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Il giorno dopo Changbin agiva normalmente, come se non fosse successo niente la sera prima, Hyun era preoccupata, voleva chiedere come stava, ma aveva paura così decise di stare semplicemente al suo fianco silenziosa

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Il giorno dopo Changbin agiva normalmente, come se non fosse successo niente la sera prima, Hyun era preoccupata, voleva chiedere come stava, ma aveva paura così decise di stare semplicemente al suo fianco silenziosa.
"Changbin, oggi devi andare da Dongmin a parlare del progetto." Lo informò suo padre entrando in cucina senza preavviso, il ragazzo sobbalzò per la sorpresa ed le era parso di vedere la sua mano tremare leggermente.
"Certo padre." Rispose facendo un piccolo inchinò con la testa. "Andiamo Hyun." Disse alla ragazza al suo fianco, lei annuì. Changbin andò a cambiarsi per poi scendere dopo pochi minuti.
Il tragitto in macchina fu abbastanza silenzioso come al solito, ma Hyun stava ancora pensando a quello che era successo in cucina. Changbin sembrava spaventato, forse era ancora un po' scosso da quello che era successo la sera prima e la cosa era più che giusta. Il ragazzo era vissuto fino a quel momento nella calma e nell'ignoranza di questa facciata dell'essere ricchi e importanti. Ma adesso l'aveva conosciuto e lo sapeva bene, che bene o male avrebbe dovuto farci l'abitudine.

Erano arrivati a destinazione, un hotel gestito dalla famiglia di Dongmin, i due entrarono per poi dirigersi verso la sala ristorante, dove trovarono il ragazzo seduto che beveva qualcosa da una tazza ed un ragazzo al suo fianco. Dongmin era alto mentre il suo bodyguard era più basso di lui, mentre Hyun e Changbin erano esattamente l'incontrario.
"Benvenuto Changbin, lui è Jinwoo il mio bodyguard." Il ragazzo in questione fece un piccolo inchino. "Bene, direi di cominciare a discutere del progetto." Disse tirando fuori il suo tablet e cominciando a dire idee ed altro.
Dopo ben due ore e mezza i due ragazzi decisero di concludere là il loro incontro, così Changbin e Hyun si congedarono e salirono sulla limousine.
"Signorino vuole andare da qualche parte?" Chiese.
"Andiamo semplicemente a casa, non ho voglia di andare in giro." Rispose semplicemente, Hyun annuì e diede il via all'autista.

"Signorino siamo arrivati." Lo richiamò, ma non rispose sembrava come in uno strato di trance. "Signorino." Ancora niente. "Signorino." Niente, sbuffò per poi scuoterlo leggermente, solo allora parve tornare in se.
"Siamo arrivati." Rispose semplicemente, lui annuì scendendo dalla macchina.
Aprì la porta della villa e si ritrovò un ragazzo finto biondo che li saltò addosso.
"Binnie~" Disse il ragazzo abbracciando l'amico.
"Lix, che ci fai qua?" Chiese confuso.
"Mi ci ha portato Eric ovviamente." Rispose sorridendo, stava chiedendo il perché fosse lì, di solito avvisava sempre prima, ma il più piccolo lo trascinò davanti alla TV li diede il joystick e fece partire il gioco.
"Grazie Eric." Sussurrò la ragazza mettendosi vicino alla bodyguard del biondo.
"Non c'è di che Hyun." Rispose sorridendo. "E poi sono felice di vedere che sei cresciuta, che non ti prendi cura dei tuoi incarichi solo per quanto riguarda la loro vita fisica, ma anche quella psicologica. Dopo quello che è successo ieri, questa è la cosa giusta da fare, farlo distrarre e stare sempre al suo fianco, dandogli la tua protezione." Disse guardando Felix. Ricorda ancora quando era successa la stessa cosa a lui, era stato bruttissimo, il ragazzo era stato chiuso nella sua stanza quasi per due settimane e si rifiutava di vedere chiunque.

"Binnie, ti prego~" Disse Felix facendo gli occhi dolci.
"Vai a casa e basta, scemo, io sto benissimo." Rispose lui ridacchiando.
"Sicuro?" Domandò, l'altro annuì. "Sicuro, sicuro?" Changbin annuì ancora. "Sicuro, sicuro, sicuro?"
"Si, sono sicuro."
"Sicuro, sicuro, sicuro, ma proprio sicurissimo?"
"Eric portalo via da qui prima che lo picchi." Disse ridendo, il maggiore annuì ridacchiando, prendendo Felix a sacco di patate e portandolo verso la sua auto.

"Hyun." La richiamò Changbin, la ragazza si girò guardando il minore. "Grazie." Disse sorridendo.
"È il mio dovere signorino." Rispose facendo un piccolo inchino.
"Potresti smetterla di chiamarmi 'signorino'? È imbarazzante e si lo so che ti hanno insegnato così e tutte cose varie, ma non puoi farlo? Le altre bodyguard lo fanno e mi mette leggermente a disagio." Spiegò, lei non disse niente lo fissò solo, così tanto che il povero ragazzo pensava di aver detto qualche cazzata.
"Changbin." Disse solamente piegando leggermente la testa, la persona citata sorrise facendo vedere i denti bianchi.
"Grazie." Sussurrò salendo poi in camera sua.
Perché il suo nome suonava così bene uscito da quelle labbra?

Perché il suo nome suonava così bene uscito da quelle labbra?

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[⛓️] 𝐬𝐢𝐝𝐞 𝐞𝐟𝐟𝐞𝐜𝐭 ❲𝐬𝐞𝐨 𝐜𝐡𝐚𝐧𝐠𝐛𝐢𝐧❳Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora