27 𝚛𝚒𝚝𝚘𝚛𝚗𝚘 𝚊 𝚃𝚘𝚛𝚝𝚞𝚐𝚊

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~ sulla nave mercantile ~

Capitano: è un oltraggio: tariffe portuali, diritti di ormeggio, scaricamento, è che il cielo ci protegga, pilotaggio! Insomma lavoriamo tutti per la Compagnia delle Indie Orientali! - si lamentò con due dei suoi delle mille tasse che doveva pagare per fare il suo lavoro onestamente.

Marinaio 1: temo signore che, Tortuga sia l'unico porto rimasto libero in queste acque. - disse spiegando, sperando che così il suo capitano si potesse calmare e tranquillizzare.

Capitano: un porto di pirati, non di meno. Desolato. Da onesto marinaio quale sono, mi guadagno la vita e sogni sereni, grazie. - disse, ma subito dopo la sua faccia, da irritata, cambiò non capendo la faccia terrorizzata e sbiancata dei suoi due colleghi che aveva davanti.

Marinaio 2: signore! - disse spaventato indicando le vetrate davanti a sé. I tre si avvicinarono per guardare cosa ci fosse fuori. Nel bel mezzo della notte. In quel momento qualcosa di bianco iniziò a volare proprio davanti ai loro occhi, così corsero immediatamente fuori dalla cabina del capitano.

Una volta fuori, sul ponte, notarono che era il vestito da sposa per la quale, qualche ora prima, si era creato un putiferio.

Il vestito iniziò a muoversi. Indicando prima i marinai, e poi verso il mare. In realtà, a muoverlo, non era uno spirito, ma Elizabeth che, come una burattinaia, su un pennone della nave nell'oscurità, muoveva l'abito per un proprio fine.

Marinaio 3: vuole che facciate qualcosa.

Capitano: cerca di darci un segno. - disse, e a quelle parole lo spirito della sposa si mosse prima verso fuori bordo, seguito dai marinai, e poi ritornò sul ponte, dove vede cadere una lanterna, che cadendo diede fuoco a una scia strana, ma che nessuno notò. - Da quella parte! Cercate un segno! - disse indicando l'altro lato della nave, e così tutti si mossero, cercando un segno nelle acque buie del mare.

Elizabeth: va bene... - disse sbuffando, stupita dalla stupidità dei marinai. Si calò giù tramite una fune e si mise seduta su una cassa. - e quello cos'è? - disse facendo la voce grosse attirando l'attenzione.

Il capitano insieme ai suoi uomini si girarono, e notarono finalmente la scia di fuoco, che astutamente aveva realizzato prima Elizabeth. Quando gli uomini si girarono, la scia rivelò una parola, "Tortuga" il porto di pirati, dove in teoria, Will e Jack si sarebbero dovuti trovare.

~ alla Perla Nera ~

Il viaggio ci portò via un intero giorno, e quando arrivammo a Tortuga era sera, così il capitano diede serata libera alla ciurma che scese a terra, e rimanemmo solo io e Jack sulla nave.

Mi trovavo in coperta, stavo controllando la nave, la stavo vivendo finalmente in completa libertà e tranquillità, fino a quando vidi che Jack si trovava nella sua cabina, quindi decisi di entrare per provare, di nuovo, a parlargli.

- ehy capitano. - dissi con calma entrando dopo aver bussato alla porta - è da tanto che sta lavorando, - dissi avvicinandomi a lui, nonostante egli non mi degnò di uno sguardo - secondo me dovrebbe fare una pausa e rilassarsi un po' - dissi mettendogli le mie mani sulle spalle facendogli come un leggero massaggio, volendo passare un po' di tempo insieme a lui.

Jack: non mi toccare, sono pur sempre il tuo capitano. - disse in modo freddo e distante, scrollando le spalle per togliersi le mie mani.

- suvvia capitano, anche il grande Jack Sparrow ha bisogno di rilassarsi ogni tanto. - dissi in modo dolce e mettendomi di fianco a lui dandogli quasi un bacio sulla guancia.

Jack: ti ho detto di lasciarmi stare! - disse scorbutico alzandosi dalla sedia e andando dalla parte opposta alla mia.

- Jack, perché fai così?! - dissi oltre passando la scrivania e andandogli davanti. - Prima mi dici che mi ami, mi baci, sei felice di vedermi viva e non morta, e poi mi tratti male e mi tieni distante. Se è per qualcosa che ho detto o fatto, dimmelo, parlamene e vedrò di risolvere. - dissi infuriata e cercando di stargli di fronte per vederlo e parlargli, ma esso continuava a cambiare direzione e non riuscire a guardarmi negli occhi.

𝔓𝔦𝔯𝔞𝔱𝔢 𝔅𝔩𝔬𝔬𝔡//𝔍𝔞𝔠𝔨 𝔖𝔭𝔞𝔯𝔯𝔬𝔴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora