( t w e n t y o n ; e )

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Era passata una settimana

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Era passata una settimana. Changbin era ancora rinchiuso in quella stanza. I polsi stavano cominciando a fare male, all'inizio aveva anche provato a dimenarsi in tutti i modi possibili ma l'unica cosa che ha ricevuto in cambio erano graffi, che bruciavano anche, forse si erano infettati, non lo sa neanche lui...
Sospirò e cominciò a fissare il soffitto. Non era del tutto sorpreso dal fatto che suo padre fosse uno stronzo paternato. Insomma con lui era un buon padre tutto sommato, ma aveva intuito che ci fosse una qualche specie di segreto che non voleva dire ma di certo questa era l'ultima cosa che si sarebbe immaginato. Sbuffò, voleva andare via da lì, anzi voleva proprio cambiare famiglia. Chi sa quante cose si sarebbe risparmiato. Forse avrebbe potuto vivere una vita normale senza avere la constante paura che la gente ti usi solo per il tuo titolo o che voglia soldi, forse non avrebbe mai avuto bisogno di una guardia del corpo e forse avrebbe potuto avere una relazione normale con Hyun.

Hyun, già... la ragazza non le quadrava dall'inizio, un sesto senso diciamo. Ma si era fidato, si era aperto, si era fatto consolare e senza farlo apposta aveva cominciato a provare dei sentimenti per lei. All'inizio era solo ammirazione, che poi si è trasformata in affetto, in amicizia ed infine amore. Era normale che nonostante tutto lui l'amasse ancora? Non lo sa, ma anche se sapesse la risposta i suoi sentimenti non cambierebbero dall'oggi al domani.
"Fanculo." Sussurrò chiudendo gli occhi.

"Hyun, non pensi che sia ora di buttare le seconda bomba?" Domandò Hongjoong mentre giocava con la pallina.
"Le acque non si sono calmate, aspettiamo un altro po'..." Rispose mangiando delle noci.
"Ma non dovremmo farlo adesso che l'aria è bollente?"
"Meglio farlo quando la situazione si sarà calmata. Il signor Seo penserà di essersi sbarazzato di noi e poi boom! Attacco a sorpresa!" Spiegò soddisfatta.
"L'importante è che funzioni." Ribatté lui dopo qualche secondo di silenzio.
"È ovvio che funzionerà, dimmi un mio piano che non abbia funzionato." Hongjoong non fiatò.
"Visto! Sono un genio in queste cose." Gli fece l'occhiolino e ridacchiò.
"Hyun!" Urlò Wooyoung dalla cucina. "Porta il tuo culo qua! Oggi è il tuo turno di portare il cibo a Seo."
"Arrivo!" Rispose controvoglia alzandosi dal divano su cui era distesa.

"Ecco qua io menù di oggi signorino Seo." Ormai lo chiamava così solo per prenderlo in giro. "Se non gli comoda cazzi suoi." Sorrise sadicamente ed appoggiò il vassoio per terra per poi spingerlo con il piede verso di lui.
"Per quanto avrete intenzione di tenermi qua?" Domandò ad un certo punto.
"Fino a quando sarà necessario." La ragazza stava per uscire ma notò qualcosa di rosso sgocciolare sul pavimento. Si fermò qualche secondo fissando il ragazzo per poi girarsi ed uscire. Rientrò dopo qualche secondo con una scatola del pronto soccorso. Non disse una parola, semplicemente si avvicinò a Changbin, che nel frattempo aveva cominciato a mangiare, lo fissò negli occhi come a dargli:"Se solo fai un movimento di troppo ti ammazzo."; lui annuì.
Tolse le manette prima al polso di destra e cominciò a disinfettare e pulire le ferite per poi bendarle, stessa cosa con il polso sinistro. Appena finì mise le cose via e si avviò verso l'uscita.
"Grazie." Esclamò prima che uscisse.
"Ho comunque ancora dei principi Changbin." Disse senza voltarsi per poi uscire definitivamente da quelle quattro mura.

Non era solo Changbin ad avere mille pensieri per la testa. Nonostante tutto questo fosse stata fin dal principio un'idea di Hyun adesso la ragazza stava cominciando ad avere dei ripensamenti. Aveva programmato tutto nei minimi dettagli, era da 7 anni che programmava quel momento e stava veramente andando tutto a puttane per un ragazzo? Non era da lei, assolutamente non era da lei. Doveva tornare in se e restare concentrata sul suo obiettivo principale: far crollare il signor Seo. Non importa con quale mezzo o in che modo, lei ci sarebbe riuscita. Per quanto riguarda Changbin, bhe, avrebbe trovato una soluzione, doveva trovarla se no non avrebbe messo in pericolo e nei guai solo se stessa ma anche gli altri ragazzi e quella era decisamente l'ultima cosa che voleva.
Già lì aveva messi in mezzo lei, non poteva pure portarli nel baratro con lei. Non se lo meritano.
Sbuffò e fissò la busta sopra il tavolo. Un'altra settimana e dopo sarebbe scoppiata l'ultima bomba, un'altra settimana dopo e forse tutto questo sarebbe finito.
Solo in quel momento le comparve un altro dubbio. Cosa avrebbe fatto dopo? Aveva dedicato la sua vita a quel piano che non aveva neanche pensato a cosa fare dopo. Almeno se il piano fosse fallito avrebbe un futuro certo: la prigione. Era così strano che le dava più conforto la prigione che il futuro incerto? Bhe, Hyun odiava non avere certezze nella sua vita. Tutto doveva essere perfettamente organizzato. Ed a pensarci meglio il futuro non era l'unica cosa su cui era incerta, la seconda era Changbin.

 Ed a pensarci meglio il futuro non era l'unica cosa su cui era incerta, la seconda era Changbin

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[⛓️] 𝐬𝐢𝐝𝐞 𝐞𝐟𝐟𝐞𝐜𝐭 ❲𝐬𝐞𝐨 𝐜𝐡𝐚𝐧𝐠𝐛𝐢𝐧❳Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora