiese l'accesso alla bocca, che gli concessi.
Appena la sua lingua incontrò la mia,gemetti dentro la sua bocca.
Poggiai i palmi delle mani ai lati del suo collo,spingendolo verso di me.

Il mio cervello andò completamente in tilt,non appena spinse con decisione il suo bacino contro il mio e iniziava a torturare il mio collo con baci,leccate e morsi.
Capovolsi la situazione e lo feci stendere,mentre io mi sistemavo meglio a cavalcioni su di lui.
Inizia a strusciarmi,prima lentamente e poi con più decisone,nel frattempo gli leccai la parte dietro l'orecchio per poi dargli un piccolo morso.

Gemette e mi strinse i fianchi leggermente più forte.
Riportai nuovamente le labbra sulle sue e lo bacia lentamente e dolcemente.
Un ritmo piacevole quanto straziante,in un momento come quello.
Inizia a baciarlo con più foga,mordendogli le labbra e giocando con la sua lingua.

Eravamo entrambi al limite,cosi mi strusciai con più decisione e con una mano scesi lentamente,fino ad arrivare al suo cazzo e stringerlo leggermente.
Lui,con le dita spostò il tessuto delle mutandine e mi tocco delicatamente.

Gemetti rumorosamente.
Feci entrare la mia mano nei suoi boxer e inizia a fare su e giù con la mano.
Dopo un paio di minuti notò che ero arrivata al limite,così frvr entrare due dita dentro di me.
Ruotai gli occhi e venni in un orgasmo potessimo.
-Ryan...-gemetti.
Subito dopo di me,venne anche lui.
-Mya..-disse in un gemito strozzato.
Crollai su di lui e poggiai la mia testa sul suo petto e chiusi gli occhi.

Ryan,invece,mi accarezzava la schiena dolcemente.
Restammo così per un tempo indefinito.
-Beh...non era questo quello che mi aspettavo che succedesse stamattina,ma per una volta sono felice di aver sbagliato.-disse
-Neanch'io sinceramente.-ridacchiai
Dopo un po' ci staccammo.
Entrai per prima in bagno e chiusi la porta.
Mi diressi verso lo specchio e guardai il mio riflesso.
I miei capelli erano diventati una massa indomabile,il trucco che ieri sera avevo dimenticato a togliere era tutto sbavato,ma nonostante il trucco si vedeva il nuovo luccichio che avevano i miei occhi e il mio sorriso da ebete stampato in faccia.

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