Capitolo 30

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Certe volte il cammino giusto non è quello più facile.
(Pocahontas)

Il resto della settimana è trascorso lentamente, caratterizzato dalla solita monotonia.

La mamma sembra essersi ripresa, anche se ha una pessima cera. Lei dà la colpa al lavoro ma io credo che la risposta sia contenuta in quella busta che non ho ancora trovato il coraggio di aprire.

Le cose tra me e Nig vanno per il meglio, passiamo insieme ogni singolo momento possibile.

Belle, Connor e Cloe hanno provato a parlarmi ma-dopo aver visto che, al momento, la mia preoccupazione è rivolta ad altro- sembrano essersi arresi.

Bene, dopo aver fatto un attento riepilogo su ciò che è accaduto in questa settimana, possiamo tornare al presente. Ovvero alla mia disperazione dinanzi all'armadio.

Già, è giunto il giorno della festa in cui Nig vuole presentarmi ai suoi amici. Ci tengo ad essere perfetta ma il mio armadio sembra essersi improvvisamente svuotato. Nulla è adatto all'occasione e mi mancano dannatamente tanto i consigli delle mie amiche.

Soffoco un urlo di frustrazione e comincio a provare alcuni vestiti che potrebbero andare bene.

***

Dieci vestiti, quindici gonne e ventidue top dopo, sono ancora qui, ormai completamente arresa all'evidente fatto che non ho nulla di abbastanza sexy da indossare.

Sento improvvisamente il campanello suonare. Aggrotto le sopracciglia mentre riemergo dalla montagna di vestiti che era posta su di me.

Jace è a casa di Lin e, a meno che non sia successo qualcosa, è impossibile che fuori dalla porta ci siano loro. La mamma è, come sempre, a lavoro e Niger mi ha scritto dieci minuti fa che era appena arrivato in palestra. Chi può essere?

Non appena apro il portone, spalancò gli occhi. Davanti a me ci sono Conn, Cloe e Belle con decine di vestiti e valigette nelle mani.

"Cosa ci fate qui?" Sussurro stupita.

La mia migliore amica fa un passo avanti. "Ieri ho sentito te e Nig che parlavate della festa di stasera e abbiamo pensato che avresti avuto bisogno dei nostri specialissimi consigli per il tuo outfit." Mormora, sorridendo ansiosa.

Li guardo titubante. Se li facessi entrare, significherebbe perdonarli. Se chiudessi loro la porta in faccia, invece, non solo non avrei nulla da indossare, ma mi ritroverei anche da sola. Beh, diciamo che i pro sono più dei contro, no?

"Su, entrate." Indico con un cenno l'ingresso.

Belle entra di corsa, posa le valigette all'entrata e si precipita tra le mie braccia. "Mi sei mancata così tanto. Scusa, scusa, scusa. Faccio tutto quello che vuoi ma, ti prego, perdonami." Bisbiglia al mio orecchio con le lacrime agli occhi.

Come posso continuare a colpevolizzarla per i sentimenti che prova? Come mi sentirei io se fossi obbligata a sentirmi in colpa per i sentimenti che provo nei confronti di Nig?

"Non provate mai più a nascondermi qualcosa. Sapete quanto odio le bugie. Sentirmele raccontare dai miei migliori amici è stata una delle ferite peggiori del mondo." Mi interrompo un attimo per prendere fiato. "Ma resta il fatto che siete i miei migliori amici e non posso non perdonarvi."

Like in a fairy taleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora