L'Ultima Partita

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Il venerdì della prima settimana di maggio James si svegliò molto presto e scese subito a fare colazione, dopodiché andò a correre nel parco. Sembrava un giorno come tanti, ma l'unico motivo del suo energico risveglio era Lily Evans; per tutta la settimana la ragazza lo aveva tormentato chiedendogli di fare balletti nei momenti meno opportuni. Aveva cominciato il lunedì e James quasi non si ricordava più di quell'obbligo. A detta della rossa, Star l'aveva avvertita della situazione di Sirius che richiedeva tutta l'attenzione dei Malandrini e quindi lo aveva lasciato in pace per questo motivo, ma ora il giovane Black stava benone, non c'erano più scuse e ciò significava che James aveva già eseguito balletti imbarazzanti in Sala Comune, in Sala Grande, di fronte a svariati professori nei corridoi, durante molteplici lezioni e anche mentre cercava di allenare la sua squadra. Quest'ultimo episodio fu quello che lo infastidì meno dal momento che, come aveva ripetuto mille volte a Star e Sirius, Lily era venuta ad assistere ad un suo allenamento.

In ogni caso la rossa diventava sempre più pericolosa per James e nascondersi era l'unico modo di scampare alla sua ira. Durante la giornata, però, James si rese conto che Lily non sembrava più molto interessata a farlo diventare lo zimbello della scuola e solo all'ora di cena capì il perché.

"Fallirò miseramente." Borbottò Remus posando un foglio di pergamena con degli appunti.

"È stata parecchio strana questa pausa, in effetti, non ci siamo esercitati in queste ultime settimane, ma hanno continuato a rimandare l'esame..." Notò Sirius.

"Silente non era a scuola." Spiegò Star.

"Uno: come lo sai? Due: e quindi?" Chiese Sirius.

"Non fanno uscire gli studenti da Hogwarts senza Silente, non ci sono state nemmeno gite ad Hogsmeade. C'è qualcosa di pericoloso là fuori."

"Anche qua dentro." Mormorò Remus lanciando un'occhiata fugace ai Serpeverde più grandi che cenavano tranquilli.

"Ma di che esame state parlando?" Chiese James. Peter si voltò a guardarlo come se lo avesse appena pugnalato al cuore; era troppo per lui che il suo idolo si dimostrasse così stupido.

"Quello di Materializzazione, ma ci sei?" Fece Sirius con uno sguardo preoccupato.

"Oh, me ne ero dimenticato. Ecco perché la Evans non mi ha tormentato oggi."

Star fece spallucce. "Se volete possiamo andare fuori di confini per esercitarci."

"Idea allettante, ma preferisco rifare il corso che finire tra le mani di qualche Mangiamorte serio." Replicò Remus.

"E allora rileggici quegli stupidi appunti, come se servissero a qualcosa!" Sbuffò James sedendosi comodo.


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Il giorno seguente il solito mago pallido, di cui James non ricordava il nome, li guidò al villaggio. Quando raggiunsero un punto piuttosto isolato in una piazzetta tra le case, i professori ripeterono le regole e poi si avviarono ai luoghi di destinazione; uno era al punto di arrivo delle carrozze, l'altro ai Tre Manici di Scopa, infine Mielandia. I locali erano chiusi ai visitatori per l'occasione e tutti gli studenti erano piuttosto elettrizzati. Vennero chiamati a due a due e se riuscivano a Smaterializzarsi e Materializzarsi correttamente per due volte passavano l'esame ed erano liberi di girare per Hogsmeade fino a sera. James non vedeva l'ora di festeggiare insieme ai suoi amici, la conquista di quell'esame avrebbe significato il raggiungimento di molta più libertà, in ogni caso non gli piaceva affatto la Materializzazione e perciò era teso.

Legami Indistruttibili - 6° annoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora