Mi sveglio.
Mi alzo.
Mi lavo e vesto.
Faccio colazione da sola.
Poi vado a lavorare.
Ho una brutta sensazione.
Appena arrivo saluto tutti.
Mi metto subito a lavoro.
Salgo al terzo piano.
Vado nel mio reparto.
Saluto i miei pazienti.
Sono rimasti in cinque.
Gli misuro la pressione.
Gli misuro la febbre.
Cambio la flebo e le fasciature.
Passano le ore.
Mangio qualcosa.
Vedo due miei colleghi con una barella.
Cerco di vedere chi è.
È Noah.
Ha una brutta ferita.
È molto grave.
Ti prego non voglio perdere anche lui.
Arriva il dottore e lo portano in sala operatoria.
Dopo l'operazione è finito in coma.
Lo mettono nel mio reparto.
In questo modo lo posso vedere ogni giorno.
Ritorno a lavorare.
Torno dai miei pazienti.
Li faccio mangiare.
Poi gli do le medicine.
Li saluto.
Sto un pó con Noah.
Mi metto a leggere un libro "Delitto e castigo".
Passano altre ore.
Prendo tutte le miei cose.
- Ester ti andrebbe di uscire con me? - mi dice Vincent.
È uno dei dottori molto importanti.
- Ti chiedo scusa. Ma non posso uscire con te. Mi dispiace - gli dico tranquillamente.
- Non ti preoccupare. È tutto apposto - Vincent.
Saluto i miei colleghi.
Vado via.
Mi avvio verso casa.
Dopo un pó arrivo.
Apro il portone ed entro.
Percorro l'ingresso.
Finalmente a casa.
Davanti a me c'è una scena esilarante.
Mio padre e Meredith che si stanno baciando.
Dopo un'ora si accorgono di me.
- Scusaci Ester per quello che hai visto - mio padre.
- Tranquilli. Sono contenta per voi - dico sorridente.
Poi si mangia.
Metto tutto apposto.
Dopo vado in camera mia.
Mi metto il pigiama.
Prego per Noah.
Vado a letto.
Mi addormento quasi subito.
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Al tempo della guerra
FanfictionCi sono una ragazza e un ragazzo. Troppo diversi fra loro. Alla ricerca della felicità. Lei: Mezza tedesca e mezza ebrea. Alcune volte può essere molto testarda. Ha 17 anni. Di bell'aspetto. Lui: Inglese. Soldato dell'armata tedesca. Troppo genti...