14:Sei al sicuro.

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Chiuse la porta dietro di lei con un tonfo. Aveva il respiro accellerato e si guardò allo specchio. Si passò le mani fra i capelli,ripetendo a se stessa che dormire lì,era stata una delle sue peggiori scelte. Marco era sul letto,con la delusione negli occhi. Pensava che riconquistare Beatrice fosse facile,e solo quella sera si accorse di quanto l’avesse ferita. Quando Beatrice uscì dal bagno non trovò Marco. Si stese sul letto girandosi su un fianco,provando a chiudere gli occhi. Marco era fuori in giardino,guardava il cielo e pensava. Per la prima volta si ritrovò a pensare Beatrice con malinconia di quello che erano un tempo. Marco si trovava per caso a passare di lì,stava ritornado da una festa ma un urlo,in un vicolo,lo attirò. Trovò un ragazzo impegnato ad abbassare gli slip ad una ragazza piegata e quest’ultima che piangeva. Conosceva quel ragazzo,fin troppo bene. Gli intimò di smetterla,ma il ragazzo non sembrava fermarsi. “Cosa non capisci della frase ‘lasciala in pace o ti stacco le palle?’” Appena la ragazza si girò per guardarlo,lui notò la paura nei suoi occhi. Il ragazzo rise,una risata cattiva. Con una mano afferrava i capelli di quella ragazza,lei piangeva a dirotto. Cercava di respingerlo,ma il ragazzo non si muoveva neanche di un centimetro. Era così debole. “Non ti intromettere,ci stiamo divertendo” si girò verso la ragazza,attaccando la sua bocca sul collo di lei. “Aiutami..” gli mimò lei con le labbra. Senza farselo ripetere due volte,si fiondò sul ragazzo spingendolo via,lo colpì sul viso,ma il ragazzo rivoltò la scena,era lui sopra Marco. Gli tempestò la faccia di pugni,fin quando dal naso e dalla bocca di Marco non uscì un fiotto di sangue. Beatrice si staccò dal muro,ancora impaurita,diede un calcio al ragazzo urlando: “Fermati,ti prego. Lo ucciderai” Il ragazzo si fermò e corse via. Marco aveva le lacrime agli occhi,ricordare quella notte gli faceva male. Non conosceva affatto Beatrice,eppure,qualcosa nei suoi occhi,la paura o il dolore,gli accese qualcosa dentro. Lo spise a salvarla. Quando entrò in camera,sentì Beatrice singhiozzare. Si avvicinò lentamente al suo lato del materasso e si accovacciò accanto a lei. Stava dormendo. Salì sul letto e le accarezzò i capelli,lentamente. Beatrice iniziò a mormorare. “Lasciami..ti prego..” Si agitava,stava iniziando a sudare. Marco la svegliò. “Ssh,sei al sicuro qui” le baciò la fronte,sussurrandole ancora: “Sei al sicuro,non lascerò che ti accada niente”. La luce che filtrava dalla finestra la svegliò,tastò il materasso ma non trovò nessuno. Si addormentò da sola,si svegliò da sola. Si alzò dal letto e si diresse in cucina. “Buongiorno,ti ho preparato il caffè e sono andato a prenderti un cornetto,non sapevo se svegliarti o no per la scuola,ma a quanto pare,hai la sveglia incorporata” Non appena la vide,Marco si alzò dal divano e si diresse verso di lei,baciandole la fronte “Ha chiamato Alice,dice che tua madre l’ha chiamata e lei ha detto che eri sotto doccia. Ha detto di richiamarla” Beatrice annuì,bevve il caffè e la chiamò. “Si mamma,tutto bene. Adesso Alice è sotto la doccia,poi ti richiamo appena esco da scuola,okay? Ciao mamma” Si sentì in colpa per aver mentito alla mamma,e anche perché la sera prima,uscendo dal bagno,non trovò Marco. Se lo immaginava chissà dove. Non sapeva se era uscito,non sapeva con chi. “Ieri sera non ti ho trovato quando sono uscita dal bagno,dov’eri? Non che mi importi,solo per curiosità” Beatrice continuò a sorseggiare il caffè,senza alzare lo sguardo. Sapeva che Marco la stava guardando. “Fuori,in giardino” La risposta la lasciò senza parole,già aveva in mente cosa dire nel caso avesse detto di essere uscito con Gaia,non si aspettava di certo che avesse passato la notte in giardino. “Sono ritornato dopo poco,tu già dormivi” “Ah,non ti ho sentito” “Appunto,ti ho detto che già dormivi” rise,e lei si sentì sciocca. Ma che cazzo dico,è ovvio che non l’ho sentito se dormivo. Stupida,stupida,stupida. Alice l’aspettava all’entrata. Non aveva voglia di andare a scuola,voleva saltarla. Ma come poteva senza la sua migliore amica? In lontanza vide il motorino di Marco,corse verso quest’ultimo. “Pazza. Tu sei pazza. E’ inutile che scendi,andiamo via” “Cosa? No,non esiste” Beatrice incrociò le braccia e scosse la testa. “Oh andiamo,concludiamo questo giorno folle. Nico ci aspetta al parco,tu vai con Marco. Io prendo la metropolitana” “Ma che ne sai se Marco è d’accordo?” Sussurrò,inutile perché Marco la sentì lo stesso. “Sono d’accordo” Mise in moto,senza dare la possibilità a Beatrice di ribattere.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 22, 2015 ⏰

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