- Hai freddo? - Noah.
Senza che io apro bocca mi mette la sua giacca addosso.
- Grazie - sussurro.
Dopo vari minuti arriviamo al palazzo dove abito.
- Grazie mille - gli dico ridando la giacca.
- È stato un piacere. Che ci facevi in strada ad tarda ora? - Noah.
- Lavoro all'ospedale. Il mio turno finisce tutte le sere alle 22:00 - dico tranquillamente.
- Capito. Ora devo andare - Noah.
- Gli auguro una buona serata sergente - gli dico salutandolo.
- Buonanotte Ester - Noah.
Mi assicuro che è andato via.
Apro il portone e mi affretto ad entrare.
Io e mio padre dividiamo l'appartamento di 2 piani con la famiglia Brisgovia.
È una delle famiglie molto potenti.
Friedrich è il figlio unico dei Brisgovia.
Mio padre vorrebbe che lo sposassi, ma ha me non piace.
Se mai mi dovrei sposare con qualcuno, sarà con la persona che amerò.
Ma per adesso non c'è nessuno che mi interessa.
- Bentornata - Friedrich.
- Buona sera Friedrich - dico cercando di essere gentile.
Mi aspetta ogni sera.
Più lo guardo e più non riesco ad farmelo piacere.
Lo supero.
Che schifo.
Puzza di alcool.
Le persone così mi danno il voltastomaco.
- È vero che vuoi diventare un medico? - Friedrich.
- Si. Non cambierò idea - ribatto secca.
Me ne vado.
Lasciandolo all'ingresso da solo al freddo.
Quando entro in casa Meredith mi stritola.
È un'amica stretta di famiglia.
Vive con me e mio padre da quasi 7 anni.
- Finalmente. Pensavamo che non tornavi più. Mi dispiace tantissimo per quello che è successo. Tre anni prima tua madre. Ora i tuoi fratelli. Tuo padre è stato quasi tutto il giorno chiuso nel suo studio - Meredith molto preoccupata.
Penso che mio padre per un pó starà da solo.
Sono preoccupata per lui.
Dopo un'ora lo vedo entrare nel salotto.
Viene vicino a me e mi abbraccia forte.
Dopo vari minuti si stacca da me.
- Come stai? Ti va di mangiare qualcosa? - mio padre con voce rotta.
Si vede che sta molto male.
- La verità? Sono stravolta ma sto bene. No, grazie. Non ho molta fame - gli dico.
- Va bene. C'è qualcosa che ti preoccupa? - mio padre.
- No, tranquillo. Sono solo un pó stanca - dico.
- In questi giorni hai lavorato troppo. Potresti prenderti anche qualche giorno di festa ogni tanto - mio padre.
- In questo periodo non possiamo assentarmi - dico.
- Va bene. Ho capito. Sei sempre la solita testarda - mio padre.
- Grazie per il complimento. Ora vado a dormire. A domani - dico.
- Vai pure. Buonanotte - mio padre.
Vado in camera mia.
Mi lavo.
Mi metto il pigiama.
Poi vado a letto.
Mi addormento pensando a tutto quello che ho passato oggi.
Il giorno seguente mi alzo.
Mi lavo e vesto.
Faccio colazione con mio padre e Meredith.
Poi vado a lavorare.
Passano le ore in fretta.
Prendo tutte le mie cose.
Saluto i miei colleghi.
Poi vado via.
Fuori dall'ospedale vicino ad un muretto c'è Noah che mi sta aspettando.
Che bello ora me lo ritrovo anche qui.
Facciamo un pó di strada insieme fino ad arrivare a casa.
Poi va via.
Apro il portone ed entro.
Come al solito c'è Friedrich.
- Bentornata. Perché hai fatto più tardi? - Friedrich irritato.
- Ci sono stati più pazienti del solito. Poi non sono affari tuoi - ribatto secca.
Lo supero e vado via.
Entro in casa mia.
Vado in salotto.
Mi stanno aspettando mio padre e Meredith.
Mangiamo insieme.
Dopo aiuto Meredith ad mettere tutto apposto.
Poi vado in camera mia.
Mi lavo.
Mi metto il pigiama.
Poi vado a letto.
Mi addormento subito.
È stata una giornata molto pesante.
Sono distrutta.

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Al tempo della guerra
FanfictionCi sono una ragazza e un ragazzo. Troppo diversi fra loro. Alla ricerca della felicità. Lei: Mezza tedesca e mezza ebrea. Alcune volte può essere molto testarda. Ha 17 anni. Di bell'aspetto. Lui: Inglese. Soldato dell'armata tedesca. Troppo genti...