Solo un atto di vero amore può sciogliere un cuore di ghiaccio.
(Frozen)Abbiamo appena sporto denuncia. Ci sarà un processo che Cloe dovrà affrontare e in cui io testimonierò ma, in compenso, per adesso Fred, Austin e coloro che hanno parlato nell'audio saranno portati in riformatorio. Scommetto che gli altri ragazzi senza Austin non saranno in grado di fare nulla. Per adesso dobbiamo accontentarci di questa piccola vittoria.
"Ce l'ho fatta. Ce l'abbiamo fatta." Sussurra Cloe in lacrime.
Niger va ad abbracciarla.
Sorrido anch'io, ma non ho le forze di fare anche solo un passo. Matt si unisce all'abbraccio. Lo avevamo rassicurato che sarebbe potuto rimanere alla festa data in suo onore ma ha preferito dare a Jay il compito di sorvegliare la situazione.
Il mio telefono squilla e si girano verso di me. Con le mani ancora tremanti per il calo di adrenalina, provo ad aprire la borsa. Dopo un paio di tentativi, riesco a prenderlo. È Conn che mi sta chiamando.
"Pronto?" Sussurro stanca.
"Niv, dove siete tutti?" Urla ridendo Connor.
Vorrei rimproverarlo per la leggerezza che sta usando e per non essersi accorto di nulla ma non credo che scaricare la rabbia sui miei amici sia la cosa più giusta da fare. "È complicato, ti spiego domani." Taglio corto. "Belle è con te?"
"Si." Mi assicura Conn.
Lo saluto e riaggancio la chiamata. Mi volto verso i miei amici e noto che Nig sta sussurrando qualcosa a Matt, subito dopo abbraccia con forza la sorella e le lascia un bacio sulla fronte. Li osservo confusa.
Niger si avvicina verso di me. "Principessa, non credo che tu sia nelle condizioni di tornare a casa. Tua madre si preoccuperebbe."
Io annuisco lentamente. "Cosa proponi, Mr. guerriero?"
Lui sorride leggermente. "Matt riaccompagnerà a casa Cloe, mi fido di lui. Tu, invece, verrai con me al mio appartamento così potrai mangiare qualcosa e potrei aiutarti a darti una ripulita." Mi spiega.
Io annuisco, incapace di parlare. Invio velocemente un messaggio a mia madre in cui la avviso che rimarrò a dormire da Belle. Subito dopo seguo Nig in macchina.
***
Il tragitto in macchina lo trascorriamo in un religioso silenzio spezzato solo dalla musica che fuoriesce dalla radio. Vorrei chiudere gli occhi e riposarmi ma la sensazione di sentirmi sporca non me lo permette.
Non appena arriviamo, chiedo a Niger dei vestiti puliti per potermi buttare sotto la doccia. Lui va subito a prendermi una sua tuta per potermi permettere di dormire in totale comodità.
Quando entro in bagno, mi guardo allo specchio e rabbrividisco. Sono più pallida del solito, i capelli hanno assunto un'aria smorta e emanano una puzza terribile, il trucco è colato a causa delle lacrime e la mia pelle è completamente imbrattata di inchiostro.
Chiudo gli occhi e provo a leggere cosa abbiano scritto su di me. Sento la rabbia invadere il mio corpo vedendo gli insulti che diventano via via più crudi e offensivi.
Apro l'acqua della doccia e entro senza nemmeno togliere i vestiti, senza nemmeno aspettare che l'acqua divenisse calda. Comincio ad insaponarmi i capelli per eliminare i capelli e, una volta fatto ciò, mi concentro sulle braccia. Strofino ossessivamente le dita sulla pelle ma l'inchiostro sembra non voler andare via. Non sbiadisce minimamente.
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Like in a fairy tale
RomanceNives avrebbe tutte le ragioni per smettere di sognare un finale da favola, aspettando che il suo principe azzurro la salvi dalla grigia vita che la circonda, senza più dover sgobbare per aiutare la madre ad arrivare a fine mese. Nonostante ciò non...