Certamente quell'incontro così inusuale l'aveva colpita, tanto che per molte ore ancora, non potè levarsi dal viso quello stupido sorriso. Era vero quel che si diceva del Duca: sapeva il fatto suo. Intrigante, affascinante, un vero seduttore ma per quanto se ne dicesse in giro pensò che fosse dopotutto una persona per bene.
Ne rimase entusiasta, sopratutto perché a dispetto di molti altri uomini sapeva usare bene le parole. Le dosava, le ricercava ed anche una mera conversazione quale quella sulle proprietà curative delle erbe le era sembrata degna di nota. Questo perché probabilmente, come la fanciulla, anche Simòn era un uomo estremamente curioso è quando qualcosa stimolava il suo intelletto non poteva fare a meno di sapere.Ora avendo finalmente superato il mese di Giugno che nell'alta società europea voleva dire per lo più giornate di matrimoni, in Luglio, i nobili erano soliti trascorrere gran parte del tempo organizzando serate estive danzanti e quella del Marchese Hassex,era certamente per ogni fanciulla, un'occasione da non perdere.
Seduta con la schiena dritta di fronte alla sua specchiera, Sophie lasciava che la dama di compagnia le sistemasse i lunghi capelli. Aveva optato per un raccolto sulla nuca. Uno chignon intrecciato estremamente semplice, basso, impreziosito da piccole gemme di un intenso colore champagne che erano state riprese lungo tutto il bordo finale della gonna in taffetà chiara ,sulla quale, abili mani, avevano plasmato con ago e filo dei ricami rigorosamente del colore dell'oro. Oro che a sua volta era stato usato anche per rifinire le maniche sottili del corpetto che coprivano in parte le spalle volutamente lasciate scoperte.
<Siete perfetta Baronessa!> le disse Adrienne,la balia, con un tono caloroso poi avvicinandosi alla sua altezza quasi come a voler contenere una certa emozione che però non riusicva a nascondere sul suo viso appoggiò un prezioso collier in oro e perle sul collo e subito la fanciulla si guardò entusiasta.
<Vi ringrazio balia. Ho sempre la sensazione di essere fuori posto in queste occasioni! > Rispose lei guardandola attraverso lo specchio.
<Oh Sciocchezze! > l'ammonì <piuttosto avete saputo della figlia dei Morel?> continuò trattenendo un risolino.
<Stephanie? >
<Sì signorina..una donna della servitù ci ha informate che il Conte Ferguson ha chiesto la sua mano e tra tre settimane verranno celebrate le nozze in Cattedrale.>
Sorrise nervosamente intuendo già quale sarebbe stata la prossima battuta.
<Sono certa che presto anche voi avrete..>
<Un pretendente..sì! Ma..> alzandosi di scatto <..ora Vi prego ho bisogno di rimanere un minuto sola, balia!> La domestica rise e intuendo fece qualche passo in direzione della porta che non appena varcò fu immediatamente richiusa. Sophie, rimasta sola socchiuse gli occhi. Le sembrò di tornare a respirare immediatamente. Strinse i pugni e corrucciò poi il viso, avvicinandosi, all'ampia porta finestra che dava verso una imponente terrazza con vista sul giardino. La notte non era ancora scesa ma il vento improvviso che si era alzato, le carezzò il volto accaldato e nel provare quella sensazione, si morse un labbro stemperando il nervosimo.
Voleva urlare più forte che poteva ma essere donna era qualcosa di assai difficile in quella società, pensava. L'avevano cresciuta in modo che sapesse stare al suo posto ma soprattutto che stesse zitta. La sua storia era già stata scritta prima ancora della sua nascita. Una umiliazione che non poteva sopportare. Avrebbe voluto urlare, urlare più forte che poteva ma il suo destino miseramente sembrava fosse già scritto e come era accaduto, per sua madre prima, anche suo padre avrebbe scelto per lei il marito ideale. Ne era consapevole ma benché fosse cosciente che il tempo scorresse, evitava sempre di pensarci.Qualche ora più tardi, il trotto dei cavalli, annunciò l'arrivo di Simòn presso la residenza degli Hassex. Il castello era sito su una piccola collina a qualche ora di distanza da Besançon, per tanto, lui, così come tanti altri, avevano di buon grado accolto l'invito.
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Anemos ( Fiore del Vento)
Chick-LitSi era alzato il vento quella mattina. Si era alzato indomito e sulla sua scia aveva incontrato le anime di due giovani così tanto diversi ma decisamente uguali. Li aveva sfiorati, accarezzati e condotti l'uno tra le braccia dell'altro.. Dal capito...