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Andrea:

Io sono ancora una bimba, sapete perché? Mi ascolto ancora le canzoni di Violetta ( che so tutte a memoria ) e lo guardo quando voglio. Si lo so, dovrei crescere ma non riesco a lasciare andare questa serie e tutti i ricordi che ho legati ad essa.

Io sono team Leonetta giusto per chiarire. Odio tutte le altre coppie che si formate assieme a Violetta come quella con Tomas e quella con Diego. Io sempre stata e sempre sarò team Léon. 

Amo tanto anche Angie e German. Gli ho shippati fin da subito e ho odiato German perché mi ha fatto penare tre stagioni tra Jade, Esmeralda e Priscilla. Praticamente una peggio dell'altra anche se Jade mi fa morire dal ridere.

Ma ora torniamo a noi sennò potrei parlare di questi quattro per tutto il capitolo e per chi non ha visto Violetta sarebbe arabo ed oltretutto noioso.

Violetta fa parte del mio presente e del mio passato e penso farà parte anche del mio futuro perché avrà sempre un posto nel mio cuore.

Violetta mi ha permesso di conoscere la musica con canzoni che io ritengo stupende e che sto riascoltando mentre scrivo queste parole. 

La musica. La mia salvezza. Non so se ve l'ho detto ma amo cantare. Non mi ritengo una professionista e mostro tutto ciò solo ad una persona di qui mi fido ciecamente: Lauren.

Lei avrà la galleria piena di video o registrazioni audio che io le mando. Mi fido di lei e lei ama che io glieli mandi. Non mi vergogno di cantare davanti a lei perché il solo guardarla negli occhi mi addossa una sicurezza tale da non farmi chiudere gli occhi.

Lei in questo caso ricopre la parte dei miei genitori che non mi ascoltano mai quando provo a fargli ascoltare qualcosa. 

Ho pianto tante volte per questo motivo perché mi sentivo non valorizzata dalle persone che dovevano farlo più di tutte le altre.

Ma mandavo l'audio a Lauren e tutto passava. 

A settembre ho deciso di iscrivermi al Conservatorio. Devo ancora capire alcune cose ma sarebbe un sogno per me. Non vedo l'ora di realizzarlo.

Sono molto positiva ma in questo aspetto tanto sempre ad essere negativa. Ho paura. Tanta paura ma tutto ciò e forse anche la mia costante paura mi fanno stare bene.

Non devo usare il cappuccio per nascondermi da nessuno quando canto, perché siamo solo io e la mia voce con la musica che ci accompagna. 

Dentro sento mille farfalle nello stomaco perché sono proprio innamorata. Il mio cuore batte forte e quando mi serve per sfogarmi da qualcosa scappano anche alcune lacrime.

Lacrime che avvolte sono di dolore miste a felicità.

La felicità di fare quello che amo di più. A scuola, all'ora di musica dove ogni martedì cantiamo, io ho bisogno di un'ancora di salvezza e mi metto vicino a Emma. Lei ha una voce stupenda e non glielo dico mai, ma amo sentirla cantare.

Lei è concentrata come me e quando il professore ci dice di attaccare ci guardiamo per un massimo di due secondi per capire se una delle due è pronta e poi partiamo.

Ogni canzone dura un massimo di due o tre canzone ed in quei minuti io mi sento libera. Non so neanche spiegare come mi sento ma è una sensazione bellissima. Sto bene con me stessa. Non mi interessa se dopo qualcuno farà qualche battuta, perché in quei tre minuti sono sola.

Musica, voce e cuffiette sono le basi per me. Spotify e la libreria musicale del mio telefono se potessero prendere delle ferie se ne sarebbero già andate. Le uso 23/24 ore al giorno.

Poi ci sono momenti in cui ho bisogno di muovermi così collego il mio telefono alla mia radio Bluetooth e ballo. Ho un continuo bisogno di muovermi ed esprimere anche con pochi gesti quello che provo in quel momento. 

Io non esco mai perché amo di gran lunga questi momenti. Avvolte ho litigato con Matilde perché non capiva quello che mi faceva stare bene e voleva io uscissi per favore e quando le dicevo di no come una bambina mi bloccava.

Non ho mai, dico la verità, dato peso a ciò perché preferivo di più fare altro piuttosto che uscire con una persona che non capisce le mie necessità.

Poi avvolte posso diventare pesante ma se dentro di me sto bene e sono felice a chi sto facendo un torto? A chi faccio del male? Se non lo facessi farei del male a me stessa e direi che me ne fanno già abbastanza gli altri.

Sono felice con un microfono in mano e non posso farci nulla. Scorre nel mio sangue anche se nessuno nella mia famiglia ama particolarmente la musica. Io invece non posso farne a meno.

Tutti dicono che in un'isola deserta porterebbero il divano , il letto ( che porterei anche io per carità ) il frigorifero, io porterei solo un telefono con carica illimitata con tutte le mie playlist preferite e le mie cuffiette con altre scorte in modo da poterle cambiare in caso di rottura.

Sarei felice così. Il mare davanti e le mie canzoni preferite nelle orecchie con le note che viaggiano in tutto il mio corpo. Cosa c'è di più bello? Io penso non ci sia nulla di più bello.

Ovviamente è una cosa soggettiva però io sarei molto felice così.

Un sogno. Un bellissimo sogno. 

Vorrei che la mia famiglia capisse. L'unico che mi capisce è mio nonno che ama quando le canto le canzoni di Dalla o Battisti che gli ricordano gli anni in cui era giovane.

Mio nonno è un pezzo di pane e mi guarda sempre con gli occhi a cuore quando qualche parole miste alla melodia escono dalla mia bocca. Mi ascolta con piacere e amore e vuole sempre che io gli canti sempre le stesse perché dice che lui ama come le faccio.

Mi fa sentire importante e brava. Con lui non riesco ancora a tenere gli occhi aperti. Questo potere lo ha solo Lauren. Però già il fatto che non sbagli le parole o le dimentichi per la paura mi fa stare meglio.

Ecco la musica mi fa stare meglio quindi grazie Violetta...



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