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10 Febbraio 2019

"Buongiorno fiorellino!" mi sfrego più volte gli occhi cercando di ricordare a chi appartiene quella voce e non appena faccio mente locale, li apro di scatto fissando quelle iridi che non potrei mai dimenticare in vita mia.

Joshua si trova sopra di me, mi tiene le gambe strette ai fianchi mentre le sue dita mi lasciano scie di carezze sulla pelle delle braccia che mi fanno venire la pelle d'oca.

Non può essere reale, no! Lui è morto, lui è.. il suo sangue.

Eppure il suo tocco è così pesante, le sue gambe possenti e le lacrime iniziano a scendermi immediatamente. Il terrore si impadronisce del mio corpo ed inizio a tremare senza poterlo evitare.

"Che c'è fiorellino? Non ti sono mancato?" non riesco a parlare, mi sento incatenata.

Lui è morto.

Provo a ripetermi più e più volte cercando di convincere me stessa a non lasciarmi sprofondare nel panico. Il cuore inizia a farmi male per quanto tenta con forza di uscirmi dal petto a causa del forte battito accelerato mentre le lacrime creano cascade sul mio volto.

"Tu.. tu.. tu.." a malapena riesco a far uscire un suono. Ho come un grosso sasso alla gola che mi impedisce quasi di respirare in modo adeguato.

"A me sei mancata moltissimo!" la sua mano si infila nei pantaloncini del pigiama e sotto le mie mutandine.

"No! No! No!" inizio ad urlare provando a divincolarmi con forza ma è difficile a causa della sua possente presa "no! Ti prego, no!"

"Daiana! Sveglia, Daiana!" apro gli occhi di colpo e scatto seduta spostandomi all'indietro fin quando non sbatto più volte contro la testiera del letto presa completamente dal panico "ehi, va bene, va tutto bene"

La faccia di Axel è illuminata dalla luce della luna che si fa spazio nella buia stanza e le sue mani mi obbligano a guardarlo tenendomi la testa salda tra esse.
Ho il respiro pesante ed accelerate, il petto mi fa male e le lacrime si stanno iniziando ad asciugare sulle guance ora che ho smesso di piangere.

"Ehi, va tutto bene. Era solo un brutto sogno. Capito? Un incubo. Non era reale" annuisco più volte cercando di convincermi nonostante io già sappia fosse stato solo un sogno.

Eppure era così reale, i suoi movimenti sopra di me erano così intensi, come se mi avessero bruciato la pelle.

Axel mi va a prendere dell'acqua e mi guardo più volte attorno nella stanza mordendomi l'unghia aspettando con ansia che torni, ho paura che Joshua possa sbucare da un momento all'altro da qualche angolo o da sotto il letto.
È come una benedizione quando torna con il bicchiere in mano e lo bevo tutto d'un sorso, mi si è seccata la gola.

"Ho urlato?"

"Si, hai iniziato ad urlare improvvisamente agitandoti nel sonno. Mi hai anche tirato uno schiaffo in faccia, ma non fa nulla"

"Veramente ti ho tirato uno schiaffo?"

"No" ridiamo entrambi e faccio dei lunghi respiri cercando di calmarmi.

Adesso che ho la luce accesa posso ammirare meglio Axel. Indossa solo un paio di boxer neri ed il suo corpo ben scolpito esce in evidenza ad ogni passo. È bellissimo, ma veramente bellissimo ed accetto il suo affetto non appena mi fa segno di avvicinarmi.
Mi rannicchio accanto a lui poggiando la testa sul suo petto e provo a rilassarmi ascoltando il battito del suo cuore.
Una gamba si trova tra le sue e le sue braccia mi tengono stretta a se lasciandomi dolci grattini per le braccia e lungo il fianco.

The red rose ¥ sequel The red holeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora