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1 APRILE 2019

"Buongiorno Courtney" entro nell'atrio dell'ufficio tenendo Axel per mano e saluto cortesemente Courtney lasciandole un lungo sorriso mentre seguo Axel verso il suo ufficio "torno subito!"

Allungo la testa dietro le spalle di Axel ammiccandole un bacio e lo seguo saltellando a volte. Oggi mi sono svegliata più sprizzante del solito, mi sono finalmente resa conto di quanto la fortuna abbia bussato alla mia porta. Ho un uomo meraviglioso accanto che darebbe la vita per me senza pensarci due volte, un bambino che, per la paura di perdere anche me, mi tratta come se fossi sua madre. La morte di Chloe lo ha sconvolto e questo è il suo modo di andare avanti, sempre se sia possibile per un bambino che perde la madre. Nonostante rida, giochi con noi e si mostri sorridente, lo sento piangere di nascosto la notte nella sua camera da letto prima di addormentarsi ed ogni volta mi si spezza il cuore.

È un bambino che è stato costretto a crescere prima del dovuto a causa di quel che è successo, che ha dovuto incanalare questo dolore molto prima del tempo, che conosce la sofferenza e l'abbandono. È un bambino forte, piccolo ma grande, un combattente.

"Oh guarda, un pacco" Axel mi lascia la mano avvicinandosi alla scatola marrone che si trova sul bancone con una coccarda rossa sopra. Ha un biglietto attaccato su di essa ed Axel lo stacca leggendolo.

Sorrido avvicinandomi a lui eppure mi fermo sui miei passi non appena allunga una mano tra di noi. Non è più gioioso come prima, è quasi sbiancato e lascia cadere il biglietto a terra aprendo subito il coperchio della scatola.
Mi abbasso a prendere il bigliettino curiosa di vedere perché questo cambiamento di stato ed alzo subito lo sguardo verso di lui non appena mormora un flebile "corri"

"Cosa?" allungo la testa per vedere e rimango ghiacciata sul posto non appena capisco subito cosa riguarda il regalo.

"Corri!" continuo a fissare, incapace di muovermi o far uscire un qualsiasi suono, l'orologio che segna il conto alla rovescia della grande bomba che si trova nella scatola.

19.13...    19.12...     19.11...

Axel mi afferra la mano trascinandomi dietro di se mentre inizia ad urlare a tutti quanti di uscire fuori dall'ufficio "tutti fuori!! Adesso!! C'è una bomba!!"

Il caos si crea in meno di mezzo secondo e continuo a seguire Axel che non mi lascia mai la mano "tutti sulle scale di emergenza. Niente ascensore! Subito!!"

Il cuore sembra balzarmi fuori dal petto e le scale sono così infinite mentre le mie gambe cercano di non inciamparsi e scontrarsi contro i corpi delle altre persone che scendono disperate. Alcuni saltano gli ultimi gradini, c'è una collega di Axel che cade alla fine delle scale e ci fermiamo il tempo di aiutarla prima di riprendere a correre. A differenza degli altri, inizialmente iniziamo a salire tutti i piani per poter informare coloro sopra di noi, per poi occuparci dei piani inferiori al nostro. Ad ogni piano urla loro di correre fuori dall'edificio prima che la bomba esplodi.
Mi immobilizzo sul posto non appena arriviamo al primo piano e l'atmosfera rossa del Red Hole mi riporta i ricorda del vecchio ristorante in cui lavoravo.

"Fuori tutti! Una bomba sta per esplodere! Fuori adesso!" il cuore mi accelera maggiormente, sempre se possibile, non appena vedo il volto di Elijah apparire dopo qualche secondo. Non mi aspettavo si trovasse a New York, sopratutto nel nuovo ristorante.

"Che diavolo succede?" ci spostiamo per far passare le poche ragazze che si trovano qui a quest'ora ed Axel gli risponde frettolosamente guardandosi attorno.

"Hanno lasciato una bomba nel nostro ufficio. Dobbiamo uscire immediatamente"

Elijah mi guarda per un attimo prima di prendere a correre insieme a noi e quando arriviamo all'estero dell'edificio ho il fiatone, sia per via di tutte quelle scale, che per l'attacco di panico che mi sta prendendo a causa della paura che mi sta inghiottendo.

The red rose ¥ sequel The red holeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora