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domenica.

il sole è alto, e l'umore di tutti era influenzato dal bel tempo.

kenma non poteva concordare, però.

oggi era il giorno del piano, si erano riuniti in segreto in un bar nel bel mezzo del centro, e kenma era colui che era incaricato di tenere a bada bokuto ed akaashi nel frattempo.

li aveva accompagnati in un parchetto lontano dal ritrovo segreto — nel bel mezzo del centro città — e ora erano su una panchina, a parlare.

un'ora così, eh.

kenma non li capiva proprio, i suoi amici.

tornando agli altri, adesso erano in sette, dato che avevano trascinato nella faccenda anche hinata e kageyama.

seduti su quel tavolo, in un bar nel bel mezzo del centro, i ragazzi stavano cercando di organizzare il piano.

scritti su carta a penna, c'erano strani disegni, mappe e frecce, non considerando gli sketch di oikawa, non descrivibili.

fino a quel momento, tutti concordavano sull'inizio: quattro di loro dovevano dare la notizia a bokuto, provando a togliergli dalla mente akaashi per un po' di tempo, e convincendolo mettendo in mezzo la pallavolo; per quanto riguardava akaashi, era molto più semplice — bastava dirgli che gli avevano organizzato un appuntamento al buio, il ragazzo era uno di quelli che amava provare.

"ora, vediamo un po' — li facciamo incontrare direttamente al ristorante?"
sugawara, il quale stava continuando a fare un rumore debole di tip-tap con la penna sul tavolino, decise di iniziare ad andare avanti col piano.

kuroo annuì, "ovviamente. non devono assolutamente scappare, specialmente bokuto."

"concordo."

"bene, quale ristorante?"

— facendo un piccolo passo in avanti, e tornando a kenma, la situazione non era delle migliori.

il biondo era sfinito.

"ma che cosa? è ovvio che stai meglio tu con il blu, bokuto-san. ti si addice."

"akashi, sono il 100% sicuro che tu stai bene con il blu, meglio di me."

questa frase è grammaticalmente scorretta. state zitti.

kenma aggrottò le sopracciglia nel sentire la risposta del suo compagno di stanza, e decise di rinunciare e concentrarsi sullo schermo del telefono tra le sue mani.

"allora almeno ammetti che con un maglione saresti stupendo, akashi"

"ma che dici —"

"ammettilo!"

state zitti.

lanciò uno sguardo sull'orologio, ed effettivamente un'oretta era passata; sorrise come non aveva mai sorriso nella sua vita, e si alzò di scatto.

"kenma?"

"mi ha scritto kuroo e mi ha detto che casualmente stanno in giro. avviamoci."

akaashi annuì, e si alzò piano, lanciando un'occhiata a bokuto dietro di se e sorridendo di poco quando vide l'altro osservarlo.

kenma li ignorò, piuttosto aprì la notifica dal suo ragazzo, e arricciò il naso.

oh no.

intanto, kuroo e gli altri si erano organizzati alla perfezione, e il bruno ghignò tra se e se, pronto.

quando si ricordò del suo ragazzo ridacchiò leggermente, e mentre i ragazzi si alzarono, e alcuni andarono a pagare i caffè presi, gli mandò un messaggio veloce, spiegandogli il piano nei minimi dettagli.

si alzò, raggiunse i suoi amici e iniziarono a camminare verso il parco dove kenma aveva tenuto a bada i due protagonisti.

in ogni caso, il telefono di kuroo vibrò un minuto dopo, mostrando la notifica di un messaggio dal suo ragazzo appena sbloccò lo schermo.

kenma :p

lasciatemene fuori.

bokuaka ☽ college.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora