2: Occhi che leggono tanti libri,ma anche tante persone.

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Simple Plan - Welcome to my life.

Beatrice si svegliò di colpo,la fronte mandida di sudore,il cuore in gola. Erano ormai anni che ripeteva sempre lo stesso sogno.
Prese un sorso d’acqua e tornò a dormire,o almeno ci provò.

6,30:
“Buongiorno Italia,spero che abbiate passato una notte serena. Oggi riaprono le scuole,si torna a lavoro,genitori svegliate le piccole pesti e buttateli sotto l’acqua gelata. Comunque,iniziamo con una canzone bellissima,questa è per voi,buongiorno!”
Beatrice si alza dal letto di malavoglia,la sua radio preferita trasmette la canzone che ascoltava praticamente sempre in estate.


Do you ever feel like breaking down? 
Do you ever feel out of place? 
Like somehow you just don't belong 
And no one understands you 

Do you ever wanna run away? 
Do you lock yourself in your room?

 

Si fermò davanti allo specchio e guardò la sua figura riflessa. Intrecciò i capelli di un biondo come il grano maturo in una treccia,osservando ogni movimento delle mani con gli occhi,quegli occhi grandi e asottigliati all’estremità color nocciola,talvolta con sfumature di grigio o verde. Occhi cangianti,che leggono tanti libri,ma anche tante persone,occhi sorridenti e maliconici allo stesso tempo.
Sorrise,e si spostò le ciocche di capelli sfuggite dalla treccia. Passò le mani sui fianchi,quei fianchi un po’ larghi. A lei non piacevano,ma i ragazzi sembravano apprezzare.
“La mamma è già uscita,oggi resta a lavoro tutto il giorno,portati le chiavi di casa” Andrea entrò in camera di Beatrice,si sedette sul letto e la guardò.
“Che c’hai da guardare?”
“Niente,guardo quanto sei cogliona”
“Ma come sei simpatico” Beatrice alzò gli occhi al cielo,Andrea arrivò da dietro e la buttò sul letto,facendole in solletico. Lei rise,quelle risate che ti scaldano il cuore quando le senti.
“Spostati,farò tardi” disse,cercando di spostare il fratello,ma lui era troppo forte. Quando Andrea lasciò spazio sufficiente per scappare,Beatrice si fiondò fuori dalla camera,lasciando il fratello lì sul letto.
Si chiuse in bagno e sorrise.


Bel modo di iniziare una giornata,pensò.


Appena finì di lavarsi,andò in camera sua e prese dei vestiti dall’armadio. Optò per un jeans strappato sulle ginocchia e una canotta bianca con una giacca di jeans.


Beatrice si incamminò verso la scuola con e cuffiette nelle orecchie e la musica ad altissimo volume che se anche una macchina avesse suonato il clacson lei non lo avrebbe sentito. Ma a lei questo non importava,a lei importava solo cosa avrebbe detto nel caso avesse incontrato Marco,e la cosa la spaventava a morte. Era i suo ex,e dopo che si lasciarono il rapporto tra di loro cambiò totalmente. Le aveva ftto talemente tante promesse non mantenute che ormai non credeva più a nulla. Non credeva a niente di ciò che le veniva detto. Aveva chiuso il suo cuore in un involucro di pietra. Adesso,qualsiasi cosa le facesse,era indifferente.
Senza neanche rendersene conto,era arrivata a bar della scuola,dove erano radunati i suoi amici. Si avvicinò e prese posto tra Nico e Alice.
“Oh mio dio,tesoro. Sei uno schianto!”
Nico,il suo migliore amico,le stampò un bacio sulle labbra. Nessuno si sorprese.

“Oddio,Nico! Che bella notizia!” Beatrice gli saltò addosso,coprendolo di baci
“All’inizio avevo paura di dirtelo,ma poi è passato tutto. Ora devo dirlo ai miei..”
“Oh Nico,non importa se ti piacciono i ragazzi,le ragazze,le pecore o le cinquantenni. I tuoi genitori ti ameranno incondizionatamente,non importa se sei gay. Vedrai che andrà bene” lo calmò Beatrice.

“Attento,o i ragazzi che hanno una cotta per Beatrice si scoraggeranno” ridacchiò Alice
“Meglio,più cazzo per Nico” rise lui
Una ragazza che doveva essere del primo anno si avvicinò a Nico e chiese: “Ciao Nico,emh..io mi chiedevo se..se ti andrebbe di uscire con me” le sue guancie presero fuoco all’istante.
“Oh tesoro,sei davvero bella. E credimi,se avessi avuto un’attrazione per le vagine,sarei uscito con te anche subito,ma purtroppo..”
La ragazza spalancò gli occhi incredula,poi scoppiò in una fragorosa risata scusandosi per la figura che aveva fatto. Nico le diede un bacio sulla guancia e la ragazza venne risucchiata dalle tante teste che giravano per i corridoi del liceo.
“Nico,potevi presentarmela”
Beatrice si girò di colpo,come se quella voce le appartenesse.

Merda.

E sarà quello che non ti aspettavi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora