bokuaka ☽ college.

e

"che schifo, sembri un pollo."

oikawa guardò dalla testa ai piedi sugawara, con un'espressione disgustata sul volto.

akaashi alzò lo sguardo dal computer un attimo, il giusto per guardare il povero ragazzo appena insultato, "dove lo vedi il pollo?" chiese osservando la figura, e non notando niente che poteva paragonarsi a quell'animale.

"con quella felpa è palesemente un pollo." il moro ripetè più sicuro, incrociando le braccia al petto e alzando un sopracciglio;

"i polli non indossano felpe."

"questo non puoi saperlo!"

akaashi sospirò e si alzò, chiudendo il computer e avvicinandosi ai due.

"mh. penso che oikawa non voglia che tu ti metta una felpa" disse, portando lo sguardo poi su kenma, il quale era seduto anche lui sulla sedia girevole avanti alla scrivania, e assottigliò gli occhi.

"e neanche tu, amico"

il nominato, volendo continuare il suo gioco in pace, mosse la mano in avanti un paio di volte e si girò insieme alla sedia, dando le spalle agli altri tre.

oikawa sospirò, "beh, almeno viene alla festa. non penso di potergli chiedere altro"

akaashi uscì dalla discussione avvicinandosi all'armadio, aprendo le ante e iniziando a cercare dei vestiti decenti.

la festa è domani e so solo che mi metterò le vans. sono rovinato.

mentre continuava a vagare nei suoi pensieri, oikawa arrivò ghignando dietro di lui e gli posò una mano sulla spalla, facendolo fermare per un attimo.

"tranquillo," disse, senza cambiare espressione- "ho io un outfit per te."

senza aspettare risposte, si buttò tra le due ante e iniziò a frugare, tirando dei vestiti solo qualche minuto dopo.

"mh-hm." iniziò a borbottare, "si. bene. ok."

si girò, e akaashi fissò gli occhi sui capi appena presi dal suo amico.
"sul serio?" disse sospirando, osservando il maglione a collo alto e il jeans a vita alta, con un piccolo strappo.

"non se ne parla. non mi sono mai messo quei vestiti e c'è bokuto-san, cosa dovrei fare se capisse che mi sono vestito così per lui?"

sugawara sorrise malizioso, "ti vestiresti così per lui?"

"ti vestiresti così per lui?" oikawa ripetè, punzecchiando il bruno e avvicinandosi lentamente, muovendo i capi tra le sue mani;
akaashi serrò le labbra arrossendo leggermente e sbuffò, distogliendo lo sguardo; "certo che no."

"certo che sì!"

"certo che no!" keiji corresse il moro guardandolo male, ma venne interrotto dal grigio.

"certo che si!"

"certo che no!"

"certo che ovvio!"

"ok. smettetela di dire certo che e oikawa, certo che ovvio non è grammaticalmente corretto." kenma sbattè i talloni per terra girandosi, entrando nella discussione solo per insultarli.

"akaashi, smettila di essere stupido, accetta i tuoi sentimenti e mettiti quelle cose strane e strette —"

il biondo portò lo sguardo sul nominato, e subito dopo sul grigio accanto a lui,
"e tu, suga, cambiati, che sembri un pollo."