SCAPPIAMO (🔴)

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26 CAPITOLO 

Angolo autrice: il capitolo contiene una minima scena perciò il bollino rosso.

Thomas mi sveglia, dennis ci coprirà, lo so che pugsley si arrabbierà e i miei Perderanno la fiducia in me. Lo so,lo so è una pazzia, ma è il mio sogno, da sempre, andare lì con lui e andare a New York, io adoro quella città. Mentre chiamiamo un taxi, lui mi accarezza le spalle, sa che sono tesa, si capisce, ma ho un po' di paura. Entriamo nella macchina che ci porterà alla nostra desiderata e attesa destinazione. Siamo arrivati all'aeroporto
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Saliamo sull'aereo, ho un po' di paura, non sono mai salita sul aereo, e ho paura che può decollare. Mi siedo vicino al finestrino e lui accanto a me che mi stringe la mano

Thomas: piccola?
Io: mh?
Thomas: tutto ok?
Io: no...non ho mai volato, ho paura
Thomas: piccola devi stare tranquilla, ci sono io ok?
Io: ok ok..
Thomas: guardati la partenza...e per non pensarlo...dormi, sulla mia SPALLA

Annuisco, e guardo dal finestrino la partenza...oh mio dio, è uno spettacolo mozzafiato, guardo Thomas e sorride, è felice? È felice di star scappando con me? Io si..anche se non conosco i suoi amici, spero di potermi fidare di loro. Se mi fido di lui, posso...almeno credo, poggio la testa sulla sua spalla e mi addormento in un sonno profondo.

Intanto
Punto di vista di mercoledì
Mi sveglio, do un bacio a Joel e vado a vedere se Pugsley o Mary dormano ancora. Vado in camera di pugsley e lo trovo a dormire con Nicole, ha mentito a Mary e io lo so, sta insieme a lei da Un annetto quasi, e non glielo ha mai detto. Vado in camera di Mary e non la trovo, guardo per tutta la casa e non trovo neanche Thomas. Vado in camera di pugsley strapreoccupata

Mercoledì: Pugsley.. svegliati
Pugsley: mh..cosa c'è merc...
Mercoledi: Mary è scappata...con thomas
Pug: CAZZO STAI DICENDO?
Nicole: am-
Pug: scusa

Si scosta e mi porta fuori dalla stanza

Pug: in che senso Mary è scappata?
Mercoledi: non c'è pug non c'è
Pug: dennis!
Dennis: c-che vuoi
Pug: che devi dirci?
Dennis: n-nulla
Pug: dennis
Dennis: o-k ok...sono...andati a New York
Pug: Io lo sapevo! Mary quando torna, la uccido!
Mercoledì: ha la segreteria
Pug: prepara le valigie, andiamo adesso. Lo vado a dire a mamma e  papà

Ritorno punto di vista di Mary
Mi sveglio e scendiamo dall'aereo, da lì troviamo i suoi quattro amici: William, robert, adam e tancredi. Si avvicinano appena vedono Thomas, lui mi stringe la mano.

William: Guarda chi si rivede
Thomas: William come stai
William: bene dai, è lei chi è?
Thomas: te ne ho parlato, è Mary, la mia ragazza.
Tacredi: È troppo carina
Adam:E quella che bullizzi? Che fine ha fatto? Te ne eri tanto innamorato! Che fine ha fatto?
Thomas: ehm...
Robert: non dirmi che lei...
Thomas: Già
William: la famosa Mary Addams

A primo impatto sembrano simpatici, ma suo padre, il signor Walter aveva detto che aveva fatto qualcosa di brutto, quasi orripilante. . . Cosa intendeva? Dovrei avere paura?...il viaggio durato tantissimo e ora ho una fame da lui anche se sono le 18:30 di sera. Ci portano a casa loro, e ci fanno vedere dove dormiremo io e thomas..è la sua vecchia camera di quando dormiva con loro. Andiamo tutti a tavola e solo william e tancredi iniziano a cucinare, speriamo che sanno cucinare.
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Sanno cucinare da dio! Sono troppo bravi! Complimenti amici di Thomas.  Da come si sono presentati Quello maggiorenne della casa è William, Quello che sa cucinare benissimo è Tancredi. Quello affascinante è Thomas (ovviamente). Quello casinista è robert e quello bravo in quasi tutti gli sport è adam, ma tra di loro si insegnano cose a vicenda. Thomas mi ha raccontato che da bambino ha vissuto a New York, e lì ha conosciuti. Poi suo padre  ha trovato lavoro altrove, dove abitiamo noi a Los Angeles, anche se per tutti è una gran bella città, volevo vedere New York. Mentre i suoi amici vanno in discoteca, thomas rimane con me, mi fa vedere le stanze degli altri e mi ha fatto vedere le foto con i suoi amici. Stando in camera nostra

Io: Hai delle belle amicizie
Thomas: si, solo Che fanno certe cazzate
Io: tipo?
Thomas: Fanno diverse risse, sopratutto robert, con william maggiorenne prendono un sacco di alcol, Tancredi ha bruciato una cucina e adam..beh non ne parliamo
Io: ah...non sono dei tipi apposto
Thomas: no...però cercano di essere affidabili
Io: Lo sono
Thomas : lo credi davvero?
Io: si

Gli accarezzi le guance. Senza dargli il tempo di fate altro, gli sollevai il volto e chiusi le labbra sulle sue. Non sapevo in che altro modo dare voce al mio cuore. Le sue mani cingono i miei fianchi. Ci ancorammo uno all'altro, tenendoci e incatenandoci. Lo baciai stringendomi a lui con così tanta foga che cadremo all'indietro. Le sue spalle toccarono il matesanno e io continuai a tenergli il viso.  Percosse la mia schiena con le dita e ci si aggrappò. Le sue mani tremavano, e pensai che volevo essere toccata solo da lui. La sua mano si chiuse tra i miei capelli, stringendolo con forza e lasciai che li serrasse tra le dita. Mi chiuse le mani sui fianchi e l'istamte dopo ero io contro il materasso. Mi schiaccio contro il letto. Percepivo i suoi muscoli tremare, come se sentissero la necessità di sfogarsi. Gli infilai le mani tra i capelli e lo baciai con passione, la mia lingua si intrecciò alla sua e qualcosa dentro di lui cedette. Mi inchiodò un polso sopra la testa e mi afferrò con forza una coscia, stringendola contro il suo fianco. Sentivo lo sforzo continuo che faceva per tenere a bada quella parte di sé. Lentamente intrecciai la caviglia dietro di lui. Le sue labbra si posarono sul mio polso sottile e lo baciarono piano, mi baciò i polpastrelli uno a uno. Gli passai le braccia intorno e lo attira a me. Le sue mani si indicarono sotto la maglietta che indossavo, sussultai. Lentamente scivolò tra le mie scapole e l'istante dopo l'elastico del mio reggiseno si allento, liberandomi la schiena. Infilo le dita sotto le coppe e le poso sui miei seni nudi. Li strinse, mi sfiorò un capezzolo, toccandolo, stuzzicandolo. Avvertii le braccia sollevarsi, la mia maglietta si sfilò via insieme il reggiseno. D'istinto mi portai le braccia dal petto, nel tentativo di coprirmi. Lui li tirò con estrema lentezza, fermandomi le mani ai lati della testa e poi mi guardò. Thomas si piegò su di me e le sue labbra si posarono su un capezzolo. Sgranai appena gli occhi e cercai di muovermi, ma le sue mani mi inchiodarono i polsi al materasso. Thomas si sollevò da me e si tolse la maglietta, rabbrividì ancora una volta davanti al capolavoro che era. Torno a baciarmi e senti il seno nudo contro il suo petto. Si posizionò tra le mie gambe e le sue dita mi toccarono tutta, posai le dita sulla sua di pelle. Lentamente tracciai i contorni delle Sue braccia, con audacia gli percorsi il petto, carezzandolo fino al collo. Thomas affondò le labbra nella mia pancia, mordendosi e carezzandola con la lingua. Mi baciò l'interno coscia. Le sue mani raggiungono il mio bacino me niente fu più concreto delle sue dita sull'orlo della mia biancheria. Era il punto di non ritorn. Le dita di thomas agganciarono l'elastico, tirando giù. Gli occhi di thomas scesero su quel punto ora esposto. Verrai le cosce. Cercai di nascondermi ma prima ancora che potessi farlo le sue dita scivolarono lì. Mi toccarono dove nessuno mi aveva mai toccata. Stuzzico e massaggio e il mio respiro divenne erratico. Il mio bacino si inarcò e i miei occhi si spalancarono, portandogli a conficcati le unghie nella schiena. Thomas di stacco r si allungò di lato, vidi che si stava spogliando e uno stropiccio di plastica. La sua mano si chiuse nel mio bacino, tirandomi verso di lui. Sussultai, sentii un sussurro "guardami", incrociai i suoi occhi poi si spinse dentro, sentì un gemito di dolore e i muscoli rendersi e bruciare, il mio corpo si irrigidì e una trafitta si fece largo dentro di me mano a mano che lui avanzava piano. Ci stavamo cominciando come pezzi rotti. Si fuse con me e la sua mano si aggrappò alla mie costole come se volesse raggiungermi il cuore. Appoggiò l'altra mano alla spalliera e spinse la fronte contro la mia. Per la prima volta, combaciandomi con lui, mi sentivo me stessa

Angolo autrice
Scusate il capitolo un po' lungo

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