"La Evans ti ha Schiantato!" Rise Sirius, ripetendo per la millesima volta quella frase nel giro della mattinata.
"E tu volevi buttarti giù dalla torre di astronomia, e quindi?" Sbuffò James.
"Non è così divertente, tu quando sei atterrato sulla protezione fatta da Star e sei rinvenuto hai detto a Lily che ti aveva colpito al cuore più di ogni altro giorno." Ricordò Remus.
"Ma cosa vuoi saperne? Non eri nemmeno lì! E poi anche Sirius ha dichiarato il suo amore per Star in modo ridicolo." Protestò il giovane occhialuto.
"Non era lì, ma Lily gli ha raccontato la storia talmente tante volte che la sa a perfezione. E poi tu avevi un rivolo di bava alla bocca e un bernoccolo in testa." Aggiunse Star.
"Ok, va bene! Mi sono reso ridicolo! Begli amici che siete!" Sbottò James, peccato che proprio in quel momento una ragazzina gli porse una sua foto ritagliata da qualche giornalino per fargliela firmare. "Resto desiderabile anche dopo essere stato Schiantato." Dichiarò il ragazzo quando la studentessa se ne fu andata saltellando felice.
"Ma sei stato Schiantato dalla Evans!" Ripeté Sirius.
"È stato uno dei miei colpi migliori." Commentò Lily arrivando in quel momento alle loro spalle.
"Ancora mi chiedo come lo hai centrato mentre svolazzava come un pazzo." Si domandò Remus.
"Molto semplice: mi è stato chiesto di colpire James Potter, non potevo mancare, il suo ego ha reso il bersaglio molto grande." Scherzò lei.
Sirius produsse una risata talmente sguainata da sembrare un latrato mentre Star si univa alla sua amica e si recava con lei a lezione ridendo per la faccia sconvolta di James e quella divertita di Remus. Peter passò tutta l'ora di Storia della Magia a cercare di rincuorare James.
......
Sirius la stava fissando, Star lo sapeva con certezza, con esattezza quasi scientifica era in grado di dire che il ragazzo sedeva sulla sua sedia in modo scomposto, ma comunque seducente e che la guardava apertamente seguendo la linea del suo profilo. Erano in biblioteca con gli altri Malandrini e nessuno di loro sapeva esattamente come fosse successo; che cosa stessero cercando era un'informazione ormai cancellata dal pigro girare di pagine in quel pomeriggio piovoso. Marzo si avvicinava, ma il tempo fuori dalle vetrate sapeva ancora d'inverno. Sirius le passò una mano sulla guancia, sfiorandole una ciocca di capelli; un gesto che poteva sembrare innocente, ma non lo era. Ogni fibra del corpo di Star si mise in allerta. Sirius Black aveva due modi di toccarla: uno la faceva rilassare completamente, lasciandosi cullare nella dolce consapevolezza che il loro amore era forte e romantico, l'altro la accendeva facendola diventare irrequieta e desiderosa, come un predatore che sente l'odore del sangue e si attiva per la caccia sapendo che sarà soddisfatto solo quando avrà azzannato la sua preda. Sì, non c'entrava niente la zona del corpo che lui toccava; più di una volta le aveva sfiorato il fianco o anche i seni con dolcezza e lei non aveva fatto altro che sentirsi tranquilla e placida, mentre altre volte le aveva passato la mano sulla guancia, tra i capelli o su un braccio risvegliando un animale assopito dentro lei. Quel giorno non si trattava affatto di una carezza innocente. Mentre un brivido, simile ad una scarica elettrica, si diramava lungo la sua colonna vertebrale, Star cercò di restare impassibile chiudendo il libro con calma e alzandosi per andare a riporlo. I suoi piedi la guidarono tra gli scaffali fino a raggiungere un punto ben nascosto e poco frequentato. Un battito di palpebre più tardi sentì la mano calda di Sirius sul suo polso e in un attimo si ritrovò con la schiena premuta contro i libri e il corpo del ragazzo contro il suo. Lui le baciò le labbra e poi il collo, le leccò piano il lobo dell'orecchio e poi tornò a riempirle la bocca con la lingua. Iniziava tutto sempre così, da quel tocco maledetto che li metteva in allerta, che faceva loro venire fame l'uno dell'altra. Qualche minuto più tardi tornarono dagli altri, senza nemmeno sforzarsi di fingere che non fosse successo niente. Forse le persone non lo sentivano ma loro si, avevano un odore addosso dopo quei loro momenti che era di per sé una rivelazione; sapevamo di sesso, e non c'era altro modo per descriverlo. Ma anche se gli altri non lo avessero sentito c'erano pur sempre i loro vestiti, i rossori, i segni dei baci e i graffi.
STAI LEGGENDO
Legami Indistruttibili - 6° anno
Fanfiction"TI AMO" Gridò Le cose cambiano, nuovi legami si creano e vecchi si rafforzano. I Malandrini resteranno insieme? O qualcosa si romperà?