44) il pranzo

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"Dice a me.." Noah si grattò la nuca quasi come se fosse imbarazzato, lo guardai attentamente sperando che mi capisse, l'unica persona che ci manca per scatenare un putiferio è lui, lo voglio bene ma in questo momento non può rimanere.

"Non si preoccupi Narcissa, devo tornare ho tante cose di cui occuparmi" Noah mi si avvicinò abbracciandomi e rimasi di stucco,non mi aspettavo questo tipo di abbraccio proprio adesso, ma poi mi addolcii ricambiai l'abbraccio posando il mio mento sulla sua spalla passando la mano su e giù per la sua schiena

"Ma certo" vidi un sorriso da parte di Narcissa vedendo questa scena.

"Prendi la decisione giusta, ti voglio bene Isobel" mormorò al mio orecchio e annuii, si preoccupa per me nonostante tutto, un ragazzo come lui capita raramente nella vita.

"Ti voglio bene anch'io"

Ha fatto lo stronzo oggi ma sa sempre come rimediare, e fatto così ed è unico per questo, per la sua dolcezza inaspettata.

Si staccò lentamente e si voltò verso Narcissa prendendolo la mano e gli posò un bacio sopra

Wow non sapevo che fosse così galante

"Perché non rimani per pranzo allora, abbiamo la dispensa piena e...perché no?" Narcissa toccò la mano di Noah accarezzandola.

Merda.

"Oh ehm"

"Ti prego, solo per il pranzo, così posso conoscere meglio il figlio di Elena" pressò le labbra fra loro sorridendo in fine

Non mi dispiaceva che Noah rimanesse ma il fatto è che ho la costante paura di quello che può accadere se staremo tutti insieme, niente è prevedibile.

"Va bene" annuì Noah Con un sorriso sincero.

Alcune volte mi chiedo se lui sia veramente felice,nel senso è sempre stato solo in ogni modo possibile, forse stare riuniti con persone che vogliono veramente il suo bene possa renderlo felice in un certo senso.

"Perfetto cucinerò un piatto coi fiocchi non preoccupatevi intanto Noah vorresti accompagnarmi" chiese gentilmente, era davvero interessata al figlio di Elena, loro erano amiche e credo che se fosse successa la stessa cosa a me avrei detto le stesse cose.


"Io-io vado di sopra" puntai le scale con lo sguardo e Narcissa mi sorrise mentre Noah ha continuato a fissarmi.

"Ci vuole una donna lì sopra chissà cosa avranno combinato" Narcissa ridacchiò e sorrisi leggermente avviandomi verso la camera di Draco, non mi sono voltata ma potevo sentire i passi allontanarsi.

Non volevo lasciare Noah da solo ma se ha accettato...e poi la cucina gli è sempre piaciuta magari imparerà qualcosa in più o magari Narcissa lo riempirà di domande e lui sicuramente non saprà cosa o come rispondere.

Rido al pensiero ma informo nessuno vuole che venga scoperta la sua vera storia quindi meglio se riuscirà ad inventarsi qualcosa di credibile.

Scossi la testa sperando che tutte le mie preoccupazioni vadano via, non mi ero neanche accorta di essere arrivata alla porta, presi un lungo respiro poggiando la mano sulla porta a forma di pugno per poter bussare, lo feci e non so perché ma l'ansia iniziò  a divorarmi

Ho sentito passi avvicinarsi e trattenni il respiro sfregando i palmi delle mani fra di loro, sembrava una lunga attesa ma che poi si è rilevata un attesa di nemmeno cinque secondi.

Why do I love him? //Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora