5: Non questa volta.

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Taylor Swift - Eyes open

“Oddio,credevo ti fosse successo qualcosa. Okay,allora a domani!”
La risposta di Alice non tardò. Non aveva le forze di uscire,aveva combattuto ancora contro Marco.
Sfinita,si buttò sul letto e piano piano,le sue palpebre si fecero sempre più pesanti,fino a chiudersi del tutto.


Puzzava di alcol,vodka,tequila,scotch,birra. Tutto insieme. Barcollava,gli occhi di ghiaccio.
Si appoggiò a Beatrice per riaquistare equilibrio,e le alzò di poco il vestito.
“Lasciami andare..” Cercò di divincolarsi alla sua stretta forte,ma senza alcun risultato
“Sei vergine,vero?” Il suo alito le arrivò diritto in faccia,aveva anche fumato. Aveva un nodo in gola e il cuore batteva talmente forte che sarebbe potuto uscire fuori dal petto. Piangeva e urlava,fin quando la sua bocca non venne tappata dalla lingua di lui.
“Lasciami,ti prego..”
“Zitta,puttana” Con le mani la girò di spalle,provando a farla piegare,ma venne subito fermato.
“Ti ha detto di lasciarla,cosa non capisci?”


Ancora. Ancora e ancora.
Gli stessi sogni si susseguivano ormai da tre anni. Quegli occhi di ghiaccio la perseguitavano,aveva una tremenda paura della notte. Per lei dormire,era una cosa orribile. La notte,per lei,era orribile.
Il mattino seguente,decise di andare direttamente in aula,evitando il bar e le continue domande di Alice e Nico. Si sedette,gli occhi ancora assonati per la notte in bianco.
 
“Esci con me”

Quel bigliettino sul suo banco era una vera e propria condanna. Non ci pensò un secondo di più: se lo cacciò in tasca e non penso a Marco per tutto il tempo. Almeno,fino all’intervallo.
Camminò a passo svelto verso il bagno,dove era certa di trovare Alice.
“Mi iscrivo di nuovo a boxe,ci vieni con me?” Chiese,ancora con l’affanno.
“Si..ancora incubi,vero?”
Alice conosceva la verità,era l’unica che l’aiutò a superare quel momento. Lei e Nico. E…Marco. Per gli altri,il suo comportamento era solo un punto di domanda. Specialmente nei cofronti di Marco,le altre ragazze si chiedevano cosa avesse di tanto strano per non cedere alle suo interessamento.


Se solo sapessero chi è davvero Marco.


Ma quello che lei non sapeva,e che neanche lei lo conosceva così bene come credeva.
“Magari con la boxe finiranno” sospirò,la punta di speranza nei suoi occhi era ormai spenta da tempo.
“Forza,andiamo  da Nico. Magari vuole venire anche lui” la trascinò fuori dal bagno e raggiunsero Nico al bar.
“Poche parole. Incubi,paura,boxe,io. Tu ci stai?” Alice era seria,mentre Beaterice si lasciò scappare una risata
“Non posso,dato che farò il vostro allenatore” sorrise,sfacciatamente.
“Eh?” Beatrice lo guardò stranita.
“Non voglio fare boxe,ancora. Ma dato che l’ho fatto in passato,voglio allenare”
“Guarda guarda,chi è che riprende boxe?”
Arrivò,con il suo sorrisetto che ormai era il suo marchio di fabbrica. Ed era anche in dolce compagnia,palpava costantemente il fondoschiena di Gaia.
“Io vado fuori,ci vediamo più tardi”
Beatrice sparì,non poteva assistere a quella scena ripugnante. Marco stava diventando un maniaco. Non proprio stupratore,dato che le ragazze ci stavano,ma era sulla buona strada.
Raggiunse il tetto della scuola e si sedette,era talmente stressata che cacciò una sigaretta dalla borsa. Non fumava di norma,solo nelle occasioni di nervosismo. La prese ad Andrea,non se ne sarebbe accorto.
Cacciò dalle labbra una nuvola di fumo che si dissolse pochi secondi dopo.
“Non dovresti riprendere boxe,ti puoi far male” rise,una risata cattiva.
“Questi non sono cazzi tuoi. Io non sono qualcosa di cui ti dovresti preoccupare,l’unica cosa che ti dovrebbe importare e il fatto che il tuo pene possa mettere incinta una di quelle tante ragazze che ti fai” adesso era lei quella sarcastica,quella che sparava frecciatine.
“Oh tranquilla,esistono i preservativi”
“Perfetto,dovresti mettertelo in testa”
“Per quale motivo?”
“Hai una testa di cazzo.”
Adesso era lei quella che rideva,lui invece per un secondo ci rimase di sasso,poi sorrise
“Però,stai diventando brava a tenermi testa. Ma alla fine cederai”
“Sono sempre stata brava a tenerti testa,e per tua informazione non cederò. Non di nuovo,Marco. Solo uno stupido inciampa su ciò che si è lasciato alle spalle”


“Non ci credo,chi non muore si rivede!” Francesco,il vecchio allenatore di Alice e Beatrice,si avvicinò e le salutò.
“Eh già,c’è posto per noi,vero?” Beatrice sorrise,Alice andò negli spogliatoi per vedere se c’era Alessandro,un vecchio amico.
“Negli spogliatoi,ora. Iniziamo subito l’allenamento,non voglio sentire ne ma ne se” risero entrambi e Beatrice corse via.
L’allenamento fu abbastanza leggero,Beatrice prese a pugni quel sacco che se fosse stata una persona,sarebbe finita in ospedale con lesioni gravi.
Alice passò la maggior parte del tempo a parlare con Alessandro,andavano d’accordo e ridevano.
“Sei sempre in forma,magari questa volta potresti arrivare alle regionali”
“C’ero già arrivata,ho lasciato solo per l’infortunio” si asciugò il sudore e bevve un sorso d’acqua.
“Ora invece nessun infortunio si metterà tra te e le regionali,chiaro? Per oggi va bene così,fila in doccia,Brooks.”
“Agli ordini” sorrise e andò nello spogliatoio
Aprì la porta di scatto,e tutti si girarono. Alcuni li conosceva,altri no. Quegli altri rimasero stupiti. Si tolse i guantoni rossi e si fece una doccia.

“Sono qua fuori,non mi hai risposto al biglietto che ti ho lasciato in classe. Chi tace acconsente”

Hi giirls.
Spero che anche questo capitolo vi piaccia,oddio,sono in difficoltà perché non ricordo con quali canzoni ho scritto i capitoli e mi scuso se non sono in tema,nel caso,ascoltate voi qualcosa che vi piace:)
Sarei davvero felicissima se lasciaste qualche voto o qualche commento,o anche entrambi :')
Almeno per dirmi cosa ne pensate. 
Grazie davvero.
Irene.

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