"Sicuro di me e desiderabile", mi ripeto nella mente. Il gesto di Mags mi ha infuso la forza necessaria per pensare in modo razionale almeno per qualche minuto, per questo non dovrebbe riuscirmi difficile, o almeno spero. Trascorro i miei ultimi momenti di pace a pensare a come accattivarmi i Favoriti, ma mi sento tremendamente nervoso. Non so se saranno come i ragazzi del 4 con cui basta qualche battuta o pettegolezzo per fare amicizia, potrei essere molto meno esperto di loro. Il 2 è specializzato nel combattimento, e i due tributi sono dei bestioni, come farò poi a ucciderli? Per ora dovrei solo sembrare desiderabile, ma io non so come si faccia, ho quattordici anni e non ho mai pensato al fatto che la gente potesse vedermi in quel modo. Per il nervosismo mi tolgo la felpa e la maglietta perché mi sento soffocare e la lancio per aria. Vorrei poter urlare o prendere in mano la corda di Mags per calmarmi, ma subito arriva Betty Evensburg, che mi fissa con ammirazione e non posso fare a meno di arrossire. Se basta così poco per convincere qualcuno di essere desiderabile forse non devo fare grandi cose, penso.
Mags ci accompagna giù, ma prima che io esca dall'ascensore mi afferra per il braccio e mi sussurra: –se ti riesce difficile comportarti in modo spavaldo non importa, cerca di essere te stesso, andrà bene comunque. Inizia con cose semplici e cerca di parlare con i Favoriti, ok?-annuisco con vigore, contento di ciò che ha detto e sollevato di un gran peso.
Al centro di addestramento continuo a tenere bene a mente ciò che mi è stato detto. Cerco d'imparare come si fa ad accendere il fuoco, poiché ho lasciato sempre che lo facesse mio zio, quelle poche volte in cui occorreva e scopro che è più facile di quanto pensassi. L'istruttore dice che ho un talento naturale, ma presto mi ritrovo una ragazza del distretto 6 accanto, i cui occhi color cioccolato mi guardano insistentemente. Così mi allontano senza neanche ringraziare per l'insegnamento. Proseguo con il corso per mimetizzazione e scopro di cavarmela, ma so di non dover dare troppo nell'occhio così mi allontano in fretta anche da lì. Decido di dedicarmi al tiro con l'arco, dal momento che ho una buona mira e anche se non vorrei mettermi in mostra, ma mentre cerco di raggiungerne la postazione mi ritrovo a osservare gli strateghi situati nei posti a sedere sopra di me, e mentre il mio sguardo è perso a osservarli urto contro qualcuno. Lexy, distretto 1, bionda, occhi azzurri, la bellezza non le manca di certo, non posso dire lo stesso riguardo alla sua intelligenza. Capisco subito che il suo urto è stato un gesto calcolato e cerco di sfoderare il sorriso più bello che conosca. Incomincia a presentarsi e la lascio parlare, un po' perché non saprei cosa dire e un po' perché non ho particolare voglia di fare conversazione. Continua a blaterare cose riguardanti il suo distretto e a portarmi a braccetto. Rispondo a monosillabi alle sue domande e ci metto qualche minuto per rendermi conto che mi sta portando dritto tra le braccia dei Favoriti. Potrebbe essere una buona occasione per conoscerli, ma all'improvviso il mio fiato diventa corto. Mi invento qualcosa per allontanarmi, decido di rimandare questa conversazione e di raggiungere Emmeline, anche se avevo deciso di non parlarci. Sta provando a esercitarsi su alcuni nodi che ha imparato nel nostro distretto, ma capisco subito dal modo in cui impugna la corda e dalla sua pelle delicata che non è la persona adatta a fare una cosa del genere. Cerco gentilmente di spiegarle come si fa e lei mi sorride dolcemente. Sospiro: avere tra le mani una corda mi rende notevolmente più tranquillo. Mi sento in imbarazzo e anche leggermente in colpa, perché probabilmente è il primo atto di gentilezza che compio nei confronti di Emmeline. Trascorro il resto dell'addestramento in sua compagnia e cerco d'insegnarle ciò che so per sopravvivere, prima di rendermi conto che è una pessima idea. Pranzo da solo su un tavolo prima che Lexy si sieda accanto a me, questa volta accompagnata dalla ragazza del distretto 2.
-Finnick Odair. Non sai da quanto aspetto di fare la tua conoscenza.- dice la ragazza del 2. – sono Analyn. - dice stringendomi la mano
- Dopo la tua apparizione col carro ho detto ai ragazzi che avremmo dovuto assolutamente considerare di reclutarti come alleato. Così io e Lexy siamo venute a chiedere se ti andrebbe.- quella richiesta mi lascia spiazzato. Dovrei dire di si senza pensarci due volte, insomma chi mai rifiuterebbe una proposta dai Favoriti? Io ovviamente. Così mi limito a rispondere:- Devo pensarci-
Per fortuna ho quasi finito di mangiare, così mi allontano prima che il resto dei Favoriti possa raggiungermi. Nel pomeriggio cerco di parlare con qualcuno di diverso, ma dopo aver chiacchierato con un ragazzo strambo del 3 e una un tantino logorroica dell'11 decido di arrendermi e di valutare l'idea proposta dai Favoriti. Ma la mia mente vacilla e so nel mio profondo di non volere persone del genere come alleati. Mags mi direbbe sicuramente di accettare senza pensarci due volte, per questo decido di andare a passo spedito nella mia stanza evitando d'incrociare i suoi occhi. Mi copro il volto con le mani e nuovamente sento l'impulso di urlare a squarciagola. Ci sono così tante cose che vorrei dire che si fanno spazio nella mente con un vorticare confuso. Mi spoglio e vado sotto la doccia. Mi accorgo di alcuni pulsanti interessanti come aromi, profumi od oli curiosi, che contribuiscono a farmi rilassare. Cerco di concentrarmi sul fruscio delle gocce che cadono sul pavimento come fossero pioggia e ripenso al mio distretto. Non piove quasi mai lì, e temporali o piogge prolungate avvengono molto di rado, perciò quelle poche volte che succede esco di casa, raggiungo il mio posto preferito sulla scogliera, mi sfilo la maglietta e rimango immobile, mentre odo solo il rumore della pioggia che mi attraversa il corpo. Era, però, una pioggia che, mescolata con il sale che avevo sul corpo assumeva il sapore del mare nel quale di lì a poco sarebbe andato a riversarsi. Adesso, invece, non posso che consolarmi con il lieve ticchettio sul pavimento della doccia e perdermi tra i ricordi. Chissà se avrò mai momenti così belli nell'arena. Per il momento mi godo la doccia, cosa molto rara nel distretto 4. Penso che questa sia una delle poche cose che la gente di Capitol City sia in grado d'invidiarmi: la bellezza delle piccole cose. In questo luogo è tutto così sfarzoso e immenso, ma trovo molto più bello il mio distretto. È rustico, malandato e ha un fastidioso odore di pesce un po' ovunque, ma è casa mia, e non so più nemmeno se potrò ritornarci un giorno. In ogni caso, anche se lo facessi, probabilmente non sarei più lo stesso di prima. E mentre giungo a quest'amara osservazione mi infilo nell'accappatoio e penso ancora di più ai pochi momenti di vera pace che mi restano.

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FINNICK ODAIR
Fiksi PenggemarSappiamo tutti che Finnick ha collaborato con Katniss per la rivolta. Sappiamo che è stato il vincitore più giovane degli Hunger Games e che in pochi giorni è riuscito a far fuori tutti i concorrenti. Finnick Odair è una specie di leggenda a Panem...