( f i f t e e ; n )

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Era passata una settimana, in quei sette giorni Hyun era stata in ospedale  per la riabilitazione e per alcuni controlli

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Era passata una settimana, in quei sette giorni Hyun era stata in ospedale  per la riabilitazione e per alcuni controlli. Finalmente adesso però era stata dimessa, prese un bel respiro appena uscì dall'ospedale. L'unico lato positivo era che era capitata nello stesso ospedale di sua madre, perciò aveva avuto più tempo per stare con lei. Sospirò al pensiero di quello che aveva detto il dottore:"La situazione non sta migliorando, anzi...-" sapeva già dove voleva andare a parare, era inevitabile. "Quanto le resta?" Chiese cercando di essere il più impassibile possibile. "Due mesi, forse tre." Rispose scusandosi e dicendo che avevamo fatto tutto il possibile, la ragazza ringraziò ed andò via.
Stava per dirigersi verso la villa principale, dove si trovava Changbin, quando il suo telefono suonò.

Hongjoong
Vieni

Sbuffò, chiamò un taxi dandoli l'indirizzo che il maggiore le aveva mandato.

"Cosa vuoi?" Domandò entrando dentro al palazzetto abbandonato.
"Oh, sto bene grazie." Esclamò il rosso in tono ironico. "Sembri stare bene, se così non fosse stato avrai picchiato Yeosang." Sussurò osservando il fianco della ragazza.
"Allora?" Domandò ancora. "Non so ancora quando mi chiamerà il Signor Seo."
"Volevo solo aggiornarti sul piano definitivo." Rispose alzando le braccia in segno di resa.
"Era ora..." Sussurò sedendosi affianco al ragazzo.
"Scusa eh, ma di solito eri tu che facevi i piani ma adesso sei impegnata." Dopo di che cominciò a spiegarle il piano che aveva ideato durante tutto quel tempo.
"Potrebbe funzionare." Disse in segno di approvazione. "Ma è troppo fragile, gira tutto sul fatto che io ottenga o meno la fiducia del signor Seo. Se non la ottengo?"
"Ci inventeremo altro." Rispose semplicemente alzando le spalle. "E poi, scusa eh, hai letteralmente preso un proiettile per suo figlio, sarebbe il minimo." Concluse alzando leggermente l'angolo destro della bocca in una smorfia.
"Comunque perché hai mandato Wooyoung al mio posto?" Chiese.
"In realtà ha fatto tutto lui da solo, quando ho chiesto spiegazioni ha detto che sarebbe stato uno gnocco in giacca e cravatta." Rispose come se fosse la cosa più normale del mondo, ma stiamo parlando di Wooyoung, niente è normale.
"Voleva fare colpo su San, vero?" Hongjoong annuì, non era per niente sorpresa.
"Io vado, non fate cazzate. Ti farò sapere per il piano." Il rosso fece un pollice in su mentre guardava lo schermo del computer.

"Sono contenta che tu sia guarita e che torni in servizio." Disse il signor Seo facendo segno alla ragazza di sedersi. Subito dopo la discussione avvenuta con Hongjoong si era diretta alla villa principale, trovando all'entrata la segreteria del padre di Changbin che le disse che la stava aspettando nel suo ufficio. Era arrivato il momento. "Ci tengo a ringraziarti di persona per aver salvato la vita a mio figlio ed esserti addirittura presa un proiettile per lui."
"È il mio lavoro Signor Seo." Rispose inchinandosi.
"Sono felice di averti dato Changbin, hai fatto un buon lavoro, spero che continuerai così per molto." Le porse le mano che prontamente strinse. "Vai pure da Changbin adesso." Si inchinò ancora ed uscì.
Prima di andare dal ragazzo si fermò nella sua stanza e indossò il completo elegante, si mise l'auricolare, la pistola. Per poi dirigersi verso la sua stanza e bussare.
"Avanti!" Esclamò, Hyun aprì la porta. Appena Changbin vide la ragazza si alzò di colpo in piedi. "Sei tornata?" Domandò sorpreso ma felice.
"Si signorino, se avete bisogno di me mi troverete qua fuori." Cazzo è vero, avevano litigato, il minore se ne era completamente dimenticato. Cosa doveva fare? Forse era arrivato il momento di mettere da parte il suo orgoglio ed affrontare quella situazione.
"Hyun!" La fermò.
"Mi dica Signorino." Disse sempre con quella voce fredda.
"Mi dispiace, per quella sera." Cominciò a parlare. "Non volevo urlarti contro ma il discorso con mio padre mi aveva fatto arrabbiare e sentire debole. E noi Seo non possiamo essere deboli o è la fine. Perciò ti ho urlato contro come una specie di scudo per non affrontare le mie debolezze. Quello che vogliono dire è che mi dispiace."
"Va tutto bene Changbin." Rispose sorridendo, in realtà Hyun non ci aveva neanche pensato o così voleva farsi credere, in realtà ci era rimasta abbastanza di merda quando le aveva urlato contro. "Se hai bisogno di qualcosa sono fuori." Il ragazzo annuì. Hyun uscì velocemente dalla stanza e prese il telefono.

Hyun
Possiamo cominciare il piano

Hongjoong
Oh, sarà divertente

Hyun
Quando?

Hongjoong
Tra tre giorni, avete una festa no?

Hongjoong
Sarà la nostra occasione

Hyun
Afferrato

HyunAfferrato

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[⛓️] 𝐬𝐢𝐝𝐞 𝐞𝐟𝐟𝐞𝐜𝐭 ❲𝐬𝐞𝐨 𝐜𝐡𝐚𝐧𝐠𝐛𝐢𝐧❳Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora