7 CAPITOLO

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Mi sveglio.
Mi alzo.
Mi lavo e vesto.
Metto un pó in ordine nella mia stanza.
Faccio colazione da sola.
Poi vado a lavorare.
Appena arrivo saluto tutti.
Mi metto subito a lavoro.
Mi hanno affidato dieci pazienti da guardare.
- Signorina. Lo sà che sembra proprio un angelo? - mi dice uno di loro sorridendomi.
- Scusami. Non voglio deluderti. Ma io non sono un angelo - gli dico tristemente.
- Fidati di me. Lo sei - mi dice Toby.
È uno dei miei colleghi.
Non mi ero accorta della sua presenza.
Erano passate alcune ore.
Mangio qualcosa.
Poi ritorno a lavoro.
Metto apposto alcune cose in segreteria.
Dopo do le medicine hai pazienti.
Passano così altre ore.
Ho fatto più tardi del solito.
Prendo tutte le mie cose.
Saluto i miei colleghi.
Vado via.
C'è Noah.
Che bello.
Pensavo di non vederlo.
Lo saluto.
Ed ci incamminiamo verso casa.
Dopo un pó arriviamo al palazzo.
- Ci vediamo. Buonanotte Ester - Noah.
- Buona serata - dico sorridendo.
Poi va via.
Apro il portone ed entro.
Sento puzza di alcool.
Mi sta venendo il voltastomaco.
- Bentornata Ester. È sempre bello vederti - Friedrich sorridendomi.
- Non abbiamo niente da dirci io e te - dico freddamente.
- Non mi arrenderó così facilmente - Friedrich sicuro di sé.
Lo supero.
Percorro l'ingresso velocemente.
Finalmente a casa.
Mangio qualcosa insieme a mio padre e Meredith.
Metto tutto apposto.
Poi vado in camera mia.
Mi faccio la doccia.
Mi metto il pigiama.
Dopo vado a letto.
Mi addormento subito.
Sono stanca morta.

Al tempo della guerraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora