Ero stufa di camminare.
Erano passate quattro ore da quando ci avevano quasi mangiati.
Ormai stavamo arrancando sull'erba secca dell California.
Sentii lo stomaco di Nico brontolare, ma non l'avrebbe mai ammesso ma aveva fame.
Anch'io, se devo dire la verità, cominciavo a vedere ciambelle ballare intorno a noi.
In più non sapevamo dove eravamo. Di sicuro vicino a San Jose, ma non vedevamo in vista nessuna città.
- Nico posso chiederti una cosa?- dissi.
Lui annuì.
- perché seguiamo a bacchetta gli ordini di tuo padre? -
Era da un po' che ci pensavo, ma in auto non era il momento più... adatto (temevo che se avesse aperto bocca avrebbe vomitato tutto ciò che mangiano le piante).
Lui si morse il labbro, nervoso.
Non mi arrivò mai una risposta, perciò feci tre opzioni.
1- L'aveva minacciato; ma non credo che qualcuno possa mai e poi mai minacciare Di Angelo.
2- L'aveva ricattato; questa era più credibile della prima, ma restava una domanda: con cosa?
3- Era posseduto.
La terza era quella più probabile.
- fermiamoci a fare una pausa dai - suggerii.
- non possiamo fermarci. dobbiamo continuare - rispose testardo.
- ma se non ti reggi in piedi! -
- questo non è vero - ribattè.
Peccato che in quel momento inciampò.
- ok, forse un pochino - ammise.
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- sai, adesso che ci penso, mio padre mi aveva anche spiegato cosa potevo fare con i poteri che possiedo - disse ad un tratto mentre stavamo ritirando le nostre cose dopo esserci accampati per una mezz'oretta.
- sai fare qualcosa di straordinario per farci muovere più veloce di una formica? - chiesi.
Ormai il sole stava quasi per tramontare. Tra poco avremmo avuto solo 6 giorni di tempo.
- in realtà, sì. me ne sono ricordato quando ho visto i primi alberi -
- perché gli alberi ci possono aiutare? -
- no, ma le loro ombre sì -
Alzai una sopracciglio in modo interrogativo.
- praticamente io e te potremmo compiere questi "viaggi nell'ombra" -
- perché non l'hai detto prima? -
Io quindi mi ero fatta mezza California a piedi e lui mi avvisa adesso che potevamo teletrasportarci??
- ci servono delle ombre per farlo e poi potremmo morire al primo tentativo o restare intrappolati nelle tenebre -
- ah -
Era una spiegazione più che logica.
- ok, allora cosa stiamo aspettando - chiesi.
Ora tocco a lui alzare un sopracciglio.
- vuoi davvero rischiare così tanto? - domandò il figlio di Ade.
- non abbiamo altre soluzioni e poi ti ricordo che qui siamo esposti ai mostri -
