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18 MARZO 2019

Mi sistemo il colletto del cappotto fissando il mio riflesso allo specchio del mobile della camera da letto di Axel. Non sono più tornata a dormire a casa mia, Nathan entra sempre in paranoia quando vede che lascio l'appartamento e Crystal dice che non è tranquillo fin quando non mi vede rientrare.
Mi chiama anche più spesso adesso mentre sono a lavoro chiedendomi se sto bene, la morte di Chloe l'ha traumatizzato più di quanto pensassi, penso che averla vista morire con i propri occhi, supplicandola di non lasciarlo, sia stato ciò che ha reso tutto più critico.

Con Axel ci siamo messi d'accordo sullo psicologo, io non ci sono più stata, ed anche se ancora mi capita di avere incubi, Axel è stato il mio terapeuta personale e non credo di averne più bisogno. È proprio vero quando si dice che l'amore è la migliore medicina.
Ma a Nathan credo proprio che serva e dobbiamo trovare un modo per convincerlo ad andarci, Axel ha provato a proporgli la cosa una volta ma è corso via senza nemmeno ascoltarlo.
Nathan non da quasi più ascolto ad Axel, fa solo quello che diciamo io o Crystal, e per quanto sia felice che abbia creato questo legame con me e si fidi, mi fa male vedere che ignora il padre.
So che è colpa del fatto che Axel era in prigione quando tutto è successo e non gli è stato accanto, ma il fatto è che non poteva, ho provato a spiegarglielo una volta ma non vuole sentire ragioni.
Col tempo gli passerà questa rabbia, deve, ma fa male vedere il volto addolorato e ferito di Axel quando Nathan gli risponde male oppure se ne va via senza nemmeno fargli finire la frase.

Almeno è felice del rapporto che abbiamo creato e mi ringrazia quasi ogni giorno per quello che sto facendo per Nathan.
Il fatto è che non lo faccio per lui, lo faccio per me, non sapevo di aver bisogno di questo tipo di legame fin quando non mi ci sono trovata incatenata senza nemmeno chiederlo. Eppure ne sono grata, anche se non doveva andare così.
Mi piace fare la mamma, assumere questo ruolo, anche non sono la vera madre di Nathan, sento di non riuscire più a fare o pensare a qualcosa senza includerlo, non riesco a pensare ad una vacanza senza immaginarmi il terzo biglietto o tutti i giocattoli che dovremo portarci dietro.

La mancanza, il senso di vuoto che ho iniziato a provare dopo l'aborto, si sta lentamente riempendo grazie all'amore che vedo che Nathan mi offre, anche se involontariamente, come in realtà deve essere.
L'amore di una madre verso il figlio, o il contrario, è involontario, è spontaneo, naturale, puro.
Non so come sia possibile, ma tra di noi c'è, nonostante non condividiamo lo stesso sangue, ed in fondo la famiglia non è solo un legame di sangue, ma bensì un legame di cuore, di anime.
Ovviamente non potrà mai essere riempito completamente, ma spero di riuscire ad alleggerire un po' questo peso che continuo a provare al petto, perché merito che succeda.

Mi risveglio dai pensieri sentendo le braccia di Axel avvolgersi attorno al mio corpo e gli sorrido nello specchio poggiando le mani sopra le sue.
Non dice niente, inizia solo a lasciarmi dei piccoli ed umidi baci sul collo che mi fanno subito battere il cuore.
Ho resistito tutto questo tempo all'insistenza di Axel ma non credo di essere più capace di farlo, ho anch'io degli ormoni e desideri che mi stanno uccidendo.
A lui importa meno che a me delle sue costole, spero solo che queste due settimane abbiamo sistemato qualcosina.

Mi stacco da lui notando il suo sguardo sorpreso e frustato che però dispare non appena vede che chiudo la porta a chiave e lascio scivolare il cappotto a terra. Fa lo stesso, con il suo color senape che si era appena messo, e lo spingo per le spalle fin quando non si siede sul letto.
Mi tolgo i vestiti lasciando che mi fissi con adorazione e si lecca più volte le labbra nel momento in cui sono completamente nuda.
Mi siedo, con attenzione, a cavalcioni su di lui e navigo con i palmi delle mani sulla sua soffice e stretta maglia bordeaux col colletto, fin quando la giacca dello smoking non gli scivola giù per le braccia e la getto a terra, accanto al letto, per non ingombrarci.

The red rose ¥ sequel The red holeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora