9: E' tornato.

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“Allora,horror o azione? Non dire sentimentale,perché non lo vedrò mai” Marco era seduto a terra,con una sfilza di dvd in mano. Beatrice era lì da pochi minuti,appena entrò dalla porta,trovò il divano pieno di cuscini con due coperte,e due cartoni di pizza sul tavolino. “Titanic” Beatrice gli sorrise. Marco non aveva intenzione di guardare Titanic,ma doveva accontentare lei e quindi le sorrise,di malavoglia. “Si,okay. Vada per Titanic” Era confusa,di solito avrebbe contestato quella scelta,ma invece si era lasciato convincere facilmente. Qualcosa non quadrava. Guardarono il film,ma arrivati alla parte in cui Rose era sulla prua,e Jack era dietro di lei e le cingeva i fianchi con le mani,Beatrice iniziò a chiudere gli occhi. Dopo pochi minuti,crollò. Marco se ne accorse e la spostò. Se la portò in braccio,come i bambini e le afferrò la mano. Chiudendo gli occhi e annusandole i capelli,sorrise. Alla fine del film,il telefono di Marco squillò. Beatrice sentì che il corpo caldo su cui era appogiata si scostò,tenne ancora gli occhi chiusi ma sentì alcuni tratti della conversazione.

“Allora,quando hai intenzione di portartela a letto?” Dall’altro capo del telefono,Simone rise e Marco controllò che Beatrice stava ancora dormendo per poi rispondere. “Non mettermi ansia,me la porterò a letto quando otterrò prima la sua fiducia. Di certo,non ora” Beatrice non era sicura di chi stesse parlando Marco,ma qualcosa nel suo cuore le disse che era lei. E tutto divenne chiaro. L’invito a casa,nessuna obbiezione per il film,la mano di Marco nella sua. Doveva aspettarselo,eppure non aveva intenzione di scattare in piedi e urlare o piangere. Stavolta voleva vendetta,decise di mantenere il suo gioco. Marco riattaccò,prima di svegliarla la guardò e poi sorrise. Stavolta non era il suo sorrisino saccente. Si avvicinò alla sua guancia e la baciò. “Bea,il film è finito” Beatrice fece vari mugugni prima di stropicciarsi gli occhi con fare teatrale. “Oh,non me ne ero proprio accorta,scusa” “Prima vuoi vedere Titanic e poi dormi,che caso perso” rise. Anche Beatrice rise. “Allora,che si fa ora?” Chiese Marco,grattandosi i capelli,segno del nervosismo. Non lo so,vuoi portarmi a letto,Marco? “Non lo so,suggerisci qualcosa” “Perché hai ripreso boxe?” Lo sapevo che andavi a finire sul passato. Prevedibile. Tanto vale che ci apriamo,allora. “Incubi su quella notte,come sempre. Pensavo che se avessi ripreso boxe sarebbero diminuiti” Marco lo sapeva,sapeva che era quello il motivo. “Allora domani vieni in palestra appena esci da scuola,ti devi allenare di più se vuoi arrivare alle regionali” Marco le sorrise. “Perché l’altra volta hai lasciato che ti colpissi così tante volte?” “Non credevo che fossi tanto brava,in parte non riuscivo a schivare i colpi..” Si avvicinò “… E in parte mi facevi pena” La colpì con un cuscino,e Beatrice restituì il colpo. Sapeva che quella era tutta una messa in scena,che lui non provava niente per lei,e lei non poteva permettersi il lusso di provare dei sentimenti per lui. Lui,che voleva solo vincere una scommessa. Il giorno seguente,dopo scuola,Beatrice camminò lentamente verso la palestra. Si fermò in un bar per prendere un bicchiere d’acqua. “Cosa le porto?” Il cameriere le si avvicinò con il taccuino per prendere le ordinazioni. Se non fosse stato per quegli occhi di ghiaccio,non lo avrebbe riconosciuto. Era più grande,questo è certo. Aveva tre tatuaggi ora,sul braccio destro. I capelli più corti e piercing sul labbro inferiore. Lo guardò negli occhi,come a volergli far ricordare chi era lei e cose le aveva fatto. Gli occhi sgranati di Beatrice e il suo respiro irregolare non aiutarono. “Scusi?” Per un momento pensò di aver sbagliato,forse non era davvero lui ma quel pensiero sparì subito non appena la manica del braccio sinistro si alzò e scoprì il tatuaggio a forma di croce. Lì non ebbe più dubbi,era lui. Prese la borsa e corse via da quel bar,lasciando sul viso del cameriere un’espressione confusa. Corse via,ancora con gli occhi sbarrati e i battiti a mille,raggiunse la palestra e spalancò la porta dello spogliatoio dove trovò Marco. “Bea,cos’hai?” “E’ ritornato.”

E sarà quello che non ti aspettavi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora