Capitolo 27

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Se continui a guardarti indietro, non vedrai mai ciò che hai davanti.
(Ratatuille)

"Mi metto io davanti." Si impunta Jace, rifiutandosi di accomodarsi sui sedili posteriori.

"No, voglio sedermi io sui sedili anteriori." Metto il broncio.

Signore e signori, ecco a voi una tipica litigata in stile Smith.

Jace mi fulmina con lo sguardo e io ricambio.

Nel frattempo Nig ha lo sguardo calamitato su cellulare, è impegnato a leggere qualcosa e un leggero cipiglio gli inarca le sopracciglia. La leggere luce solare del mattino gli illumina gli occhi scuri, facendoli sembrare più chiari, e fa risplendere i capelli neri quanto la notte. Sembra un angelo. Un angelo dark, ma questi sono solo dettagli.

Mi rendo conto solo dopo lunghi attimi che mi sono incantata a guardarlo e che mio fratello, approfittando dei miei attimi di distrazione, si è già accomodato nei posti per cui stavamo litigando, allacciandosi persino la cintura.

Metto su un finto broncio. In realtà sono più tranquilla che sia seduto accanto a Niger, temo che possa avere un altro attacco o qualcosa del genere.

"Principessa, sembra proprio che il principino ti abbia spodestato." La voce roca del mio personale dark angel si insinua tra i miei pensieri.

Mi giro verso di lui e, non resistendo alla tentazione, mi rifugio nel suo petto caldo. E duro, molto duro.

Avvolgo le braccia attorno ai suoi fianchi e poggio la testa nell'incavo del suo collo. Peccato che io sia sul marciapiede con i piedi alzati sulle punta per contrastare la sua altezza eccessiva.

"Non capisco perché ti ostini a starmi accanto anche se hai capito, già da molto tempo, che la mia vita è solo un patetico casino." Sussurro con voce malinconica, fissando Jace dal finestrino che sta battendo felice le mani, saltellando sul posto e creando cuori con le mani.

Niger mi afferra il mento e mi costringe a puntare lo sguardo nel suo. "In realtà me lo chiedo anch'io. Ma penso che tu mi abbia stregato, principessa, perché non riesco più a vivere senza di te. Ho il costante bisogno di averti al mio fianco. Sei l'unica in grado di scacciare la mia parte oscura. Sei la mia luce. Non smetterò mai di ripetertelo." Afferma con voce grave.

Mi limito ad osservarlo con gli occhi offuscati da una patina di commozione. Mi costringo a non parlare, se lo facessi, nulla potrebbe trattenermi dal dirgli che lo amo.

"O forse sto con te solo per i tuoi baci." Spezza l'aria pesante che aleggiava tra di noi con un tocco di ironia.

Sto con te? Ma "stare" con il suo significato letterale di trovarsi in un certo luogo, ambiente o situazione o "stare" nel senso di stare insieme come due fidanzati? Ho bisogno di saperlo.

"Te lo dico, principessa. Basta che la smetti di urlare." Ridacchia.

Chiudo gli occhi mentre sento che guance che si imporporano. "L'ho detto ad alta voce, vero?"

Apro un occhio solo per osservare lui che annuisce, cercando di trattenere una risata.

Pochi attimi dopo torna serio. Si stacca da me e si avvicina ad un cespuglio, stacca uno dei fiori colorati che lo impreziosiscono e si dirige nuovamente verso di noi. Noi perché Jace sta assistendo alla scena con un sorriso enorme e posso sentire i suoi urletti di gioia fin da qui.

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