5 𝚕𝚊 𝚋𝚘𝚝𝚝𝚎𝚐𝚊

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Soldato: avanti uomini scattare! Seguitemi!

Io e Jack eravamo riusciti a nasconderci appena in tempo, lui dietro a una statua, mentre io dietro a del fieno di una stalla di capre lì vicino. Uscimmo dai nostri nascondigli e senza farci vedere entrammo nella bottega del fabbro lì accanto. Entrammo, e devo dire per fortuna, vedemmo il proprietario addormentato, molto probabilmente ubriaco, data la puzza e dalla bottiglia vuota che aveva in mano. Jack per assicurarsi che stesse dormendo, gli urlò e gesticolò attorno, ma nulla, l'uomo non si mosse.

Jack: bene gioia, cerchiamo di toglierci queste catene... – disse guardandosi attorno. Posò il cappello e ci mettemmo a cercare qualcosa per liberarci. Io personalmente stavo cercando qualcosa di appunto, poi vidi Jack prendere un martello, e appoggiandosi ad un'incudine, cercò di rompere le catene, ma come previsto fallì nel suo intento. Dopo vide un meccanismo che era collegato ad un asino, così prese un ferro rovente e toccò l'asino che con lo spavento fece attivare il meccanismo; Jack mise le catene tra gli ingranaggi e con il movimento si ruppero. Si girò verso di me pensando che mi servisse aiuto per togliermi le manette, ma rimase stupito quando mi vide con le manette aperte in mano e i miei polsi liberi. - mi hai sorpreso Melanie.

- credo che ogni persona dovrebbe saper come liberarsi. – dissi fiera con le manette in mano.

Jack: posso chiederti come hai fatto? – chiese curioso e avvicinandosi a me.

- un mago non svela i suoi segreti... se tu avessi avuto pazienza, avrei aperto anche le tue manette. Se vuoi un giorno ti insegno – dissi sempre più fiera e avvicinandomi a lui con un sorriso compiaciuto, "che cosa sto facendo? Lo sto corteggiando?" pensai. La nostra "interessantissima" conversazione fu interrotta da qualcuno che aprì la porta e entrò; era un ragazzo giovane, alto con i capelli legati all'indietro in una piccola coda, e dalle sue mani consumate capì che lavorasse lì. Io e Jack, non so come, ma riuscimmo a nasconderci in tempo. Il ragazzo fermò l'asino facendogli qualche carezza sul muso, poi si guardò intorno confuso, cercando di capirò del perché del suo movimento.

Ragazzo: tu sei dove ti ho lasciato. – disse guardando l'uomo ubriaco che dormiva. Poi appoggiando la giacca su un tavolo, vide il martello che aveva usato prima Jack. - tu invece no... - stava per prendere il cappello che Jack prima si era tolto, ma proprio in quel momento Jack gli puntò la spada sulla mano uscendo dal suo nascondiglio, mentre io rimasi nascosta. - sei quello a cui danno la caccia. Il pirata... sapevo che eravate in compagnia di una ragazza, dov'è lei?

Jack: lavoro da solo figliolo. – disse facendo crede che io fossi da un'altra parte; poi Jack guardò il ragazzo incuriosito - hai un'aria famigliare, ti ho già minacciato altre volte?

Ragazzo: vado famoso per la mia poca famigliarità con i pirati.

Jack: ah beh, sarebbe un peccato rovinarti la reputazione proprio oggi, quindi se vuoi scusarmi... - si girò per prendere il cappello, ma il ragazzo prese una spada e gliela puntò. - credi sia saggio ragazzo? Incrociare le spade con un pirata?

Ragazzo: avete minacciato Miss Swann.

Jack: solo un pochino. – disse mettendosi in posizione di duello, facendo un sorriso provocatorio e strisciando la lama della sua spada contro quella del ragazzo. Cominciarono a lottare e io ne approfittai per avvicinarmi alla porta sul reto. - sai ciò che fai, te lo concedo. Splendida forma. Ma in quando al gioco di gambe? Un passo qui... - si spostarono all'unisono - ...e ora un passo indietro. – ciao! – disse una volta che si trovava in prossimità della porta principale e dopo aver rifoderato la spada. Stava per uscire e quindi sarei uscita anch'io dalla porta sul retro, ma vidi il ragazzo tirare la sua spada verso Jack e per poco non lo beccò... ma con quel lancio gli bloccò la porta. Jack provò ad estrarre la spada, ma quest'ultima era incastrata. Jack mi sembrava molto frustato e decisi di non uscire, perché ero sicura che avrebbe avuto bisogno di aiuto, e alla fine non mi ero ancora sdebitata con lui. - ma che divertente giochino. Quello che non mi diverte però, è che tu mi impedisci di nuovo la fuga, solo che ora sei disarmato. - disse estraendo di nuovo la spada, ma il ragazzo ne prese una ancora rovente dal camino e ricominciarono a combattere. Finirono sotto gli ingranaggi, e Jack venne attirato dalle spade che vi erano appese alle travi in mezzo - chi le fabbrica queste?! - osservando le spade.

𝔓𝔦𝔯𝔞𝔱𝔢 𝔅𝔩𝔬𝔬𝔡//𝔍𝔞𝔠𝔨 𝔖𝔭𝔞𝔯𝔯𝔬𝔴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora