44 - L'inizio di un'avventura

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Questa vacanza sarà davvero tranquilla?

Seduta sul bus che ci accompagnerà per le prossime trentaquattro ore, mi pongo questa importante domanda nel frattempo osservo i movimenti dei miei amici, alcuni lenti altri fuggitivi.

Sono stata io a ideare questa forma di svago, credendola sicura e programmando un divertimento sfrenato. Ora invece non so se dire a Luca, dato che è il suo turno di guida, di fermarsi.
Una cosa però mi frena dal farlo ovvero la reazione dei miei amici, ci sarà chi rimarrà male e chi invece si preoccuperà più per me, a causa della mia decisione, che per la vacanza andata a monte. Io, che non voglio che nessuno si preoccupi, ho preso la decisione più semplice: rimanere in silenzio e aspettare il momento in cui questa quiete si trasformerà in un totale caos.

Tutti hanno occupato un posto, chi solo chi in compagnia: Luca è alla guida e la lascierà tra poco dato che abbiamo superato la prima ora di viaggio; seduto accanto all'ultimo si trova David che non riesce a stare senza contatto fisico e si fa scappare, ogni tanto, la mano sulla coscia di lui; Kevin ha deciso che la cosa più importante della sua vita è la sua ragazza, da quando siamo partiti a ora è fermo nella stessa posizione perché Lelly gli è crollata addosso dalla stanchezza; Jason tende a isolarsi sdraiato sopra un lettino della cabina a vedere un film per passare il tempo; La nuova coppia formata dalla mia migliore amica e da mio fratello, negli ultimi sedili, è impegnata in uno scambio di effusioni eccessive, non manca mai chi lo fa notare; infine, io e Thomas ci ritroviamo in una posizione ambigua, lui sta dormendo con la testa contro al finestrino e io ho appoggiato la testa sulle sue gambe.

In verità non capisco come io sia ancora sveglia, ho questa malsana abitudine di dormire pochissimo la notte prima di un evento che mi mette ansia o felicità, in questo caso entrambe, ma questa volta ho esagerato non ho proprio chiuso occhio. Non riuscivo a non pensare a tutto questo, a quanto sia bello essere tutti insieme e vivere per qualche giorno sotto lo stesso tetto, che per la precisione è mio o meglio di mia madre.

Se ora vi stesse chiedendo perché con una villa così bella a Malibú noi viviamo in un appartamento a New York city la risposta non la so nemmeno io. Mia madre mi ha impastocchiato certe ragioni che l'unica che ne ho tratto fuori è che anche Henry si trova in città. Non sarà un asso in queste cose, ma presumo che le manca e anche molto. Per questa settimana niente cose tristi, solo positività!

Sarà perché il bus non cambia mai direzione percorrendo una strada dritta, sarà che è calato un improvviso silenzio, sarà che dopo questo monologo la mia mente ha terminato le energie, sarà quel che sarà, ma alla fine sono riuscita a cedere alle braccia di Morfeo.

***

Cado dai sedili, ancora convinta di essere in un sogno, ma la possibilità di leggere tutti i post incollati alle finestre mi fa capire che mi ritrovo nella realtà e che la caduta sia stata provocata da una brusca frenata.

Mi alzo lentamente, così che la mia testa non abbia un capogiro, e noto che il motivo per cui ci siamo fermati è la presenza di un'area di sosta.

"Scusami per la brusca frenata, non pensavo sarebbe stata così violenta" evidentemente è Lelly che stava guidando, dato che è lei a scusarsi.

"Mary, sveglia Thomas e chiama Jason! Noi stiamo scendendo di già." Matty mi affida questi compiti e io senza protestare, per sta volta, li eseguo.

"Amore, amore. - lo scuoto da un braccio e riesco a fargli aprire gli occhi-  Abbiamo fatto una sosta, se hai fame o hai bisogno di andare in bagno puoi scendere" dico tutto ciò con un tono di voce basso per non irrompere subito al suo risveglio.

Sbadiglia, si stira per riprendere l'utilizzo di tutte le articolazioni, si alza lasciando libero il sedile e poi dice solamente "Andiamo?"

"Tu vai, io ti raggiungo. Devo svegliare anche Jason che dorme nella cabina." annuisce soltanto e scende dal bus.

Mentre mi dirigo verso la cabina, che a dirla tutto non dista molto dal sedile dove stavo dormendo, non posso fare a meno di notare tutte le cose dei miei amici sparse un po' ovunque. Mi appunto mentalmente di fare ripulire loro questo porcile, arrivata da Jason inizio a sorridere. Jason è noto per la sua sbadataggine che in alcuni momenti ha superato persino la mia, alcuni momenti come questo. Travolto dal sonno ha lasciato in riproduzione il film, che noto ora essere una serie TV, segna Stagione 2 episodio 4. Credo proprio che si sia perso grana parte di questi episodi, fermo la riproduzione e lo chiamo per svegliarlo.
Quando apre gli occhi, si mette subito seduto realizzando a che punto è arrivata la serie TV.

Una risata esce dalla mia bocca "Non disperarti, riprenderai da dove ricordi di aver visto. Ora siamo fermi in un'area di sosta, se ti serve qualcosa o deve andare in bagno puoi scendere"

"Ah sì grazie. Vieni con me?" annuisco e una volta scemi dal bus ci ritroviamo tutti i miei amici di fronte, chi mangia chi invece legge qualcosa.

"Cosa c'è da mangiare di buono qui?" ho un certo languirono che può essere frenato solo da qualcosa che ne è degno.

"Hamburger?" me ne porge uno Thomas.

" Thomas io ti sposo!" Gli salto addoso e lo riempio di baci, in alcuni punti lascio la traccia del rossetto ancora presente sulle mie labbra. Lascio in pace il mio ragazzo e inizio a mangiare l'hamburger.

" Che ore sono?" Chieve David.

" Mezzogiorno e mezzo" gli risponde Luca, sempre pronto ad assisterlo.

"Cosa?! -rispondo quasi sconvolta- Ho dormito per cinque ore?"

"Evidentemente si" risponde Maddy continuando a bere il suo frappè.

"Dovremmo arrivare a Malibù per le cinque e mezzo del pomeriggio di domani." ci comunica Kevin.

"Pronti ad altre ventinove ore dentro a questo bus?" mio fratello urla queste parole prima di mettersi al posto di guida inaugurando così le prossime ore.

Saliamo tutti e riprendiamo i nostri posti, tranne me che decido di andare a vedere la serie TV di Jason con lui, per fargli un poco di compagnia.

***

Dopo aver alternato la guida più volte è Thomas che ha il piacere di annunciare l'arrivo a Malibú. Le ultime ventinove ore sono state un alternersi di cibo spazzatura, visione di serie TV e coccole con Thomas.

"Eccoci arrivati!" Thomas felice viene ad abbracciarmi.

Un grido di felicità riempie l'aria, tutti esultano perché sanno che dopo tutto queste ore, alcune noiose, passate all'interno di questo bus ci aspetta una settimana di svago e avventura.

Dopo che siamo scesi dal veicolo che ci ha accompagnato nello scorso giorno e mezzo, a cui io ho dato anche un ovvero Stefany, iniziamo a prendere i bagagli e noto che forse ho esagerato, forse.

Ho portato tutto il mio armadio estivo che comprende top, leggins, jeans, pantaloncini, costumi da bagno, magliette e l'intimo. Non potevo poi lasciare a casa il PC, i miei libri più cari e i trucchi. Tutto compreso all'interno di quattro valige.
Già, ben quattro valige.

Adesso che devo trascinarle all'interno della villa sembrano moltissime forse troppe.
Prendo le chiavi, che portavo in tasca e apro la porta della Villa dando inizio alla vacanza migliore che potrei vivere.

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Hola Hola Hola Hola
eccovi qui un nuovo capitolo,
spero vi piaccia.

Vi chiedo di mettere le stelline⭐
e qualche commento
così riusciamo a mandarla
nella home degli altri utenti.
Grazie mille❤️

Alla fine:
-6 capitoli

Baci baci
Nessi😘

Un giorno d'estate [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora