15 capitolo

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Clarke POV

Quando finalmente annullò le distanze, facendo combaciare le nostre lebbra in un bacio dolce, lento
e pieno di desiderio. Questo è il mio primo bacio ed è la sensazione più bella che io abbia mai provato in tutta
la mia vita. E potevo benissimo sentire le farfalle nello stomaco.

Continuammo a baciarci per interminabili secondi, fino a staccarci, seppur di malavoglia, per riprendere fiato.
Ci guardammo negli occhi, ed io mi persi per la millesima volta quella sera in quel verde infinito e profondo
come la foresta.

Mi dedicò uno splendido sorriso prima che mi riavvicinassi a lei per baciarla ancora e ancora.
Era come stare in apnea. Solo che la sensazione che provavo era decisamente migliore.

Dopo un po' mi spostò a pancia in su, salendo poi su di me, senza mai staccare le nostre labbra.
Leccò con la punta della lingua il mio labbro inferiore chiedendomi l'accesso, che non gli negai, facendo così scontrare le nostre labbra facendomi scoprire un sapore del tutto nuovo, e senza dubbio buonissimo.

Peccato però che mi ero appena resa conto di una cosa: volevo non andasse oltre.
Nonostante l'irrefrenabile voglia di lasciarmi trasportare da Lexa e dal suo fantastico sapore, sapevo che se non l'avessi fermata me ne sarei pentita. Non fraintendetemi, non è che non voglio concedermi a lei, solo mi sembra troppo presto.
Avevo ancora tanto da conoscere su Lexa. Volevo sapere tutto di lei. La sua infanzia, ciò che le piace e ciò che non le piace fare, sapere il suo cibo preferito, e saper capire almeno un po' ciò che le passa per la testa.
Insomma volevo più tempo per conoscerla.

Clarke: "Lexa.."
Lexa: "tranquilla....non mi spingerò oltre"
Era davvero incredibile come questa donna riuscisse a capire sempre ciò di cui avevo bisogno.
"Forse perché sente le tue emozioni idiota?"  "Ma perché devi comparire sempre quando non ho bisogno di te?"

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Lexa POV

Siamo arrivate a Polis e ci stiamo dirigendo nella, ormai nostra, camera dopo aver passato la serata senza alcun dubbio
più bella di tutta la mia vita.
"Ci ha anche baciate capisci? Vuol dire che prova qualcosa per noi!"
"Credimi heda, non potrei esserne più felice"

Dopo un po' sentii in lontananza  l'ultima voce che avrei mai voluto sentire in quel momento.
Veronica: "mia heda, che ne dice di passare da me per farmi compagnia?"
"Oh no, no no no così andiamo male"

Veronica ed una delle donne che mi sono scopata molte volte. È molto brava a letto per cui molte volte finivo per andare di nuovo con lei, cosa che non facevo mai. Non andavo mai con una ragazza più di una volta e Veronica era l'unica eccezione. Il motivo? È sexy e ci sa fare a letto. Cosa che ovviamente adesso non mi importa minimamente ma prima di incontrare Clarke il sesso era una delle poche cose di cui ero davvero interessata, e adesso avevo davvero paura che Clarke se la fosse presa.

Clarke: "scusa, e tu chi sei?" Chiese in modo indignato
Veronica: "sono la preferita dell'alpha. Ma devi scusarmi non sapevo che per stasera era già occupata"
Disse in modo falsamente dispiaciuto.
Clarke: "scusa, mi stai per caso dando della puttana?" adesso era arrabbiata
Veronica: "perché cos'altro può essere un'umana"
Ok adesso aveva davvero esagerato. Inoltre potevo benissimo sentire la rabbia crescere in Clarke come se stesse per esplodere, cosa che onestamente mi sarei aspettata da un momento all'altro.

Ma prima che potessi intervenire, e mandare al diavolo Veronica, Clarke mise le cose in chiaro.
Clarke: "sai che ti dico....ANDATEVENE A VAFFANCULO! TUTTE E DUE!"
Disse indicando prima Veronica e poi me, per poi girare i tacchi e camminare a passo svelto verso l'entrata della torre.
Più  chiaro di così.
"Ok adesso l'abbiamo davvero fatta grossa"
"Puoi dirlo forte"

Intanto sentii la rabbia mista a dispiacere crescere in me come non mai. Avevo appena raggiunto un punto di non ritorno con la mia amata compagna, e questa cagna in calore manda tutto a puttane!
E anche se avrei dovuto avvisare Clarke su tutte le mie "scappatelle", ciò non giustificava il fatto che si era rivolta a lei in modo vergognoso dandole anche della puttana. Così prima che provasse ad avvicinarsi feci diventare gli occhi rossi, per poi guardarla con lo sguardo più severo e incazzato che avessi mai fatto.
Lexa: "tu ti rendi conto di quello che hai appena fatto?" Dissi ringhiando e facendole venire la pelle d'oca
Veronica: "m-mi dispiace i-io"
Lexa: "STA ZITTA! Sappi solo che se ti azzarderai di nuovo a rivolgerti a lei in questo modo, giuro sulla dea luna che ti darò una lezione esemplare con le mie stesse mani"

Detto questo la lasciai da sola a tremare di paura, mentre io mi dirigevo a passo spedito dalla mia Clarke.
Lexa: "Clarke, Clarke aspetta!"
Ma lei non voleva proprio saperne di fermarsi, così quando la raggiunsi la presi per un polso facendola voltare.
E quello che vidi mi spezzò il cuore in mille pezzi....


Continua.....

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