Mi svegliai a causa del sole che mi batteva sugli occhi causandomi un leggero fastidio, poiché ieri sera dalla stanchezza ho dimenticato di chiudere le tende.Siccome ormai il sonno se ne era andato sposati le coperte che avevo addosso e poggiai I piedi sul pavimento freddo, non appena fui in posizione retta mi stiracchiai,per poi dirigermi in bagno con lo scopo di farmi una doccia calda.
Non appena arriva in bagno apri la doccia calda e nel frattempo che aspettavo che l'acqua si riscaldasse incomincia a spogliarmi, rimanendo senza indumenti addosso, non appena l'acqua divenne calda entrai dentro la doccia. Quando l'acqua venne a contatto con la mia pelle i miei muscoli si rilassano e i miei occhi si chiusero, dopo un po' per evitare che facessi tardi all'appuntamento incominciai ad insaponarmi la testa massaggiandola lentamente, ripetei l'azione una seconda volta,dopo strizzai i capelli e applicai sulle punte del balsamo, nel frattempo che il balsamo facesse effetto incomincia insaponarmi il corpo, utilizzando il mio bagnoschiuma al cocco, non appena finì di lavarmi corpo sciacquai tutto,compreso il balsamo e dopodiché chiusi l'acqua e presi l'asciugamano che si trovava sull'attaccapanni al muro. Non appena mi misi l'accappatoio mi misi davanti al lavandino e mi lavai i denti, dopo essermi lavata i denti presi il phon dal cassetto del bagno e incomincia ad asciugarmi i capelli, impiegai all'incirca una mezz'oretta.
Dopo aver sistemato il bagno mi diressi nella camera da letto e incominciai a prepararmi, indossai l'intimo coordinato bianco in pizzo e poi mi misi un paio di pantaloni bianchi a palazzo,un top,anch'esso bianco,e una giacca bianca,ai piedi misi le scarpe con il tacco nere lucide, dopodiché aggiunsi anche il mio braccialetto d'argento ed infine mi diressi nuovamente in bagno per truccarmi, applicando soltanto del mascara e del lucida labbra e prima di uscire dalla stanza presi la mia pochette,mettendo dentro soltanto il mio cellulare, i documenti, soldi e infine la tessera della camera dell'albergo.
Fatto ciò mi diressi alla porta e uscì dalla mia camera. Nel frattempo che mi dirigevo all'ascensore presi il cellulare e controllai le notifiche, notando che avevo alcuni messaggi da parte di mio fratello Mike, così decisi di chiamarlo.
-Ehi sorellina com'è andato il primo giorno di lavoro?Stai bene?-
-Mike!si tutto bene,il primo giorno di lavoro è stato fantastico ma al contempo stancante.Tu,Adele è la bambina state bene?-
Nel frattempo l'ascensore arrivò,entrai e premetti il tasto per il piano terra.-Mi fa piacere sorellina che vada tutto bene.Io,Adele e Aurora stiamo benissimo,ma ci manchi tanto.-Dice con voce un po' triste.
-Anche voi mi mancate tantissimo-dico.
Ad un tratto sentì dalla cornetta il pianto di Aurora.
-Sorellina...mi dispiace ma devo chiudere,Aurora sta piangendo e vuole il suo papà.-
-Non preoccuparti Mike,ci sentiamo un'altra volta.Saluta Adele e dai un bacio a Aurora da parte mia.-
-Va bene,ci sentiamo.Ti voglio bene.-
-Ti voglio bene anch'io.- dico prima di chiudere la chiamata.Voglio davvero bene Mike, non solo perché è il miglior fratello che si potesse desiderare ma perché quando all'età di 13 anni gli chiesi se avessi potuto andare a vivere con lui e Adele, poiché i nostri genitori erano sempre al lavoro o in viaggio e quando erano a casa pochi giorni non si preoccupavano per niente se avessi mangiato o se stessi bene,Mike insieme ad Adele mi accolsero a braccia aperte senza farselo ripetere due volte, e da quel giorno mi trattarono come se fossi loro figlia.
Vengo risvegliata dai miei pensieri dalle porte dell'ascensore che si aprono, lasciando intravedere il banco della reception. Nel frattempo che esco dall'ascensore guardo l'orologio in auto che sono leggermente ritardo di pochi minuti, così affrettai Il passo mi guardi intorno cercando di scorgere la figura di Aaron,ma non la vidi,così decisi di controllare fuori, ma prima che mettessi la mano sulla maniglia della porta per uscire,ma una mano grande e forte mi si appoggiò sulla spalla obbligandomi a fermarmi.Mi girai per capire chi mi avesse fermato,appena mi girai completamente mi scontrai con gli occhi color oceano di Aaron e il suo sorriso mozzafiato,che mi fece dimenticare per un secondo come si respirasse.
Indossava un giubbotto di pelle,con una maglietta a maniche corte a tinta unica bianca,che aderiva al suo petto muscoloso ma non troppo,un paio di jeans neri che gli fasciavano alla perfezione le gambe ed infine un paio di sneakers bianche ai piedi.
Semplicemente stupendo.
-Buongiorno!.-Dissi.
Non rispose subito,impegnato a squadrarmi dalla testa ai piedi, soffermandosi un po' di più sul seno che sembrava più grande sotto il topo che portavo quella mattina.-Buongiorno anche a te-mi rispondere con voce roca.
-Ehm...C-credo che possiamo andare,no?-dico ancora imbarazzata dai miei pensieri precedenti.
-Oh..si certo,andiamo-dice aprendo la porta per poi fammi cenno di passare avanti con un gesto della mano.
Lo ringraziai con un sorriso.Che gentiluomo.
-il bar in cui ho deciso di portarti oggi dista all'incirca 10 minuti da qui, è un problema?-
-no assolutamente. Andremo in taxi o a piedi?-chiedo leggermente ansiosa, poiché sarebbe una vera tortura camminare 10 minuti con essi.
Lui, notando la mia faccia mi rispose ridacchiando:
-tranquilla, prenderemo un taxi. Non sono così crudele da farti camminare su quei aggeggi per 10 minuti.-dice indicando i miei tacchi.Io ridacchiai in risposta.
-quindi saresti crudele eh... e in che modo? Dico con un sorrisetto.
Prima di rispondere si passò la lingua sulle labbra, gesto che non mi sfuggì.Mi guardo negli occhi prima di avvicinarsi e posare una mano sulla mia schiena e poi sussurrarmi all'orecchio con voce sensuale:-sono molto crudele, piccola e sono sicuro che in futuro capirai in che modo.-Non appena finì di dire queste parole mi diede un leggero morso al lobo, senza farmi male però, e poi si allontanò facendomi l'occhiolino per poi aprire lo sportello del taxi, che non sapevo tra l'altro quando avesse chiamato.Senza farmelo ripetere due volte mi fiondai dentro il taxi mettendomi praticamente attaccata allo sportello,dopodiché entrò anche Aaron che dopo aver dato le indicazioni in giapponese al tassista si sistemò sui sedili, Io da altro canto non avevo il coraggio di distogliere lo sguardo dal finestrino poiché era ancora imbarazzata per quello che era successo pochi attimi prima.
Restai per tutto il viaggio attaccata al finestrino senza voltarmi mai verso Arona neanche per sbaglio, nonostante sentissi il suo sguardo fisso su di me.
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Amore inaspettato
Literatura Feminina(in corso) Mya è una ragazza molto timida e dolce. Inizia a lavorare per una famosa compagnia aerea. La sua squadra è composta da una ragazza e due ragazzi. Cosa succederà all'interno della compagnia? Mya si innamorerà di qualcuno del suo interno? O...